Recensioni a tema, Dicembre 2020: Misteri in soffitta.
Arrivate al terzo appuntamento di questa rubrica, finalmente abbiamo sorteggiato un tema che si presta a diverse interpretazioni: misteri in soffitta. Tutte e tre abbiamo dovuto dare un significato a questa frase, e siamo curiose, al momento di scoprire cosa hanno scritto le altre, di vedere quali differenti idee ci siamo fatte di cosa sia un mistero in soffitta!
Librovora Gioneb: C’è stato un periodo in cui ho letto tanti libri di questo genere, a metà tra il contemporary e l’historical fiction, dove passato e presente si intersecano e tutto parte da una scoperta casuale della protagonista (non credo di aver mai letto un libro di questo tipo con un uomo come protagonista). Ultimamente ho letto La lettera, di Kathryn Hughes, attratta soprattutto dalla copertina e dal fatto che quando è uscito in Italia ha avuto un discreto successo. In questo libro non c’è nessuna soffitta, ma un negozio dell’usato che, in fondo, non è una cosa tanto diversa. La protagonista, che lavora in questo negozio, trova una lettera, da cui il titolo, in una vecchia giacca e la voglia di sapere come mai non è stata spedita è la molla che la convince a cambiare vita. La particolarità di questo racconto rispetto ad altri che ho letto è che la protagonista è intrappolata in un matrimonio con un marito violento e sarà un incidente davvero grave avvenuto in casa a convincerla ad abbandonarlo con la scusa di voler consegnare a tutti i costi la lettera a chi era destinata.
Librovora Marty: Quando abbiamo pescato questo tema sono andata in panico per un attimo, perché non credevo di aver mai letto un libro su questo particolare argomento. Ma, scorrendo e riscorrendo la mia libreria di Goodreads, e pensandoci bene, mi sono ricordata che Stardust, di Neil Gaiman. Non ci sono proprio dei misteri da risolvere, ma c’è un personaggio che parte alla ricerca di una stella per la sua amata, e si troverà nel mezzo di complotti reali, magia e personaggi molto strani. Leggendo la storia si percepisce che c’è un mistero, perché viene ripetuto un dettaglio in varie conversazioni, che viene costantemente ignorato dai personaggi. In questo caso la storia coinvolge molto anche il lettore, che può mettere insieme i pezzi del puzzle prima che venga rivelata la soluzione del mistero. Diciamo che la storia è avventurosa, ma non particolarmente movimentata, ma si legge molto velocemente e cosa più importante, ha un finale sorprendente.
Librovora miki_tr: Ci sono tanti libri che mi vengono in mente con al centro un mistero, ma quello di cui voglio parlare oggi si adatta all’atmosfera del prompt particolarmente bene anche se, lo dico subito, la “soffitta” in questione non è, in questo caso, letterale. Ho finito da poco di leggere The Taxidermist’s Daughter, di Kate Mosse, e questa lettura recente mi ha portato ad avere ben presente questa storia, più che tante altre con atmosfere affini. Anche se nessuna scena di questo libro è ambientata in una soffitta, è facile immaginare che la casa della protagonista ne abbia una; tuttavia, la serra che lei e suo padre hanno trasformato in un laboratorio di tassidermia funziona altrettanto bene come scenario del mistero che è nascosto e racchiuso tra i ricordi della protagonista, che soffre di amnesia in seguito ad un trauma infantile, di suo padre, che soffoca il passato con l’alcol e il silenzio, e degli uomini senza scrupoli che nascondono un segreto ormai da molti anni… Questo libro ha un ottimo ritmo e una bella storia da scoprire, nonché un’atmosfera lugubre quanto basta per trascinare il lettore dall’inizio alla fine alla scoperta di un segreto rimasto sepolto per anni.
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