Wrap Up: Ottobre 2020
Ottobre si è rivelato un mese un po’ altalenante per noi, con risultati, come quantità e qualità delle letture, che per qualcuna sono andati bene, e per qualcuna meno. Quello che conta, comunque, a questo punto, è non perdere del tutto la voglia di leggere e spuntare qualche casellina delle nostre challenge. Ce la possiamo fare, mancano solo due mesi alla fine dell’anno… ma intanto occupiamoci di ottobre, e di quello che abbiamo letto.
Wrap up della librovora miki_tr
Book Count: 13
Libri letti:
The Graveyard Book, di Neil Gaiman.
Trigger: violenza, sangue, morte, punizioni corporali.
Questo libro è sempre adorabile e l’edizione che ho trovato (quella mostrata nella cover) mi piace un sacco. Non ho molto da dire su questa storia che io non abbia già detto più e più volte, posso solo consigliarla a tutti (inclusi i fifoni) per chi volesse un’ottima lettura in tema Halloween!
Popsugar: Un banned book durante la Banned Week
Halloweenosità: 5/5 zucche
Troubled Blood, di Robert Galbraith.
Trigger: Morte, violenza, lutto, malattia terminale, misoginia.
950 e passa pagine e non sentirle… nonostante la mole di questo libro, la mia attenzione è stata catturata fin dal primo momento e non mi sono mai distratta un attimo durante la lettura. Come ormai è abituale per questa serie, la storia ricostruisce un microcosmo, in questo caso un quartiere in un determinato periodo storico (l’indagine in questo libro è un cold case), in tutti i suoi dettagli, soprattutto in quelli umani. Il testimone più casuale, la falsa pista, persino l’occasionale sosta al pub: ciascuno di questi elementi è dipinto in maniera vivida, lascia intuire dietro al suo ruolo nella storia una realtà più complessa e una vita sua. E, se questo aspetto è senza dubbio la qualità più spiccata della serie, almeno per me, non posso dimenticare che questo caso è stato costruito in maniera magistrale, tanto che, quando è stato svelato quanto era realmente accaduto, mi sembrava impossibile non aver mai notato tutti i dettagli sparsi nella storia che avrebbero dovuto farmi capire cosa stava succedendo. Perfetto.
Popsugar: Un prompt preferito da una vecchia reading challenge Popsugar
Halloweenosità: 3/5 zucche
Afterhours, di Robin Hoelzemann.
Trigger: lutto, depressione.
Una storia carina, anche se il colpo di scena si è rivelato molto prevedibile, in realtà. Più che altro, un disegno veramente bellissimo e perfettamente adatto all’atmosfera del racconto. Questa graphic novel è molto breve, ma non mi dispiacerebbe leggere qualcos’altro della stessa autrice.
Halloweenosità: 4/5 zucche
The Last Conversation, di Paul Tremblay.
Trigger: countdown, manipolazione.
Non male questo racconto, rispetto ad altri della stessa serie… non l’ho trovato particolarmente originale ad essere onesta, ma ha un suo perché.
Halloweenosità: 2/5 zucche
L’alienista, di Caleb Carr.
Trigger: morte, violenza estrema, morte di una persona cara, autopsie, ableismo, linguaggio e considerazioni tipiche di inizio secolo soprattutto per quanto riguarda la concezione di omosessualità e salute mentale, prostituzione minorile, abusi su minori, violenza sessuale.
Un libro più interessante nel concetto che nell’esecuzione. Sebbene alcune parti catturassero il mio interesse e mi facessero venire voglia di proseguire rapidamente nella lettura, per la maggior parte, una volta chiuso il libro, non avevo particolarmente voglia di riprenderlo in mano. Gli elementi che ho preferito sono stati in assoluto quelli che riguardavano le interazioni tra i personaggi principali, sia da un punto di vista professionale che personale; tutto lo svolgimento del caso mi ha lasciata un po’ più indifferente (ma potrebbe essere colpa di Criminal Minds: ne ho visto talmente tanto che ormai il profiling non mi colpisce più). Bella invece l’atmosfera generale e l’ambientazione.
