19 novembre 2020

D&D Challenge Book Tag, parte 2: Le Classi

 

D&D Challenge Book Tag, parte 2: Le Classi


Continuiamo dalla settimana scorsa la nostra duologia di book tags ispirati a D&D, per la gioia della Librovora Marty. Dopo aver esaminato alcune razze particolarmente interessanti, oggi passiamo alle classi, ovvero, per i meno esperti, quello che di fondo è il mestiere dei personaggi. Ci siamo limitate alle classi di base, con l’eccezione, e non ce ne vogliano gli appassionati, dell’esclusione dello stregone (che onestamente non sapevamo come distinguere dal mago ai fini del book tag) rispetto alla scelta della terza edizione, e con l’aggiunta dell’artificiere, che dava spunti carini. Andiamo a giocare!

Artificiere

Un libro con un oggetto costruito dall’uomo in copertina.


GI: Mezzanotte nel giardino del bene del male, di John Berendt: al centro in copertina c’è una statua.


MA: A Thousand Pieces of You, di Claudia Gray. Come si può vedere, ci sono diversi edifici e grattacieli sulla copertina.


MI: Rome: The Eagle of the Twelfth, di M.C. Scott, ha in copertina l’aquila della legione, un oggetto che ha anche un ruolo molto importante nella storia.


Barbaro:

Una graphic novel.


GI: Un anno senza te, di Giopota. Non credo che un barbaro apprezzerebbe lo stile carino e coccoloso dell’autore.


MA: I Kill Giants, di Joe Kelly. Non parlo molto di questa graphic novel, ma mi è piaciuta un sacco.


MI: Skyward, di Joe Henderson. Mi è piaciuto molto il primo volume, e non vedo l’ora di andare avanti con la storia.


Bardo:

Un libro che in origine non è né in Inglese né in Italiano.


GI: Un'estate con la strega dell’ovest e altre storie, di Kaho Nashiki. Originariamente il libro è scritto in giapponese.


MA: Red, Blue, Green: La Trilogia, di Kerstin Gier. In origine questa trilogia è in lingua tedesca.


MI: L’ultimo che ho letto è Ensel e Krete, di Walter Moers, che scrive in tedesco.


Chierico:

Un libro in cui si parli di una religione.


GI: La 19 moglie, di David Ebershoff. La storia ruota attorno ad una setta poligama e fondamentalista derivata dai Mormoni.



MA: Autoboyography, di Christina Lauren. Il libro è ambientato in una comunità di Mormoni e alcuni dei personaggi principali sono appartenenti a questa comunità.


MI: Sto leggendo proprio in questi giorni La Legge delle Lande, di Brandon Sanderson. Si tratta del primo libro della seconda trilogia di Mistborn, e la cosa super interessante è che la maggior parte delle religioni presenti nella storia sono chiaramente ispirate agli avvenimenti della prima trilogia… un colpo di genio dell’autore!


Druido:

Un libro con un animale sulla cover.


GI: Quiet, di Susan Cain. Un saggio sull’introversione che credo sia anche appropriato per lo stile di vita che di solito hanno i druidi.


MA: The Tea Dragon Society, di Katie O’Neill. I draghetti del tè in copertina sono molto cucciolosi.


MI: My Dark Vanessa, di Kate Elizabeth Russell, ha una farfalla sulla cover. Nell’edizione italiana le ali della farfalla hanno il bordo rosso, il che rende l’immagine ancora più efficace, secondo me.


Guerriero:

Un libro con una battaglia.


GI: The Electric Heir, di Victoria Lee. In questo libro c’è una grande battaglia, poi il Texas scompare… 


MA: Deposing Nathan, di Zack Smedley. Una battaglia legale è pur sempre una battaglia.


MI: The Ickabog, di J.K. Rowling. Mi è venuto subito in mente perché è uscito in questi giorni, e ripensavo proprio di recente ad una scena di battaglia che è piuttosto importante nella storia.


Ladro:

Un libro che non è tuo.


GI: L’orda del vento, di Alain Damasio. Che prima o poi leggo e riconsegno al legittimo proprietario, lo giuro.


MA: Message from Mia, di Sandra Glover. La librovora miki_tr mi ha prestato questa storia molto corta ma molto carina.


MI: La Librovora Gioneb mi ha gentilmente prestato qualche settimana fa After Hours, di Robin Hoelzemann. Tra noi librovore c’è un giro non indifferente di prestiti reciproci di libri!


Mago:

Un libro con un elemento soprannaturale.


GI: Finna, di Nino Cipri. Non credo che all’interno dell’Ikea ci siano veramente dei portali per altri mondi… o forse sì.


MA: The Siren, di Kiera Cass. Le sirene non sono tipiche creature del fantasy, ma questo libro è tutto su di loro. Più una Madre Oceano molto esigente.


MI: Tanti… uno carino di cui ho parlato poco è Now Entering Addamsville, di Francesca Zappia, che ha creature soprannaturali piuttosto diverse da quello che si trova di solito nel fantasy.


Monaco:

Un libro di un autore con origini orientali.


GI: Carciphona, di Shilin Huang. L’autrice è nata in Cina, ma abita in Canada.


MA: Warcross, di Marie Lu. Credo che l’autrice sia nata in Cina.


MI: Rispondendo a questa domanda mi sono resa conto che ci sono moltissimi autori che probabilmente hanno origini orientali, giudicando in base al nome, alle foto o al tipo di protagonisti che scelgono per le loro storie, ma per trovare qualcuno la cui biografia citasse esplicitamente questa origine sono dovuta tornare indietro nelle mie letture fino a Zen Cho, autrice di The Terracotta Bride, che è originaria della Malesia.


Paladino

Un libro che deve essere per forza letto in ordine, ovvero parte di una serie, ma non il primo.


GI: Obsidio, di Amie Kaufman e Jay Kristoff. Un degno finale della serie.


MA: Waking Gods, di Sylvain Neuvel. Il secondo libro della serie Themis Files, che ho letto recentemente e mi è piaciuto veramente tanto.


MI: Mark of the Plague, di Kevin Sands. Capita a volte che ci siano libri che possono essere letti in ordine diverso anche all’interno di una serie, ma questo dà per assodati molti elementi che vengono fuori nel primo libro.


Ranger

Un libro ambientato in un luogo inospitale.


GI: La maschera di Innsmouth, di Giny Valrís. Le ambientazioni create da Lovecraft non sono mai ospitali.


MA: The Fandom, di Anna Day. I personaggi pensano di arrivare in un mondo fantastico, invece si trovano in un luogo molto scuro e pieno di pericoli imprevisti.


MI: The Light at the Bottom of the World, di London Shah. Meno ospitale del fondo dell’oceano me ne vengono in mente pochi… 

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