20 ottobre 2018

Recensione di The Lady’s Guide to Petticoats and Piracy, di Mackenzi Lee

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Recensione di The Lady’s Guide to Petticoats and Piracy, di Mackenzi Lee
Titolo: The Lady’s Guide to Petticoats and Piracy
Serie: Montague Siblings #2
Autore: Mackenzi Lee
Editore: Katherine Tegen Books
Lingua: Inglese
Genere: Storico, YA, LGBTQIA+
Trigger: Razzismo, omofobia, misoginia, violenza e mentalità tipica del 18° secolo.
Note: Solito discorso: questo è il secondo libro di una serie e quindi la recensione potrebbe contenere qualche spoiler.


Sinossi:
[Spoiler da “The Gentleman’s Guide to Vice and Virtue”]A year after an accidentally whirlwind grand tour with her brother Monty, Felicity Montague has returned to England with two goals in mind—avoid the marriage proposal of a lovestruck suitor from Edinburgh and enroll in medical school. However, her intellect and passion will never be enough in the eyes of the administrators, who see men as the sole guardians of science.

But then a window of opportunity opens—a doctor she idolizes is marrying an old friend of hers in Germany. Felicity believes if she could meet this man he could change her future, but she has no money of her own to make the trip. Luckily, a mysterious young woman is willing to pay Felicity’s way, so long as she’s allowed to travel with Felicity disguised as her maid.

In spite of her suspicions, Felicity agrees, but once the girl’s true motives are revealed, Felicity becomes part of a perilous quest that leads them from the German countryside to the promenades of Zurich to secrets lurking beneath the Atlantic.


Letto da: Gioneb, Marty
Recensito da: Marty
Commento:

Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro?
Avevo già letto The Gentleman’s Guide to Vice and Virtue all’inizio dell’anno e, se non è il miglior libro che io abbia letto quest’anno, poco ci manca. Quindi non vedevo l’ora di leggere questo sequel.

2) Valeva la pena leggerlo?
Assolutamente! Se pensate che non valga la pena di leggere questa storia solo perché di più su Felicity, e non sui nostri amatissimi Monty e Percy (anche se per alcune parti sono presenti, Bless their souls!), ricredetevi, perché la ragazza è favolosa e compie un viaggio straordinario. E non sto parlando solo delle pazze avventure attraverso mezza Europa (e un po’ di Africa), ma anche del viaggio alla scoperta di se stessa. Per quanto lei cerchi di staccarsi dallo stigma di essere donna in quel periodo storico, non ci riesce molto bene, visto che qualsiasi uomo che incontra o la tratta come una stupida e cerca di imbrogliarla, o non la prende nemmeno in considerazione, e per quanto lei ci provi non riesce quasi mai a prevalere. Solo con l’aiuto di due compagne di viaggio molto particolari, e molto più sicure di se stesse di lei, riuscirà farsi valere.

3) Qual è il punto di forza di questo libro?
I punti di forza di questo libro hanno ciascuno un nome proprio e si chiamano Felicity, Johanna e Sim, i tre personaggi principali che compiono un viaggio di crescita non indifferente in questo secondo libro della serie. Altro punto di forza sono i dialoghi tra i personaggi, che personalmente non so mai se prendere sul serio o no. Quelli tra Felicity e Monty sono assolutamente favolosi e il modo in cui continuano a stuzzicarsi a vicenda è dolcissimo. Adoro Felicity che parla con le sue compagnie di (dis)avventure, perché questi dialoghi mettono in evidenza le differenze di pensiero e le differenze culturali e sociali tra di loro. Ho adorato il fatto che l’autrice ha messo in evidenza che non esiste un solo modo per essere donna, e che tutti i modi sono validi. Non c’è bisogno di dire che i dialoghi tra Monty e Percy sono adorabili, ma per sicurezza io lo dico lo stesso.

4) E invece, il punto debole di questo libro?
Se avete letto The Gentleman’s Guide to Vice and Virtue, il modus operandi è praticamente lo stesso raccontato dalla mia collega librovora QUI. Diciamo che non lo considero un vero e proprio punto debole, ma ho apprezzato più la crescita dei personaggi delle loro avventure per mezzo globo. A parte la conclusione che è assolutamente favolosa.

5) Qual è il tuo personaggio preferito?
Tutti. OK, fin dal primo capitolo ho letteralmente adorato Felicity, anche se a volte l’avrei voluta prendere a schiaffi,  e il percorso di crescita fa. Se pensavate già nel primo libro che la ragazza fosse tosta, qui è ancora più determinata. E se ogni tanto lei dovesse avere dei dubbi, entrano in gioco le sue compagne di viaggio, Johanna e Sim, che le ricordano di tanto in tanto di non farsi scoraggiare dalle circostanze. In particolare Johanna mi ha sorpreso. Pensavo fosse un personaggio messo lì per essere odiato e fare da opposto a Felicity, e ovviamente le due ragazze sono molto diverse, ma in qualche modo funzionano e sono un team fantastico. Sim, invece, all’inizio non è il personaggio più simpatico della storia, ma più la conosciamo meglio, più migliora. Di Monty e Percy non parlerò, perché oltre ad “adorabili” non mi viene in mente altro da dire di loro.

6) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore?
Devo ancora leggere l’altro libro dell’autrice, ma comunque adoro il suo stile di scrittura e i personaggi che crea, quindi sì.

7) A chi lo consigli?
Ovviamente a chi ha letto The Gentleman’s Guide to Vice and Virtue e a chi vuole un libro con dei personaggi fantastici.
E leggete anche la piccola storia The Gentleman’s Guide to Getting Lucky, che si svolge tra i due libri, se volete farvi due risate sulla stupidità e sulla “pucciosità” di Monty e Percy.

8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?
Penso che Felicity sia una Serpeverde, con la sua ambizione ad essere riconosciuta da tutta l’Inghilterra, quindi lo consiglierei ai membri di questa casa.

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