Halloweenosità: 4/5 zucche
Deadly Waters, di Dot Hutchison.
Trigger: violenza, morte, descrizione di mutilazioni, abusi sessuali, stupro, molestie, coma irreversibile, lutto, abusi di potere.
Questo libro vince a mani basse il premio per l’assassino col modus operandi più fantasioso e assurdo che io abbia mai letto in vita mia: dare le vittime in pasto ai coccodrilli mi mancava, come sistema. Per il resto, un gran bel libro con tematiche assolutamente importanti e attuali e un gruppo di personaggi appena un po’ poco sviluppati, ma davvero interessanti!
Halloweenosità: 3/5 zucche
L’uomo dei sussurri, di Alex North.
Trigger: rapimento di bambini, omicidi di bambini, lutto, bullismo, violenza, violenza domestica, alcolismo, abuso di potere.
Non sono convintissima della buona riuscita della costruzione del caso in questo thriller, ma atmosfera e tensione sono eccellenti: il libro tiene incollati e si legge davvero molto in fretta, e il continuo dubbio sull’esistenza di qualcosa di soprannaturale all’opera nella storia è la ciliegina sulla torta. Mi è piaciuto molto anche il protagonista e il suo rapporto con il figlio; in effetti, forse il caso vero e proprio era la cosa meno interessante di tutto il libro.
Halloweenosità: 4/5 zucche
The House with Chicken Legs, di Sophie Anderson.
Trigger: morte, morte di una persona cara, bullismo, lutto.
Una storia veramente adorabile, ricca di immagini molto particolari e affascinanti. La copertina rende benissimo l’idea del tono del libro, perché è ricca di elementi apparentemente macabri che però in questa storia rappresentano la normalità e il calore della casa della protagonista, che, per inciso, è adorabile e perfetta per il target del libro. Una storia atmosferica e fantastica in cui sarà sicuramente facile immedesimarsi per i lettori più giovani. Un’autrice da tenere d’occhio.
Halloweenosità: 5/5 zucche
Il Ladro di Anime, di Sebastian Fitzek.
Trigger: omicidio, disturbi mentali, “lobotomia”, violenza, sangue, morte.
Molto più interessante la cornice che inquadra il racconto all’inizio e alla fine (e in certi deliziosi dettagli della formattazione del libro) piuttosto che la storia in sé. La parte più decisamente “thriller” riassume un po’ tutte le caratteristiche che non mi piacciono del genere: un ritmo troppo serrato per prendere fiato e fermarsi a considerare quello che sta succedendo, un accento troppo marcato sulla violenza e sul raccapriccio a discapito della trama. Il colpo di scena è prevedibile, non tanto nello svolgimento vero e proprio della storia (che non dà molto margine per fermarsi a considerare quello che sta succedendo davvero), quanto per quello che è sinceramente un indizio spropositato nelle prime battute della vicenda, che francamente non mi è sembrato neanche per un attimo un dettaglio casuale e mi ha fatto capire molto prima del dovuto cosa stava davvero succedendo, anche se certe dinamiche e il tempismo di certe scene mi sono sembrati, alla luce del finale, un po’ zoppicanti.
Halloweenosità: 3/5 zucche
Memento, di Amie Kauffman e Jay Kristoff.
Trigger: morte, morte di una persona cara, lutto, violenza, AIDAN, strage.
Penso che il mio giudizio su questo racconto possa essere breve, in proporzione alla storia stessa. Ovvero, potrebbe bastare una parola: AIDAN. Perché è abbastanza chiaro che chi ha letto questa serie innamorandosi in qualche modo della personalità di AIDAN adorerà facilmente questo scorcio di come questa personalità si sia sviluppata; chi invece non è rimasto soddisfatto da questo personaggio probabilmente non troverà molto di interessante in questa storia.
Passaporto Arcobaleno: Ottobre (viola)
Halloweenosità: 1/5 zucche
These Violent Delights, di Micah Nemerever.
Trigger: violenza, omicidio, abusi fisici, relazione altamente tossica, lutto, bullismo, omofobia, antisemitismo.
