27 giugno 2019

The Cake Book Tag

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The Cake Book Tag
Creato da suddenlylorna.
Per l’ultimo book tag a tema LGBTQIA+ abbiamo scelto uno dei primi che abbiamo fatto nella nostra carriera di librovore. Per più di un motivo: il primo è la dolcezza, perché giugno è un mese che ha tante cose dolci, tra il tema del blog e il compleanno della Librovora Marty; il secondo è che qualsiasi book tag è più interessante se le risposte comprendono solo libri LGBTQIA+. Sicuramente è più una sfida per noi. Saremo riuscite nel nostro intento?
1- Farina: Un libro LGBTQIA+ che era un po’ lento all’inizio ma poi è risultato scorrevole:
Gi: Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop, di Fannie Flagg. Con tutti i personaggi presenti e i salti temporali tra un capitolo e l’altro mi ci è voluto un po’ prendere il ritmo.

Ma: The Lady's Guide to Petticoats and Piracy, di Mckenzie Lee. Il primo capitolo mi era sembrato lento… poi sono arrivati Monty e Percy, e il libro ha preso il via.

Mi: The Fever King, di Victoria Lee. C’è moltissima politica e molta ambientazione in questo libro, e all’inizio è difficile starci dietro. Ci vuole pazienza per entrare nella storia, ma una volta che il meccanismo politico e sociale viene spiegato, ci si accorge che è una bomba.

2- Burro: Un libro LGBTQIA+ con una trama ricca e corposa:
Gi: Il dardo e la rosa, di Jacqueline Carey. Nell’arco delle sue 1015 pagine succedono tantissime cose, ed è solo il primo libro di una serie di tre. Già l’ambientazione in sé è molto articolata e la testardaggine della protagonista aumenta la quantità di avvenimenti presenti. Nonostante questo, però, è un libro assolutamente scorrevole.

Ma: If We Were Villains, di M.L. Rio. La trama di questo libro è molto corposa, complicata sia dal fatto che la vicenda principale non sia andata esattamente come viene descritta all’inizio, che dall’abitudine dei personaggi di mettersi a recitare Shakespeare nei momenti più improbabili. Però il libro si legge comunque più che bene.

Mi: The Binding, di Bridget Collins. E’ un libro lungo in cui succedono tante cose. C’è tanta trama e anche tante informazioni nascoste da leggere tra le righe fino al momento in cui vengono rivelate.

3- Uova: Un libro LGBTQIA+ che pensavi fosse brutto invece è stata una bella lettura:
Gi: The Prince and the Dressmaker, di Jen Wang. Questa è stata una delle prime graphic novel che ho letto, e non ero sicura che fosse esattamente il mio genere. Invece è adorabile.

Ma: Red, White & Royal Blue, di Casey McQuiston. Non pensavo esattamente che non mi piacesse questo libro, ma mi aspettavo una cosa molto romantica e meno di mio gusto. Di certo non mi aspettavo che mi facesse ridere come è successo.

Mi: Funny Boy, di Shyam Selvadurai. Un libro che ho letto un po’ alla cieca, senza davvero pensare che me ne sarei innamorata come è successo invece. Principalmente l’ambientazione mi faceva dubitare che mi sarei appassionata a questo libro. Invece, da quando l’ho letto, ho scoperto un paese affascinante, lo Sri Lanka, con una storia complicata di cui non sapevo nulla.

4- Zucchero: Un libro LGBTQIA+ dolce, zuccheroso:
Gi: Simon vs the Homo Sapiens Agenda, di Becky Albertalli. Oreo. Più o meno ogni due righe viene citata una merendina tipica americana; primi tra tutti, gli Oreo. Anche Simon e Blue sono due personaggi dolci, ma non tanto da essere mielosi.

Ma: The Prince and the Dressmaker, di Jen Wang. Potremmo definire questa storia “carina e coccolosa”. Insomma, sicuramente molto dolce; il fatto che i personaggi facciano di tutto per realizzare i propri sogni, e per aiutarsi a vicenda a farlo, è assolutamente adorabile.

Mi: Un Anno Senza Te, di Luca Vanzella. Ho scelto questo libro perché, per quanto sia assolutamente carino, per i miei standard è veramente un po’ molto zuccheroso.

5- Glassa: Un libro LGBTQIA+ con ogni singolo elemento che ti piace trovare in un libro:
Gi: The Gentleman’s Guide to Vice and Virtue, di MacKenzi Lee. La ship protagonista è bella, c’è avventura, umorismo, un sacco di città interessanti da esplorare, una donna forte… insomma, se non ha tutti tutti gli elementi che voglio trovare in un libro, poco ci manca.

Ma: The Red Scroll of Magic, di Cassandra Clare e Wesley Chu. Perché, di fondo, gli elementi che voglio trovare in un libro sono: Malec, Magnus, Alec, Magnus insieme ad Alec, Alec insieme a Magnus. Devo dire altro?

Mi: La Canzone di Achille, di Madeline Miller. Ci sono tante cose che mi piace trovare in un libro, e forse questo non le ha tutte, anche se tra mitologia e avventura sicuramente si difende bene. Quello che ha è tutto quello che voglio se devo leggere una storia d’amore, incluso il finale tragico.

6- Zuccherini: Un libro LGBTQIA+ a cui ritorni sempre quando ti senti giù di morale:
Gi: The Tea Dragon Society, di Katie O’Neill. Una graphic novel molto tranquilla e con dei draghi… Non posso non leggerla ogni volta che mi sento giù.

Ma: Simon Vs. The Homosapiens Agenda, di Becky Albertalli. Più o meno concordo con quello che ha detto la mia collega nel commento di sopra. Basta sostituire la parola “draghi” con la parola “Oreo”.


Mi: Ink and Bone, di Rachel Caine. Non sono i contenuti a riportarmi a questo libro, dal momento che non si tratta di una rilassante lettura rose e fiori. E’ la storia d’amore: questa volta, quella tra me e questa serie.

7- Ciliegina sulla torta: Il libro LGBTQIA+ migliore che hai letto quest’anno fino ad ora:
Gi: Un Anno Senza Te, di Luca Vanzella. I conigli che cadono come neve vincono su tutto!

Ma: The Binding, di Bridget Collins. Mi ha fatto piangere. Il che significa che, ovviamente, mi è piaciuto da matti.
Mi: The Wicker King, di K. Ancrum. La Librovora Marty mi ha rubato il primo posto di quest’anno, quindi, invece di offendermi e toglierle il saluto, approfitterò per fare un po’ di pubblicità all’ottimo secondo. Così leggerà anche questo per potermelo rubare in futuri book tag.


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