14 dicembre 2020

Top Ten dei autori scoperti nel 2020

 

Top Ten dei autori scoperti nel 2020

a cura della Librovora Gioneb.


È arrivato dicembre e inizio a tirare le somme di com’è andato il mio anno da librovora; riguardando il mio 2020 su Goodreads, mi sono resa conto di aver letto molti nuovi autori: di molti probabilmente leggerò poco altro, mentre di alcuni ho già messo in TBR altri libri. Una volta identificati una decina di nuovi autori, mi sono resa conto che li potevo dividere in tre categorie, a seconda di quanto mi aspettassi che mi sarebbero piaciuti. La top ten che troverete sotto è più o meno in ordine di quanto mi abbia sorpreso aver inserito l’autore tra i miei preferiti: si parte con il numero uno, un autore che per anni mi sono rifiutata di leggere, per finire con il dieci che avevo dato per scontato mi sarebbe piaciuto.


Non ci avrei mai scommesso: ovvero gli autori che ho letto per “cause esterne”, e non mi pento di averlo fatto.


1 - Andrzej Sapkowski.

Come ho già detto più volte in questo blog, ho iniziato la serie di The witcher solo perché mi ero messa d’accordo con un amico che l’avremmo letta insieme. Io l’ho iniziata, mentre lui no. Lo stile di scrittura dell’autore mi ha catturato fin da subito, perché non è mai pesante né troppo splatter, nonostante ci siano molti combattimenti nei libri. Sono stati i suoi personaggi a convincermi a continuare a leggere la serie senza aspettare il mio amico. Pensavo di trovare personaggi noiosi e stereotipati e invece neanche quelli secondari lo sono.  


2 - Marco Bucci e Jacopo Camagni.

Ho scoperto gli autori perché il librovoro Filo mi ha passato i suoi volumi della graphic novel Nomen Omen, dicendo ‘leggila’… solo questo. Dalla copertina non mi ispirava molto, quindi l’ho messa da parte per un po’, poi un readathon mi ha convinto a provarla e me ne sono innamorata. Non so dire se preferisco i disegni o la storia ed è per questo che ho messo entrambi gli autori in seconda posizione. Presto metterò alla prova lo stile di Marco Bucci, perché il librovoro Filo mi ha prestato un suo romanzo, The Fall, legato sempre a Nomen Omen.


3 - Elena Ferrante.

Un’altro libro che ho letto grazie al librovoro Filo e la cui serie non avevo intenzione di leggere fino a quando non abbiamo deciso di leggerla insieme. Già dal primo momento mi sono appassionata alle vicende delle due protagoniste. Credo che la Ferrante abbia un ottimo modo delineare i personaggi, che porta ad affezionarsi a tutti, anche a quelli che non ti sono mai piaciuti.


4 - Massimo Acciai Baggiani.

Ho comprato il libro più per l’estetica molto curata che per la trama, anche se si parlava di viaggio nel tempo che è un tema che mi piace molto. L’ho trovato seminascosto nella libreria in cui vado di solito, come se stesse aspettando solo me. Non conoscevo l’autore e neanche la casa editrice, quindi non sapevo cosa aspettarmi. C’è voluto il passaporto arcobaleno a convincermi che era ora di dargli un’occasione. Quello che mi ha colpito dello stile dell’autore è che era diverso per ogni racconto: il libro è un insieme di storie che dovrebbero avere dei narratori sempre diversi, ovvero i componenti della compagnia dei viaggiatori del tempo. 


Se hanno avuto successo c’è un motivo, adesso ho capito quale: ovvero gli autori di cui ho sentito molto parlare e di cui voglio leggere altro.


5 - Giacomo Mazzariol.

Ho scoperto questo libro grazie alla librovora Elfo e al club di lettura. Sapendo che è stato scritto da un ragazzo neanche ventenne non mi aspettavo una storia così matura, ma contemporaneamente semplice e scorrevole. Mi piace come l’autore abbia raccontato del rapporto con il fratello, affetto da Sindrome di Down, con tutti gli alti e bassi di questa relazione.


6 - Gail Honeyman.

Non avevo aspettative per questo libro, né sull’autrice al suo esordio, ma la storia mi ha catturato quasi fin da subito nonostante la mia avversione per la protagonista. L’aver continuato a leggere nonostante l’antipatia per Eleanor mi fa pensare che lo stile di Gail Honeyman faccia per me; mi sono affezionata un po’ a tutti i personaggi (sì, alla fine anche alla protagonista) e i temi toccati durante la storia erano quelli giusti. Adesso aspetto che esca un altro suo libro per vedere se posso inserirla nella lista dei miei autori preferiti.


7 - Lisa Halliday.

 

È passato del tempo da quando ho letto questo libro, ma ancora non ho identificato cosa mi sia piaciuto, quindi continuo a pensare che sia lo stile dell’autrice ad avermi catturato così tanto da mettere il bollino al libro. Ho visto che l’autrice ha scritto altri libri, ma nessuno di essi mi ispira veramente.

 

Mi fido del gusto delle altre due librovore: ovvero autori che non avrei mai scoperto se non me li avessero consigliati la librovora Miki e la librovora Marty.



8 -  Zack Smedley.

Non mi aspettavo poi tanto da questo libro per i temi trattati, e infatti l’ho letto perché me lo hanno consigliato le altre due librovore che piano piano mi hanno fatto nascere la curiosità. Mi ha colpito molto come l’autore ha trattato il conflitto interiore del protagonista e quello tra la sua religione e la sua sessualità. 

Oltre a questo, nel libro è presente uno dei personaggi più belli dell’anno, Cam, il co-protagonista.

L’anno prossimo dovrebbe uscire il secondo libro dell’autore e non vedo l’ora di leggerlo.


9 - M.L. Rio.

M.L. Rio ha scritto un solo libro ed è un peccato, perché mi è piaciuto molto, a parte il fatto che avevo inquadrato subito il colpevole. Dell’unico suo romanzo mi ha colpito particolarmente come fosse complesso il rapporto che lega i protagonisti, un gruppo di studenti di recitazione in un college isolato. Spero che arrivi presto un altro suo romanzo e che anch’esso sia del genere Dark Academia.



10 - Victoria Lee.

 

Victoria Lee ha debuttato alla grande con il libro The Fever King. Ha scritto un libro con un’ambientazione davvero originale e dei personaggi bellissimi: avete sentito parlare spesso di Dara, Noam e Leher in questo blog. Non riesco a non pensare ai difetti che ho trovato nello sviluppo della serie, difetti che si sentono molto nel secondo libro, ovvero l’aver messo in secondo piano l’ambientazione da lei creata per lasciare troppo spazio alla storia d’amore. 

Nel 2021 uscirà un nuovo suo libro e non vedo l’ora di leggerlo.


Nessun commento:

Posta un commento