Un libro che mi è piaciuto molto, anche se non abbastanza da farmi dimenticare alcuni evidenti difetti nel ritmo della storia e nello stile, che fallisce nella prima parte nel costruire la relazione tra i protagonisti in maniera abbastanza solida da reggere completamente l’evoluzione della storia, e lo fa perdendosi talvolta in deviazioni superflue e allo stesso tempo dilungandosi nel creare un contesto complesso per i personaggi, quando forse avrebbe dovuto concentrarsi un po’ di più sulle dinamiche dei protagonisti. Nonostante questo problema, mi è piaciuto molto questo libro, e non solo perché questo genere è un po’ il mio punto debole; ma anche e soprattutto perché ci sono scene raccontate magistralmente e momenti assolutamente perfetti che, se, come dicevo, il libro avesse lasciato perdere qualche dettaglio per concentrarsi di più sul cuore della storia, ne avrebbero fatto probabilmente una delle mie letture preferite dell’anno. Un autore da tenere decisamente d’occhio.
Halloweenosità: 3/5 zucche
The Library of the Unwritten, di A.J. Hackwith.
Trigger: morte, violenza, sangue, lutto, suicidio.
Mmmm… non che sia un libro poco piacevole da leggere, ma sinceramente mi aspettavo tutt’altro. Di fatto la cornice è molto interessante (il concetto della biblioteca dei libri mai scritti collocata all’inferno è geniale, e mi sono piaciuti i vari reami dell’aldilà per come sono concepiti), e i personaggi fanno fatica a risultare qualcosa meno che simpatici e piacevoli. E’ la trama che mi ha lasciata completamente perplessa… non mi aspettavo un’avventura da manuale del fantasy base, con un ritmo continuo di quest-viaggio-risoluzione-quest e una battaglia finale classicissima, ma è grossomodo quello che questo libro fa dall’inizio alla fine. Intendiamoci, non è fatto male, ma nella sua ossatura la trama è più adatta ad un middlegrade fantasy che ad un horror… e, per inciso, di horror in questo libro ci sono giusto alcune scene, che in sé sono carine, ma non contribuiscono più di tanto a cambiare la mia impressione generale della storia. Sono indecisa se continuare la serie, ma se lo farò sarà solo per i personaggi, perché il resto non mi ha entusiasmato.
Halloweenosità: 4/5 zucche
La mia cosa preferita sono i mostri vol. 1, di Emil Ferris.
Trigger: morte, morte di una persona cara, morte di un genitore, malattia terminale, violenza, abusi su minori, violenza sessuale su minori, omicidio, sangue, immagini macabre, sesso grafico.
Ho deciso di concludere questo mese rileggendo questa graphic novel, che adoro. All’inizio del 2020 sembrava avremmo avuto quest’anno il secondo volume, la cui uscita purtroppo è stata di nuovo rimandata, quindi mi sono consolata rileggendo questo. Che mi ha fatto venire ancora più voglia di avere il prossimo, ovviamente, soprattutto grazie al terribile cliffhanger, per cui ormai, dopo tanto tempo, avevo smesso di soffrire e che invece adesso mi è tornato in mente in tutta la sua gloria.
Halloweenosità: 4/5 zucche
Wrap up della librovora Marty
Book Count: 4
Libri letti:
Message from Mia, di Sandra Grover.
Trigger: tentato omicidio, relazione studente/insegnante.
Un libro molto corto ma molto carino, che mi ha tenuto con il fiato sospeso fino alla fine. La storia contiene un mistero e in certi punti mi è sembrato anche che volgesse sul genere paranormale, cosa che non mi è dispiaciuta molto, visto il tono tranquillo.
Reading Challenge: Un libro che hai comprato usato.
Pumpkingheads, di Rainbow Rowell e Faith Erin Hicks. (Illustratore).
Trigger: <trigger not found>
Ammetto che da una creazione di Rainbow Rowell mi aspettavo di più. Ammetto anche che forse sono io a non aver capito bene la storia, perché è ambientata durante Halloween, una festa tipicamente americana, di cui ancora non comprendiamo bene il significato. Detto questo, non ho empatizzato particolarmente con i personaggi, che ho trovato molto piatti e non interessanti. L’unica cosa che mi è veramente piaciuta sono i disegni, molto dettagliati ed estremamente colorati.
