Pokemon Book Tag
Abbiamo trovato questo book tag in questo video e, da brave fan di lunga data dei Pokemon, non potevamo non farlo. Ma ovviamente è il mese di giugno, quindi abbiamo apportato una modifica sostanziale: tutti i libri con cui risponderemo saranno LGBTQIA+. Oltre a questo, abbiamo aggiunto un paio di domande per i tipi che mancavano. Vediamo cosa è successo!
Normale: Il tuo contemporary LGBTQIA+ preferito.
GI: The night ocean, di Paul La Farge. Il primo libro che mi è venuto in mente è lo stesso della librovora Marty; per il secondo ho dubbi sul fatto che sia contemporary… conigli che cadono dal cielo come neve non è mai successo; quindi sono passata al terzo.
MA: Simon Vs. the Homosapiens Agenda, di Becky Albertalli. Uno dei libri più dolci e coccolosi che abbia mai letto, non solo LGBTQIA+. I personaggi sono adorabili e c’è anche un mistero da risolvere, cosa si può chiedere di più?
Letto l’anno scorso a giugno e terribilmente adorato. Tecnicamente è leggermente storico e anche ambientato in un paese esotico, ma per i miei standard è già molto che nessuno agiti una bacchetta magica.
Fuoco: Un libro LGBTQIA+ con una storia d’amore pepata.
GI: The Binding, di Bridget Collins. E’ una storia intensa e passionale, anche se non necessariamente erotica.
Per la prima parte della storia, la relazione dei due protagonisti è piuttosto fisica e molto poco sentimentale. Poi piano, ma non troppo, arriveranno anche i sentimenti.
MI: Caroline’s Heart, di Austin Chant. I libri di Austin Chant sono sempre piuttosto piccanti, che è una cosa che mi piace.
Acqua: Un libro LGBTQIA+ che scorre bene.
GI: Simon vs. the Homo Sapiens Agenda, di Becky Albertalli. L’atmosfera di questo libro è abbastanza leggera; unito al fatto che c’è un mistero molto interessante, si legge davvero in poco tempo.
Ricordo che ho letto questa graphic novel in un’ora scarsa. A mio parere non c’è niente che si legga meglio di questo tipo libro. E aiuta anche la storia, che è molto interessante e positiva.
MI: Aristotle and Dante Discover the Secrets of the Universe, di Benjamin Alire Sàenz. Non sarà il mio libro preferito di sempre, ma sicuramente è un libro che si legge bene e velocemente.
Elettro: Un libro LGBTQIA+ che ti ha lasciato elettrizzato anche dopo averlo finito.
GI: Superior, di Jessica Lack. Sarà di solo 56 pagine, ma questo racconto mi è piaciuto tantissimo e me lo ricordo ancora.
Più che elettrizzata, mi ha lasciato in lacrime, ma comunque mi è piaciuto un sacco e non volevo che finisse mai.
MI: If We Were Villains, di M.L. Rio. L’avrei ricominciato da capo un secondo dopo averlo finito, e ho rotto le scatole a chiunque perché lo leggesse il prima possibile. E’ uno dei libri che sto pensando di rileggere uno di questi giorni, perché merita davvero!
Erba: Il tuo primo libro di una serie LGBTQIA+ preferito.
GI: The Red Scroll of Magic, di Cassandra Clare e Wesley Chu. Basta la presenza dei Malec per farmi dire che adorerò anche il resto della serie che deve ancora uscire.
Quando ho cominciato il libro non mi aspettavo che diventasse uno dei miei preferiti. Non vedo l’ora che esca anche il secondo, e ultimo, della serie per vedere come finirà.
MI: Ink and Bone, di Rachel Caine. Potrei spiegare perché con un lunghissimo commento, ma penso di aver stressato chiunque su queste pagine per un sacco di tempo, con questo libro. Perché è il migliore, per me? Leggere per scoprirlo.
Ghiaccio: Un libro LGBTQIA+ con un personaggio freddo come il ghiaccio.
GI: Down Among the Sticks and Bones, di Seanan McGuire. Il vampiro di turno è freddo sia letteralmente (in quanto vampiro) che come comportamento. Perfetto.
Mi sono ricordata all’ultimo che in questo libro c’è Jill, che penso sia uno dei personaggi più freddi e raccapriccianti che abbia mai incontrato. Ma anche uno dei più interessanti.
MI: My Sister Rosa, di Justine Larbalestier. In primis, il personaggio freddo come il ghiaccio non è LGBTQIA+, quindi spero che la risposta vada bene lo stesso. Anche perché lo psicopatico che ammazza per vedere cosa succede in questo libro è un’adorabile bambina di dieci anni.
