29 giugno 2019

Recensione di Deposing Nathan, di Zack Smedley

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Recensione di Deposing Nathan, di Zack Smedley
Titolo: Deposing Nathan
Autore: Zack Smedley
Editore: Page Street Kids
Lingua: solo inglese
Genere: Contemporaneo, LGBTQIA+
Trigger: Abusi, violenza, linguaggio, tradimento
Note: Questo libro mi è piaciuto tantissimo, e non me lo aspettavo. Mi ha sorpreso, per questo ho voluto fare questa recensione: perché non se ne parla abbastanza, e si dovrebbe.


Sinossi: Nate never imagined that he would be attacked by his best friend, Cam.  
Now, Nate is being called to deliver a sworn statement that will get Cam convicted. The problem is, the real story isn’t that easy or convenient—just like Nate and Cam’s friendship. Cam challenged Nate on every level from the day the boys met. He pushed him to break the rules, to dream, and to accept himself. But Nate—armed with a fierce moral code and conflicted by his own beliefs—started to push back. With each push, Nate and Cam moved closer to each other—but also spiraled closer to their breaking points.


Letto da: miki_tr
Recensito da: miki_tr
Commento:

Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro?
La vera verità? Volevo qualcosa di leggero, e questo libro, per quanto non nel genere sulle mie corde, prometteva un po’ di mistero in una storia contemporanea di un amore tra adolescenti. Sembrava perfetto. Si è rivelato essere esattamente il contrario di quel che pensavo, ma mi è piaciuto tantissimo.

2) Valeva la pena leggerlo?
Me ne sono follemente innamorata e non riesco a smettere di pensarci, e ho più o meno confrontato tutti i libri dello stesso genere che ho letto con questo, trovandoli meno incisivi. Fate voi…

3) Qual è il punto di forza di questo libro?
Forse sono i personaggi, ma non penso sarebbero bastati a farmi perdere così in questa storia, sebbene siano fatti molto bene. E’ un libro scritto con grande intelligenza, perché ti fa dimenticare di essere all’interno di un punto di vista non oggettivo per grandi pezzi di storia, ma mano a mano che la vicenda si complica e gli avvenimenti vengono raccontati, ti accorgi che qualcosa non quadra, e che il narratore non lo sta vedendo, mentre il lettore sì. E’ un libro che guida all’interno di una vicenda complessa e lo fa molto bene, con un ritmo giusto che non affretta gli eventi anche quando li anticipa (il libro parte dalla fine e torna indietro per spiegare come si è arrivati al punto di partenza). Infine, è un libro raccontato con una grande delicatezza anche quando affronta temi difficili, anche quando i personaggi fanno tutte le scelte sbagliate, anche quando vengono passati limiti; l’autore ha un grandissimo tatto nel trattare sia le vicende che i personaggi, facendo sì che il tutto risulti credibile e che le motivazioni che lo stesso narratore non si sa spiegare siano chiare al lettore. In sostanza, è un libro scritto molto bene.

4) E invece, il punto debole di questo libro?
C’è una parte della storia che ha a che fare con la Chiesa Cattolica e con la fede in generale, e non so se sia stata gestita proprio al meglio. Spesso le generalizzazioni su questo argomento mi danno fastidio (anche perché nel materiale americano è facilissimo trovare dati per buoni argomenti che la Chiesa stessa ha superato negli anni cinquanta), ma qui penso che si tratti più di un problema di esperienza personale. Non lo so, da una parte il protagonista, che è cattolico, si comporta come se avesse un modo di pensare riguardo alle questioni religiose estremamente arretrato, dall’altra però gli altri personaggi non sono così estremi… ma la questione rimane sullo sfondo, e non ho ben chiaro se l’opinione di Nathan sia quella del libro in generale, o solo la sua. Forse semplicemente in conclusione, con tutte le cose che Nathan scopre su se stesso e sulla sua vita nel corso del libro, anche questa questione poteva essere affrontata e risolta.

5) Qual è il tuo personaggio preferito?
Cam, senza ombra di dubbio. Anche Nate, che è la voce narrante, mi è piaciuto un casino ma, forse proprio perché è visto dagli occhi di Nathan, Cam è il mio preferito. Ha qualcosa di comico e di tragico allo stesso tempo, una vena di follia e una visione molto lucida delle cose. E’ il tipo di personaggio che piace a me, visto in tutte le contraddizioni e le sfumature che sono tipiche delle persone in tre dimensioni.

6) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore?
Aspetto con ansia le sue prossime pubblicazioni, perché questo libro mi è piaciuto davvero tanto.

7) A chi lo consigli?
Penso che tutti gli appassionati del genere dovrebbero per lo meno prenderlo in considerazione, perché si parla tanto di altri libri simili (mi viene in mente Aristotele e Dante, tra tutti), ma non di questo, e meriterebbe più pubblicità.

8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?

Serpeverde, perché in questo libro niente è come sembra, e anche le persone migliori possono nascondere segreti inquietanti; ma anche e soprattutto perché è un libro sulla manipolazione di eventi e persone, che è qualcosa di molto Serpeverde.

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