26 agosto 2019

Lucifer Book Tag

Lucifer Book Tag

Vi abbiamo mai raccontato di come si svolgono le nostre serate librovore? Iniziano con noi che mangiamo cinese davanti ad un episodio di una serie TV, e finiscono con ore di lavoro (e risate). Comunque, da un po’ di tempo a questa parte, la serie che stiamo guardando, al ritmo serrato di un episodio a settimana, è quel capolavoro che è Lucifer. Immaginate la nostra gioia quando, per caso, abbiamo trovato QUI un book tag dedicato ai personaggi di questa serie! L’abbiamo fatto subito, e lo condividiamo con voi. Una rassicurazione: a parte i nomi dei personaggi, questo book tag non contiene spoiler dal telefilm. E meno male! Siamo solo alla seconda stagione… 

Lucifer: un libro che desideravate veramente tanto leggere.
Gi: Ho saputo dell’esistenza di Recursion, di Blake Crouch, due mesi prima della sua effettiva uscita e lo volevo leggere così tanto che l’ho letto appena ho potuto.

Ma: The Paper Magician, di Charlie N. Holmberg.
Visto che uno dei miei hobby è fare origami, non vedevo l’ora di leggere questa serie in cui la magia legata alla carta gioca un ruolo importante.

Mi: Il Cardellino, di Donna Tartt.
Ho aspettato un sacco dopo l’uscita di questo libro per leggerlo. Stava sullo scaffale, e io lo guardavo pensando “un giorno”… La verità è che avevo paura che non mi piacesse, ma mi sbagliavo: l’ho adorato.

Chloe: un libro che vi ha reso vulnerabili, che vi ha commosso.
Gi: Una stanza piena di gente, di Daniel Keyes. Sapendo che tutto quello che viene raccontato è successo veramente, alcune parti mi hanno colpito più di quanto pensassi, soprattutto quelle con Christene. 

Ma: Eliza and Her Monsters, di Francesca Zappia.
Non è uno di quei libri che mi ha fatto versare lacrime a dirotto, ma ad un certo punto della storia ho sicuramente empatizzato con la protagonista.

Mi: The Gentleman’s Guide to Vice and Virtue, di Mackenzi Lee. Lo so che non è esattamente un libro che si potrebbe definire commovente, però c’è qualcosa in Monty che fin dalle prime pagine mi ha toccato molto. Sono una lettrice abbastanza distaccata, ma non con Monty, il che la dice lunga su quanto mi piaccia questo personaggio.

Detective douche: un libro che all’inizio non vi piaceva ma si è salvato nel finale.
Gi: The Terracotta Bride, di Zen Cho. Ci ho messo un po’ troppo a capire il libro, (le motivazioni le troverete nel wrap up) ma proprio l’ultima scena ha cambiato la mia opinione sul libro.

Ma: The Wicker King, di K. Ancrum.
Ho fatto molta fatica ad entrare nella storia, e fino a ¾ del libro non mi stava entusiasmando. Poi, nel finale, finalmente c’è stato qualcosa che ha sbloccato la situazione e il libro si è ripreso tantissimo. Infatti il mio voto finale è stato piuttosto alto.

Mi: Aurora Rising, di Amie Kaufman e Jay Kristoff. Ho pensato di abbandonarlo nella prima metà, perché diverse cose mi davano fastidio (più informazioni nella mia recensione, QUI). Poi per fortuna è arrivato il Grande Ultrasauro, e ho cominciato a divertirmi davvero. E’ un libro che ha difetti, ma di certo uno di questi non è la capacità di intrattenimento.

Maze: un libro adrenalinico
Gi: Non ho avuto molti dubbi su scegliere The Test, di Sylvain Neuvel, perché è uno degli ultimi ad avermi tenuto incollata alla pagine.

Ma: Wolf by Wolf, di Ryan Graudin.
Quale miglior scenario di una gara motociclistica all’ultimo sangue per tenerti con il fiato sospeso?

Mi: Unearthed, di Amie Kaufman e Meagan Spooner. E’ un libro che non mi è piaciuto tantissimo, ma sicuramente tiene incollati a suon di adrenalina. E’ la cosa che fa meglio, anche se devo dire che il secondo della serie, dal punto di vista del rapporto tra scene ad alta tensione e altre cose, come trama e personaggi, è decisamente più equilibrato.

Amenadiel: un personaggio che avete detestato
Gi: Alice Allevi da L’allieva, di Alessia Gazzola. Il libro è anche carino, ma la protagonista proprio non la sopportavo.

Ma: Camille Belcourt, da Shadowhunters Chronicles, di Cassandra Clare.
Normalmente cerco di non odiare i personaggi, anche quelli che sono proprio terribili, ma con Camille non ci sono proprio riuscita.

Mi: Severus Snape, da Harry Potter, di J.K. Rowling. La risposta più impopolare che potessi dare, ma è la pura verità. Non venitemi a tirare fuori il fatto che fosse un eroe, perché non è quello il problema: io non sopporto Snape per come si comporta da assoluto bullo nei confronti degli studenti, ma soprattutto nei confronti di Neville, che con tutta la storia del suo arco di dannazione e redenzione non c’entra assolutamente niente.

Linda: un personaggio che fa da grillo parlante
Gi: Appena ho pensato a Berganza, dalla serie Vani, di Alice Basso, mi sono resa conti che i due personaggi (Berganza e Linda) sono molto simili, sia perché sono la voce della ragione del gruppo, sia perché riescono a capire molto bene le persone attorno a loro, ma non usano questo fatto per avere un tornaconto. 

Ma: Khalila, da The Great Library, di Rachel Caine. Molte volte questo personaggio mette pace nelle situazioni e cerca di ragionare con gli altri personaggi.

Mi: Jane, di My Lady Jane, di Cynthia Hand, Brodi Ashton e Jodi Meadows. Ho scelto questo libro perché il ruolo del Corvonero Grillo Parlante di solito è affidato ad un personaggio secondario. In questo caso, l’appartenente a questa categoria è direttamente la protagonista.

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