Recensione di The Lotterys Plus One, di Emma Donoghue
Titolo: The Lotterys Plus One
Serie: The Lotterys #1
Autore: Emma Donoghue
Editore: Macmillan Children's Books
Lingua: Inglese
Genere: Family, LGBTQIA+, Contemporaneo
Note: Per chi vuole leggerlo, ci sono diversi termini e parole che possono risultare difficili, in quanto la famiglia protagonista di questo libro ha un linguaggio tutto suo.
Sinossi: Sumac Lottery is nine years old and the self-proclaimed "good girl" of her (VERY) large, (EXTREMELY) unruly family. And what a family the Lotterys are: four parents, children both adopted and biological, and a menagerie of pets, all living and learning together in a sprawling house called Camelottery. Then one day, the news breaks that one of their grandfathers is suffering from dementia and will be coming to live with them. And not just any grandfather; the long dormant "Grumps," who fell out with his son so long ago that he hasn't been part of any of their lives.
Suddenly, everything changes. Sumac has to give up her room to make the newcomer feel at home. She tries to be nice, but prickly Grumps clearly disapproves of how the Lotterys live: whole grains, strange vegetables, rescue pets, a multicultural household... He's worse than just tough to get along with -- Grumps has got to go! But can Sumac help him find a home where he belongs?
Letto da: Marty, miki_tr
Recensito da: Marty
Commento:
Q&A
1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro?
Volete indovinare voi? Esatto, è stata la librovora miki_tr che l’ha comprato, letto e me lo ha messo sotto il naso dicendomi: “Questo è bello, ci sono le immagini ed è LGBTQIA+, leggilo.” Semplice, no?
2) Valeva la pena leggerlo?
Direi assolutamente sì. A parte un'iniziale difficoltà a ricordarmi i nomi di tutti i componenti della famiglia, animali compresi, il libro è adorabile come appunto la suddetta famigliola. Ad un certo punto ho iniziato ad apprezzare anche il nonno, che, pur essendo un pochettino omofobo, alla fine si fa volere bene comunque. Come ho già detto nel Wrap Up di quasi un anno fa, ormai, questo sarebbe veramente un libro da far leggere a tutti, perché insegna a capire e accettare le diversità altrui. E anche le proprie.
3) Qual è il punto di forza di questo libro?
Tutta la famiglia protagonista è il punto di forza del libro. I quattro genitori hanno un modo tutto loro di crescere i figli, un modo molto originale che invoglia il lettore a vedere cos’altro di nuovo c’è da scoprire su questa famiglia. Anche il fatto che la famiglia si deve adattare all’arrivo del nonno è un modo per scoprire come gli equilibri cambiano, e la vita perfetta, che specialmente la protagonista Sumac sembrava avere, viene sconvolta.
4) E invece, il punto debole di questo libro?
La famiglia protagonista del libro ha un linguaggio molto particolare. Nel senso che molte parole sono inventate dai genitori per i figli, per rendere le attività o le cose più divertenti. Ci vuole un po’ per entrare nell’ottica di come ragionano e anche io mi sono dovuta interrogare diverse volte su cosa volessero dire certi termini.
5) Qual è il tuo personaggio preferito?
Sinceramente non saprei. Ovviamente la protagonista ha spazio maggiore nella storia, anche perché è l’unica che proprio non sopporta il nuovo arrivato, ed è divertente leggere tutti i suoi pensieri. Ma per il resto ho adorato tutta la famiglia, animali domestici compresi.
6) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore?
Devo ancora leggere il seguito, uscito alla fine dello scorso anno, cosa che farò a breve.
7) A chi lo consigli?
A chi ama le storie con famiglie molto numerose e disfunzionali come questa.
8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?
Sono molto sicura della mia scelta questa volta, e credo che questo libro stia benissimo nella casa di Tassorosso, per tutte le motivazioni elencate prima.
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