27 ottobre 2018

Recensione di Frankenstein, di Mary Shelley

banner_recensioni_tremende_LT.png
Recensione di Frankenstein, di Mary Shelley
Titolo: Frankenstein
Autore: Mary Wollstonecraft Godwin (Mary Shelley)
Editore: Arcturus Publishing Limited (e mille altri nel corso degli anni)
Lingua: Inglese, tradotto in tutte le lingue del mondo
Genere: Horror, Sci-Fi, Classico
Note: Inglese piuttosto tosto
Trigger: Scene di violenza


Sinossi:  Mary Shelley began writing Frankenstein when she was only eighteen. At once a Gothic thriller, a passionate romance, and a cautionary tale about the dangers of science, Frankenstein tells the story of committed science student Victor Frankenstein. Obsessed with discovering the cause of generation and life and bestowing animation upon lifeless matter, Frankenstein assembles a human being from stolen body parts but; upon bringing it to life, he recoils in horror at the creature's hideousness. Tormented by isolation and loneliness, the once-innocent creature turns to evil and unleashes a campaign of murderous revenge against his creator, Frankenstein.  Frankenstein, an instant bestseller and an important ancestor of both the horror and science fiction genres, not only tells a terrifying story, but also raises profound, disturbing questions about the very nature of life and the place of humankind within the cosmos: What does it mean to be human? What responsibilities do we have to each other? How far can we go in tampering with Nature? In our age, filled with news of organ donation genetic engineering, and bio-terrorism, these questions are more relevant than ever.




Letto da: miki_tr
Recensito da: miki_tr
Commento:


Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo classico?
Era perfetto per il mese di ottobre. Inoltre lo avevo letto da ragazzina e non rientrava tra i miei preferiti del genere, ma ricordavo di averlo trovato più che altro lento, ed ho pensato che con un po’ più di annetti ed esperienza l’avrei gradito di più.


2) E’ meritata la sua fama?
Come horror? Non saprei, ci sono Piccoli Brividi che creano più suspance. Come racconto in generale, assolutamente un libro da leggere. Da alcuni è considerato il precursore della fantascienza, e devo dire che questa lettura mi ha convinto dell’esattezza di questa teoria: l’atmosfera forse ha qualcosa del genere horror, ma le tematiche e il pensiero che nasconde sono molto più in linea con il genere fantascientifico.


3) Nonostante sia un libro famoso, ci sono cose che ti hanno sorpreso?
Nonostante anche l’avessi già letto, dopo qualche pagina pensavo di aver sbagliato libro: la cornice del racconto non ha nulla a che fare con la storia conosciuta, e non mi ricordavo assolutamente della sua esistenza! Inoltre, da ignorante in materia di letteratura inglese (intendo quella che si studia a scuola: studiavo francese) sapevo poco delle circostanze in cui è stato scritto, e mi ha sorpreso molto sapere che l’autrice aveva solo diciotto anni quando lo ha iniziato.


4) Avevi già incontrato la storia in un altro formato? Qualche differenza ti ha colpito?
E’ una storia che si ripropone in diversi formati. Mentre leggevo avevo in mente due cose in particolare: il libro This Monstrous Thing, di Mackenzi Lee, che ho letto circa un anno fa di questi tempi, adorandolo, e che confermo essere un bellissimo retelling; e l’immancabile compagno delle mie serate di Halloween da ragazzina, il film Frankenstein Junior, che non c’entra molto con la trama, ma che è tuttora uno dei film più divertenti che abbia mai visto.
La differenza che mi ha colpito con le varie rappresentazioni celebri di questa storia è che mentre leggevo mi figuravo il mostro assolutamente diverso nell’aspetto fisico e nel modo di comportarsi da come viene di solito rappresentato. Nel libro le descrizioni fisiche della creatura non sono mai più che abbozzate; ma se avessi dovuto rappresentarlo senza influenze dai vari media, l’avrei pensato molto diverso.


5) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore?
Potrei, se mi interessasse l’argomento. In effetti dovrei informarmi in materia, perché so che Mary Shelley ha scritto altro, ma non ho idea di cosa.


6) A chi lo consigli?
E’ un classico che può essere adatto a tutti, anche a chi non ama l’horror, dal momento che al di là dell’atmosfera gotica c’è poco del genere. Tuttavia penso che potrebbe essere consigliabile a qualcuno che non si annoi leggendo pagine di pura filosofia da salotto, perché il libro né è pieno. In lingua originale non è una lettura per principianti.


7) Per quale casa di Hogwarts è adatto?
Il sottotitolo di questo libro è Prometeo Moderno, ma dovrebbe essere qualcosa tipo I Pericoli dell’Ambizione. Essendo questo una buona parte del tema, penso che Serpeverde e Corvonero potrebbero essere le case che beneficerebbero di più della lettura di questo classico.

Nessun commento:

Posta un commento