9 novembre 2020

D&D Challenge Book Tag, parte 1: Le Razze

 

D&D Challenge Book Tag, parte 1: Le Razze


Ok, Librovori, è tempo di ammettere la triste realtà: siamo di nuovo in una situazione di mezzo look down, il che implica, nel nostro caso, meno contatti sociali (e il ritorno delle serate di blog su Skype, che non ci mancavano). Una delle cose che non possiamo più fare (almeno le due di noi che sono appassionate di queste cose) è giocare di ruolo, per cui siete avvisati: prossimamente un po’ di D&D filtrerà in queste pagine… e magari, chissà, appassioneremo anche la Librovora Marty che di solito ci guarda male quando ne parliamo. Comunque oggi cominciamo con questo book tag, ispirato ad alcune delle razze con cui è possibile giocare in questo gioco. Vediamo.


Dragonide

Un umanoide discendente dei draghi, con scaglie, artigli e lineamenti dragheschi.

Un libro con una creatura leggendaria (non necessariamente reale all’interno del libro!)


Gio: Hunting Prince Dracula, di Kerry Maniscalco. Del resto si parla di Dracula… 


Ma: Smoke and Summons, di Charlie N. Holmberg. Beh, una delle creature leggendarie della storia è molto terrificante, però anche molto bella. Vedere la copertina per credere.


Mi: The House in the Cerulean Sea, di T.J. Klune. A dire il vero, c’è l’imbarazzo della scelta di creature leggendarie, in questo libro.


Elfo

Gli elfi sono creature particolarmente aggraziate con le orecchie a punta (vedi Il Signore degli Anelli).

Un libro scelto per la copertina.


Gio: La copertina di La gita di mezzanotte, di Roddy Doyle, mi piace molto.


Ma: The Giver, di Lois Lowry. Non ho neanche letto la trama del libro, mi piaceva la copertina e l’ho comprato.


Mi: Quest’anno il libro che sono sicura di aver davvero notato quasi solo per la cover è The Seep, di Chana Porter. E la cover è senza dubbio la cosa che mi piace di più anche dopo aver letto il libro.


Gnomo

Gli gnomi sono piccole creature particolarmente intelligenti e pieni di risorse.

Un libro con un mistero.


Gio: Chi, o che cosa, è Andreas Corelli? L'enigmatico editore francese che offre al protagonista de Il gioco dell’angelo, di Carlos Ruiz Zafon, la guarigione in cambio di un libro rivoluzionario.


Ma: Raven Cycle, di Maggie Stiefvater. I personaggi di questa serie sono alla ricerca di un vecchio re gallese in grado, secondo le leggende, di esaudire un desiderio.


Mi: Troubled Blood, di Robert Galbraith. Senza dubbio il mystery migliore che ho letto negli ultimi tempi.


Halfling

Anche gli Halfling sono piccoli umanoidi, particolarmente agili e veloci.

Un libro con meno di 200 pagine.


Gio: Un'estate con la Strega dell'Ovest e altre storie, di Kaho Nashiki, di sole 115 pagine.


Ma: Every Heart a Doorway, di Seanan McGuire. Corto, ma d’impatto.


Mi: Silver in the Wood, di Emily Tesh. Mi è subito venuto in mente perché continuo a pensare che devo proprio leggere il seguito… 


Mezzorco

I mezzorchi, a causa della loro discendenza dagli orchi, sono forti, robusti e inclini alla violenza, e decisamente l’ultima creatura che ti aspetti di vedere con un libro in mano.

Un libro che non avresti pensato di leggere, ma… 


Gio: C’è voluta la sfida tra me e un altro librovoro per convincermi a leggere Il guardiano degli innocenti, di Andrzej Sapkowski, e adesso penso di leggere tutta la serie.


Ma: Sadie, di Courtney Summers. Non è certo il mio genere, troppo scura come storia. Però mentre lo leggevo continuavo a pensare che storie come queste sono all’ordine del giorno e purtroppo dobbiamo fare i conti con il lato cattivo del mondo e delle persone.


Mi: Non pensavo che quest’anno avrei letto un saggio, dato che in genere non mi piace la saggistica e che mi riprometto sempre di non farmi attirare, visto che tanto poi non è un genere di libro che finisco. Ma Invisible Women, di Caroline Criado Perez, alla fine mi ha tentato e devo dire che è stata un’ottima lettura.


