22 agosto 2019

Recensione (atipica) di Leggere è una questione da gatti, di Alex Howard

banner_recensioni_tremende_LT.png
Recensione (atipica) di Leggere è una questione da gatti, di  Alex Howard 
Titolo: Leggere è una questione da gatti
Autore: Alex Howard
Editore: Garzanti
Lingua: Ita
Genere: E già questa domanda mi mette in crisi: leggetelo, e ditemi voi cosa devo rispondere.
Note: Spoiler: non succede nulla.


Sinossi: Con una zampa bianca e una nera e i suoi baffi eleganti, il Gatto della Biblioteca non è un gatto come gli altri. Al calore di una casa preferisce la biblioteca dell'università di Edimburgo. I libri sono la sua vera passione, oltre al bacon e ai grattini dietro l'orecchio sinistro. È nei libri che trova le risposte ai rompicapo più stravaganti e scopre universali verità filosofiche. Sono le pagine di Nietzsche, Joyce, Shakespeare, Orwell e Heaney a farlo riflettere sulle cose del mondo. Ma soprattutto gli insegnano l'arte di leggere le profondità dell'animo umano e coglierne i segreti più nascosti. Gli uomini, infatti, sono esseri complicati, a volte fragili e ingenui. Eppure, in fondo, desiderano tutti le stesse cose: trovare l'amore, scoprire passioni nascoste, vivere emozioni forti. Da lettore esperto, il Gatto della Biblioteca sa bene che per ognuno di questi desideri c'è il libro giusto... 


Letto da: Gioneb
Recensito da: Gioneb
Commento:

Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro? 
L’idea di un gatto che vive in una biblioteca mi ha colpito già da subito: gatti e libri sono due cose che mi piacciono molto, quindi non ho esitato a comprarlo quando l’ho trovato tra i libri usati. Il readathon mi ha dato l’occasione giusta per leggerlo, visto che con le sue 200 pagine e un elemento fotografico era perfetto per il primo prompt di Babbanologia. 

2) Cosa ti ha fatto pensare che ti sarebbe piaciuto?
Non mi aspettavo di adorare questo libro, ma l’idea di avere un gatto tra i libri come protagonista mi aveva convinto; pensavo di passare una domenica mattina in tranquillità girando assieme a lui tra gli scaffali della biblioteca e a leggere strane, ma efficaci, riflessioni sugli esseri umani, quelle che solo un gatto può fare. 

3) Salveresti qualcosa di questo libro? 
Ci sono molte scene carine sparse qua e là; ad esempio salverei tutto il capitolo che racconta di quando al protagonista viene messo un collare dopo un’operazione. Ogni tanto ci sono anche delle riflessioni interessanti, anche perché sono fatte da un gatto, una creatura con un punto di vista completamente diverso. 

4) Quali sono i problemi maggiori?
Il problema principale è che il protagonista non colpisce né come gatto, né per i suoi ragionamenti. Non sono riuscita in nessun modo ad affezionarmi a lui e non c’è nessun altro personaggio che abbia abbastanza spazio per poter essere preso in considerazione. Come già detto nelle risposte precedenti, le riflessioni sono banali e scontate.

5) Lo hai finito o interrotto? Perché hai scelto questa opzione? 
Ho finito questo libro solo perché sto facendo il readathon e mi avrebbe stravolto troppo i piani non finirlo. Se l’avessi iniziato in un qualsiasi altro momento l’avrei abbandonato al secondo capitolo e probabilmente non l’avrei letto mai.

6) Daresti un’altra occasione a questo autore?
Al momento l’autore non ha scritto nient’altro, ma se mai pubblicasse qualcosa ci penserei molto prima di leggerlo. Immagino che potrebbe scrivere ancora del gatto della biblioteca di Edimburgo e in quel caso… no, non lo leggerei.

7) Cosa bisognerebbe sapere prima di cominciare a leggerlo?
Non ho altro da aggiungere oltre a quello che ho detto nelle risposte precedenti, quindi, se siete saltati direttamente a questa domanda per capire se vale la pena leggerlo, vi dico di leggere almeno le risposte 3 e 4. Poi, visto che la recensione è molto corta, vi conviene leggerla tutta.

Nessun commento:

Posta un commento