Top Ten Twenty dei libri letti nel 2020
a cura della Librovora miki_tr
Alla fine di questo 2020, arriva il momento di tirare le somme sulle mie letture dell’anno, e quest’anno intendo farlo con una nota positiva. Vi propongo quindi la mia classifica dei venti libri migliori di quest’anno, e ho scelto questo numero perché mi piaceva l’idea di parlare di 20 libri nel 2020. Di solito non lo faccio, ma questa volta abbiamo proprio una classifica, dall’ultimo (relativo: sotto l’ultima posizione ci sono altri centocinquanta libri circa) al primo, il libro migliore che ho letto quest’anno. Sapreste indovinare quale sia? Penso non sarà difficile, visto quanto ne ho parlato…
Per dare un’idea dei punti di forza di ciascun libro, ho assegnato anche alcuni premi speciali ai libri che si sono distinti in alcune categorie, nonché ai libri migliori del loro genere, e questo mi ha fatto rendere conto di una cosa: quest’anno tra i miei preferiti non c’è nessun libro del genere Sci-Fi! Ne ho letti tanti interessanti, ma nessuno che sia arrivato in classifica.
Però c’è tanto altro di cui parlare, quindi basta chiacchiere e andiamo a scoprire i 20 migliori libri di quest’anno.
20 - La Legge delle Lande, di Brandon Sanderson.
Al ventesimo posto troviamo Brandon Sanderson, con l’inizio di questa serie che, diciamocelo, comincia col botto, aggiudicandosi anche il premio migliori scene d’azione del 2020.
19 - They Went Left, di Monica Hesse.
Monica Hesse esordisce in questa classifica col suo ultimo libro, che senza dubbio si aggiudica il premio per il libro più crudele del 2020.
18 - La serie Daughter of Smoke and Bone, di Laini Taylor.
Lo so che sembra sempre di barare, ma questa serie si muove insieme, perché l’ho letta completamente quest’anno e la valutazione non può che essere unica. Ed è un’ottima valutazione, considerato che questi libri si piazzano in diciottesima posizione e vincono il premio per la migliore serie completa, nonché la menzione speciale per la mia ship M/F preferita del 2020.
17 - La Ragazza con la Bicicletta Rossa, di Monica Hesse.
Secondo libro di Monica Hesse che quest’anno entra in classifica, in diciassettesima posizione. Con questo senza dubbio l’autrice entra di diritto nel novero dei miei autori preferiti. Questo libro in particolare non vince alcun premio speciale di quelli che avevo pensato, ma rimarrà sicuramente nella mia memoria per la scelta migliore da fare in un libro in cui una storia d’amore è superflua: non metterla.
16 - Piranesi, di Susanna Clarke.
In sedicesima posizione troviamo questa storia così particolare, letta di recente e adorata. Non ne ho ancora parlato molto sul blog, ma se volete sapere cosa mi ha incantato di questo libro fino a spingermi a metterlo in classifica, sappiate che si aggiudica il premio ambientazione a pari merito con una delle teste di serie.
15 - Burn, di Patrick Ness.
In quindicesima posizione scopriamo questo libro, che non vince premi speciali, ma si fa ricordare per la struttura narrativa originale, per il fatto di essere un fantasy stand alone e, non da ultimo, per la scelta più originale del periodo storico in cui ambientare un fantasy.
14 - Stormsong, di C.L. Polk.
In classifica troviamo al quattordicesimo posto questo libro, secondo di una trilogia, notevole quanto ad atmosfera, ambientazione e miglioramenti rispetto al primo libro della serie. Menzione speciale per la mia ship F/F preferita dell’anno.
13 - The Ickabog, di J.K. Rowling.
Non poteva mancare, in tredicesima posizione, questo piccolo capolavoro che, anche se non è Harry Potter, ha allietato me e tutti coloro che hanno avuto occasione di leggerlo durante un periodo molto complesso. Il libro si aggiudica il premio speciale per il miglior Middle Grade del 2020, nonché quello per le illustrazioni più belle.
12 - In the Shadow of the Sun, di E.M. Castellan.
Il motivo per cui questo libro si colloca in una posizione così alta della classifica, al dodicesimo posto, coincide probabilmente con quello per cui non vince nessun premio speciale: l’equilibrio di ambientazione, sistema magico, trama, personaggi, relazioni e ritmo è praticamente perfetto e, se fa sì che nessuno degli elementi spicchi terribilmente, me lo ha fatto piacere un sacco.
11 - Room, di Emma Donoghue.
Fa la sua comparsa in classifica anche Emma Donoghue, all’undicesimo posto. La ritroveremo più avanti. Intanto questo bellissimo libro si aggiudica il riconoscimento come miglior contemporary del 2020.
Ci addentriamo ora nella seconda metà della classifica, quella più esaltante… creiamo un po’ di suspance ricordando che tutti i libri citati fino a questo momento non avevano raggiunto la perfezione dei voti, ma che da qui saliamo in territorio cinque librovori. Questi sono i libri che mi hanno esaltato nel corso dell’anno, che hanno accumulato premi su premi nella mia immaginaria serata degli Oscar librovori, che hanno impresso i loro autori per sempre nella mia memoria.