Lotta: un libro LGBTQIA+ pieno di azione.
GI: Carry on, di Rainbow Rowell. Alla fine dei conti, Carry On è il finale di una saga ed è pieno di azione. Poi ci ricordiamo sono di Baz e Simon, però c’è anche l’azione.
Tutti gli inseguimenti via terra e mare che avvengono in questo libro mi dicono che è perfetto per questa categoria.
MI: The Gentleman’s Guide to Vice and Virtue, di Mackenzi Lee. Ho definito più di una volta questo libro un romanzo di cappa e spada come quelli di una volta, e resto fedele alla mia descrizione. L’azione non si ferma un minuto per tutto il libro, se non quando i personaggi decidono di avere un momento di adorabile idiozia.
Terra: un libro LGBTQIA+ con un personaggio con i piedi per terra.
GI: The Princess and the Fangirl, di Ashley Poston. Dopo aver letto Geekerella ci si aspetta che Jessica sia una che si dà delle arie da diva; invece è un personaggio molto con i piedi per terra.
MA: Boy Meets Boy, di David Levithan. In un mondo utopico in cui tutto è rose e fiori trovo il personaggio e la famiglia di Tony tragicamente realistici.
MI: Every Heart a Doorway, di Seanan McGuire. Eleanor West, nonostante sia un personaggio eccentrico e stravagante, è assolutamente una donna con i piedi per terra: è equilibrata nel modo in cui tratta i ragazzi che le sono affidati e anche nei momenti difficili cerca le soluzioni migliori per tutti. Inoltre, pur avendo la possibilità di tornare nel suo mondo ideale, rimane nel nostro per aiutare i ragazzi che hanno bisogno di lei.
Volante: il tuo high fantasy LGBTQIA+ preferito.
GI: Il dardo e la rosa, di Jacqueline Carey. Ero indecisa su questa scelta, poi ho cercato su google una lista di libri high fantasy per capire bene cosa si intende con questo genere, e l’ho trovato lì.
MA: Six of Crows, di Leigh Bardugo. Non è esattamente il mio preferito, ma l’unico che ho letto, forse. Non sono sicura di aver capito bene il genere.
MI: The Errant Prince, di Sasha L. Miller. Se vado a vedere i libri che ho letto negli ultimi anni, incredibilmente quelli considerabili High Fantasy non sono poi molti. Ho fatto fatica con questa domanda (intendiamoci, altri generi di fantasy non mi avrebbero creato problemi), poi mi sono ricordata questa storia breve e adorabile.
Coleottero: un libro LGBTQIA+ che ti infastidisce.
GI: The XY Axis, di Karin Bishop. Siamo state molto vicine a scrivere una recensione atipica solo per elencare le cose sbagliate di questo libro. Se siete curiosi potete trovarle nel wrap up di dicembre.
MA: A Boy Worth Knowing, di Jennifer Cosgrove. Sono dispiaciuta perché il concetto del libro è molto interessante, ma non è stato sfruttato per nulla, e si è scelto invece di dare spazio alla storia d’amore.
MI: The Seafarer’s Kiss, di Julia Ember. Più ripenso a questo libro, più sono infastidita dal messaggio che cerca di trasmettere. Avrà anche una rappresentazione LGBTQIA+, ma se quello di cui parla è femminismo, non voglio averci niente a che fare.
Roccia: un libro LGBTQIA+ difficile da descrivere.
GI: The Gentleman’s Guide to Vice and Virtue, di Mackenzi Lee. Far capire quanto sono belli i personaggi e quanto è bello il libro per me è impossibile, ne verrebbe fuori solo qualcosa del tipo “Monty e Percy… Monty e Percy… Felicity. Percy… Monty… e ovviamente Felicity, l’unica con un po’ di senso”.
Nel libro succedono talmente tante cose in tanti e diversi periodi di tempo, che è veramente difficile fare un riassunto di questo libro.
MI: Amberlough, di Lara Elena Donnelly. Ho anche qualche problemino a ricordarmi la trama, ad un anno e mezzo da quando l’ho letto. La storia e l’ambientazione sono molto complesse.
Spettro: un libro LGBTQIA+ dove nessun personaggio è al sicuro.
GI: Every Heart a Doorway, di Seanan McGuire. Ogni tanto me lo scordo, distratta dai personaggi e dal mondo creato dall’autrice, ma questo libro è un giallo.
MA: Ink and Bone, di Rachel Caine. Nel libro abbiamo la classica situazione distopica in cui, se non segui le regole, le persone al potere te la fanno pagare. Solo che molte volte non ti rendi neanche conto di aver fatto una cosa che secondo loro è sbagliata.