Nano

I nani sono tozzi e robusti, e sono famosi per le loro abilità guerriere e per la lavorazione dei metalli.

Un libro con un’arma in copertina.


Gio: La 19ª moglie, David Ebershoff. Anche un semplice coltello da cucina potrebbe essere letale nelle mani di un nano… 


Ma: Scythe, di Neal Shusterman. Una falce è un’arma un po’ estrema, ma pur sempre un’arma.


Mi: La mia edizione di The Song of Achilles, di Madeline Miller, ha un bellissimo arco sulla cover.



Tiefling

I Tiefling hanno sangue demoniaco, e mantengono qualche caratteristica fisica del demone da cui discendono, tipicamente le corna.

Un libro con il rosso e il nero nella copertina.


Gio: Nomen Omen 0: Capitolo Zero, di Jacopo Camagni e Marco B. Bucci.


Ma: Blood for Blood, di Ryan Graudin. Le copertine di questa duologia non mi fanno impazzire, ma quella del secondo libro è perfetta per questa categoria.


Mi: Burn, di Patrick Ness, ha una cover molto bella con questi due colori.


Umano

Se non sapete cosa è un umano, capire questo book tag è l’ultimo dei vostri problemi… 

Un libro ambientato nel mondo reale (realistic fiction).


Gio: The Danish Girl, di David Ebershoff, che racconta la storia romanzata della prima transessuale.


Ma: Geekerella, di Ashley Poston. Molto divertente e molto nerd.


Mi: These Violent Delights, di Micah Nemerever, è uno degli ultimi che ho letto e mi è piaciuto davvero molto!


Aasimar

Gli Aasimar hanno sangue celestiale, che probabilmente è entrato nel loro patrimonio genetico in maniera molto meno traumatica di quanto sia successo ai Tiefling.

Un libro con l’azzurro e il bianco nella copertina.


Gio: Ragazza in giardino, di Anne Tyler. Nella copertina che ho io si vede un po’ più di azzurro rispetto all’immagine sotto.


Ma: Bloom, di Kevin Panetta. La copertina sembra più grigia e bianca che altro, ma quando la vedi dal vivo è veramente azzurra. 


Mi: Il ladro di anime, di Sebastian Fitzek. Anche se questo schema di colori dovrebbe essere pacifico e ispirare tranquillità, questa cover fa tutt’altro… 


Drow

I drow sono elfi dalla pelle scura, che vivono in grotte sotterranee, lontane dalla luce del sole. La loro società è fortemente matriarcale.

Un libro con una protagonista tosta.


Gio: Kindred, di Octavia E. Butler. Nonostante tutto quello che le succede, la protagonista riesce a sopravvivere in una condizione di schiavitù a cui la sua vita libera non l’aveva preparata.


Ma: Stalking Jack the Ripper, di Kerri Maniscalco. Audrey Rose è favolosa. E normalmente a non piacciono le protagoniste femminili.


Mi: Visto che la Librovora Marty ha rubato la mia risposta standard per questo genere di domanda, dovrò citare Alana, da Saga.


Minotauro

Nella più classica delle tradizioni, il minotauro è mezzo uomo e mezzo toro. 

Un retelling.


Gio: Cinders: The Untold Story of Cinderella, di Finley Aaron. Uno dei tanti retelling di Cenerentola.


Ma: Flame in the Mist, di Renée Ahdieh. Ho adorato l’ambientazione, in particolare.


Mi: Negli ultimi tempi ho capito che non mi piacciono molto i retelling, in realtà. Probabilmente il migliore che io abbia letto è ancora This Monstrous Thing, di MacKenzi Lee.


Forgiato

Un Forgiato è un costrutto umanoide creato in origine come soldato, ma che ha acquisito un’identità propria.

Un libro steampunk.


Gio: Il risveglio di Fenrir, di Paolo Vallerga, un libro steampunk che non vi consiglio di leggere.


Ma: The Cybernetic Tea Shop, di Meredith Katz. Una delle poche storie steampunk che ho letto. Il genere non è certo uno dei miei preferiti, ma il racconto è molto carino.


Mi: Timekeeper, di Tara Sim, penso si possa considerare Steampunk, anche se probabilmente ci sono esempi più lampanti del genere… peccato che al momento mi venga in mente solo questo!

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