Reading Challenge: Un libro con del cibo nel titolo o sulla copertina.
Memento, di Amie Kaufman e Jay Kristoff.
Trigger: morte, morte di una persona cara, lutto, violenza, AIDAN, strage.
Finalmente questa novella è uscita anche per le masse. Sicuramente è stato bello entrare di nuovo nel mondo di Illuminae e sì, anche rivedere AIDAN, che è l’unico personaggio che appare anche nella serie principale. Il lato negativo è che come al solito, dove c’è AIDAN c’è strage (non morte, strage), e quindi c’è da soffrire. Questa novella, con tutte le sue ottantaquattro pagine, non è da meno del resto della serie.
Passaporto Arcobaleno: Ottobre (Viola)
Waking Gods, di Sylvain Neuvel.
Trigger: morte, morte di una persona cara, strage, violenza, tortura.
Wow, non mi aspettavo assolutamente che questo libro mi piacesse così tanto. L’ho trovato molto più scorrevole del primo e capivo chiaramente tutti i passaggi della storia, nonostante il formato sia una raccolta di registrazioni di conversazioni.
Ho trovato che tutti gli avvenimenti del primo libro sono stati soltanto un preludio e le fondamenta per tutto quello che accade in questo libro. E, dopo tutto il susseguirsi di avvenimenti, arriva il cliffhanger finale…
Reading Challenge: Un libro con protagonista un insegnante.
Wrap up della librovora Gioneb
Book Count: 5
Libri letti:
Camera con vista, di E.M. Forster.
Trigger: misoginia, omicidio.
Ho letto il libro perchè sto facendo anch’io la Reading Challenge di Popsugar, ma prendendola molto con comodo, e questo l’ho trovato in una lista per il libri bannati da leggere durante la “banned week”. Ho scelto questo perché sembrava carino ed è ambientato a Firenze. Effettivamente è una lettura leggera e non capisco come mai sia stato bannato; l’unica idea che ho avuto è che è stato per il pensiero femminista che permea in tutto il romanzo.
Inni alle stelle, di Giopota.
Trigger: <not found>
Una graphic novel davvero carina e con un'ambientazione davvero originale: il protagonista parte da un imprecisato posto in Italia e cammina fino ad arrivare in Spagna. In molte tavole i disegni mi hanno ricordato il film de Il Castello Errante di Howl (una scena è proprio uguale).
Reading Challenge: un libro ambientato durante una guerra.
Limited Wish, di Mark Lawrence.
Trigger: violenza, chemioterapia, malattia, stalking.
Finalmente l’ho finito! Ho voluto finirlo a tutti i costi solo perché pensavo di usarlo come libro viola (poi è arrivato Memento, che vedete sotto). La storia è anche interessante e si può anche non capire veramente tutta la scienza spiegata. Ma c’è qualcosa nello stile dell’autore che mi spezzava l’attenzione e quindi è stato molto difficile arrivare in fondo al libro. I personaggi sono anche particolari, ma non sono riuscita a farmeli veramente piacere.
La campana di vetro, di Sylvia Plath.
Trigger: tentato stupro, violenza, depressione, elettroshock, vari tentati suicidi, manicomio, descrizione di feti conservati a fini scientifici, suicidio.
Ho letto questo libro perché una mia collega era sicura che glielo avessi consigliato io. Ero, allora, curiosa di leggerlo perché per lei è un libro che potrei consigliare io. Effettivamente lo consiglio, ma non riesco a spiegarvi il perché, quindi spero basti il voto per farvi capire che è un libro che mi è piaciuto.
Memento, di Amie Kaufman e Jay Kristoff.
Trigger: morte, morte di una persona cara, lutto, violenza, strage.
Un racconto che mi ha fatto tornare nel mondo di Illuminae Files. Carino e lo consiglio a tutti coloro che hanno letto la serie, ma soprattutto a chi è indeciso se leggerla o no, perché racchiude molti degli elementi che rendono questa serie unica.
Passaporto Arcobaleno: Ottobre (Viola)
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