MI: Saga, di Brian K. Vaughan e Fiona Staple. Se dovete ancora leggere questa serie, un consiglio: non affezionatevi ai personaggi, davvero. Moriranno.
Drago: un libro LGBTQIA+ con fantastiche creature magiche.
GI: The Tea Dragon Society, di Katie O’Neill. Già dalla copertina potete vedere quante creature fantastiche si trovano in questa graphic novel… tra tutte ci sono i draghi che producono tè.
MA: The Raven Boys, di Maggie Stiefvater. Non so come dirlo ma… tecnicamente uno dei protagonisti potrebbe essere considerato una creatura magica. Adesso che ci penso, anche un altro…
MI: The Lady’s Guide to Petticoats and Piracy, di Mackenzi Lee. Le creature magiche in questione mi sono piaciute tantissimo!
Buio: un libro LGBTQIA+ con una trama oscura e intricata.
GI: Beneath the Sugar Sky, di Seanan McGuire. Non è facile spiegare la trama di questo libro per vari motivi, e il primo tra tutti è che non me la ricordo nei dettagli; mi ricordo molte scene, ma so benissimo che fallirei miseramente se provassi a raccontarvi cosa succede.
MA: If We Were Villains, di M.L. Rio. Una scuola, un gruppo di ragazzi, una morte sospetta. E un colpevole che dieci anni dopo racconta come sono andate veramente le cose. E queste sono le uniche cose certe di questo libro…
MI: The Fever King, di Victoria Lee. Forse più che la trama è l’ambientazione, comunque c’è da dire che questo futuro distopico è assolutamente complesso, e buio come poche cose che ho letto.
Folletto: un libro LGBTQIA+ con creature fatate.
GI: The Darkest Part of the Forest, di Holly Black. Tutto gira attorno ad una fata, e ad una foresta piena di esseri simili alle porte di un villaggio.
MA: Ash, di Malinda Lo. Altro retelling, questa volta di Cenerentola, altre creature magiche. Le fate qui sono anche molto presenti, quasi come una seconda famiglia per la protagonista.
MI: Timekeeper, di Tara Sim. Allarghiamo il concetto di creature fatate agli Spiriti del Tempo, che vivono come fantasmi legati alla torre dell’orologio della loro città, permettendo al tempo di scorrere e non fermarsi? Io lo farei.
Acciaio: un libro LGBTQIA+ con una battaglia.
GI: Peter Darling, di Austin Chant. Cosa c’è di più battagliero di un epico scontro tra Peter Pan e Capitan Uncino? Però bisogna dire che questo retelling di Peter Pan finisce in modo molto diverso dalla storia classica.
Ero molto distratta dai Malec, ma sono piuttosto sicura che ci siano diverse battaglie in questo libro. Una anche con Alec a torso nudo.
MI: Fire From Heaven, di Mary Renault. Ce ne sono diverse, ma quella di Cheronea è la mia preferita, di gran lunga.
Psico: un libro LGBTQIA+ che parla di salute mentale o neurodiversità.
GI: The Danish girl, di David Ebershoff. Ad oggi, essere trans è considerato neurodiversità, anche se all’epoca in cui è ambientato il libro non c’era questa concezione.
MA: The Lotterys Plus One, di Emma Donoghue. In questo libro ci sono diversi personaggi che rientrano nella neurodiversità; anzi, si tratta di un argomento centrale del libro.
MI: The Wicker King, di K. Ancrum. Non dirò nulla di più perché non voglio spoilerare nulla. E anche perché magari qualcuno si incuriosisce e decide di leggere questo bellissimo libro.
Veleno: un libro LGBTQIA+ con un personaggio di cui vorresti liberarti.
GI: City of Fallen Angels, di Cassandra Clare. In questo libro Camille fa gravi danni mettendosi in mezzo ai Malec; non esiste un motivo più valido per volersi liberare di lei.
MA: Ship It, di Britta Lundin. Ok, e qui sembrerà strano, ma vorrei tanto liberarmi di tutte e due le protagoniste di questo libro. Nella storia non si comportano benissimo nei confronti l’una dell’altra e preferisco gli altri personaggi a loro.
MI: Bellezza Selvaggia, di Anna-Marie McLemore. Non è che io odi qualche personaggio di questo libro; è che ci sono diversi personaggi di cui alla fin fine sappiamo molto poco, e che non servono a niente ai fini della trama. Infatti non distinguevo la maggior parte di loro, e credo che il loro scopo fosse, al massimo, quello di creare atmosfera in questo racconto. Quando si dice fare da tappezzeria…
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