Andiamo. E’ tempo di addentrarci nella Top Ten.
10 - Silver in the Wood, di Emily Tesh.
Al decimo posto inaugura la parte alta della classifica questa novella, gustosa, ricca di atmosfera e affascinante, nonché dotata di un personaggio, Silver, che si aggiudica il premio per il miglior protagonista maschile di quest’anno. E non solo perché ha qualcosa che mi ricorda Monty.
9 - Invisibili, di Caroline Criado-Perez.
La scelta di questo genere esula dalle mie abitudini, per cui questo saggio non fa fatica alcuna a vincere il premio per il miglior non fiction, essendo di fatto l’unico che ho letto in questo 2020. In aggiunta però vince anche la palma per il libro da cui ho imparato più cose che non sapevo, che è sicuramente meno scontata.
8 - The Alice Network, di Kate Quinn.
In ottava posizione troviamo questo libro che volevo leggere da tanto e che non vince per la categoria Historical Fiction solo perché quest’anno si è trattato della categoria più popolata da buoni libri tra le mie letture. In compenso si qualifica come il miglior libro con due linee temporali che ho letto, perché penso sia uno dei pochi nei quali non c’è stato un momento in cui una delle due mi interessasse più dell’altra.
7 - Rome: The Eagle of the Twelfth, di M.C. Scott.
Settima posizione per un libro che, in maniera molto particolare, spicca su tutti un po’ a sorpresa come terzo di una serie di quattro. Per questa storia ho dovuto inventare ad hoc un premio, quello per la perla di serie, dedicato al libro che, all’interno di una serie, si è fatto notare in particolare e mi ha colpito al cuore.
6 - The Monster of Elendhaven, di Jennifer Giesbrecht.
Continuiamo la nostra classifica con la sesta posizione, conquistata già in gennaio da questa novella di cui mi sono innamorata, e che vince senza dubbio il premio per il miglior Horror, nonché si aggiudica la menzione speciale per la mia ship M/M preferita dell’anno.
Sempre più nel vivo della classifica, siamo ormai alla Top Five dell’anno. Sapete indovinare che libri mancano all’appello? Che generi non hanno ancora assegnato il loro premio speciale? Scopriamolo.
5 - Troubled Blood, di Robert Galbraith.
Uno dei libri che mi ha dato assolutamente più gusto leggere in questo 2020, la seconda menzione dell’autrice (per chi ancora non lo sapesse, Robert Galbraith è lo pseudonimo di J.K. Rowling) vince il premio per il miglior mystery del 2020, nonché il riconoscimento come miglior mattone (libro sopra le 500 pagine), perché non penso di aver mai letto 900 e più pagine così volentieri.
4 - Il Club del Libro e della Torta di Bucce di Patata di Guernsey, di Mary Ann Shaffer e Annie Barrows.
Questo capolavoro di libro mi ha conquistato, vincendo il premio per il miglior Historical Fiction a pari merito con il prossimo che vedrete, nonché facendosi notare per i migliori personaggi secondari in assoluto.
E siamo al podio…
3 - The Pull of the Stars, di Emma Donoghue.
Nella posizione della medaglia di bronzo troviamo di nuovo Emma Donoghue, con la sua uscita di quest’anno che mi ha preso in contropiede e fatto innamorare, vincendo il premio a pari merito per il miglior Historical Fiction, quello per la storia in assoluto più strappacuore, e la palma per la miglior protagonista femminile del 2020.
2 - The Betrayals, di Bridget Collins.
Medaglia d’argento per Bridget Collins, a cui quest’anno sfugge la prima posizione della classifica (che aveva conquistato l’anno scorso con The Binding), ma per un soffio. Sicuramente si aggiudica il premio per la miglior ambientazione a pari merito con Piranesi, e vince anche a mani basse l’ambito premio per il sistema magico più affascinante e complesso che io abbia letto non solo nel 2020, ma in generale negli ultimi anni.
Siamo in cima alla classifica, e siamo arrivati alla prima posizione. Non credo stupirà nessuno, dopo che ne ho parlato tanto, sapere qual è il libro che vince la classifica di questo 2020, ma nel dubbio, creiamo un po’ di suspance…
Rullo di tamburi…
1 - The House in the Cerulean Sea, di T.J. Klune.
Questo piccolo capolavoro è il libro che mi ha reso più felice in questo anno, quello che mi ha risollevato da una crisi che mi faceva prendere in mano qualsiasi cosa già con l’idea di rimanere delusa, nonché il libro che ho asserito sarebbe stato il mio preferito dell’anno già in agosto. E così è stato. Nello specifico, oltre al premio best of the best 2020, questo libro si classifica anche come miglior fantasy, e si aggiudica il premio per il miglior personaggio del 2020 grazie al meraviglioso Lucy, uno dei personaggi più adorabili che io abbia avuto il piacere di incontrare.
Posso concludere solo dicendo che è proprio ora che andiate a leggere questo libro!
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