26 novembre 2020

Change of Mind, parte 3

 

Change of Mind, parte 3.


E’ di nuovo il momento del mese in cui ci facciamo domande scomode sulle nostre scelte passate e sulle valutazioni che abbiamo dato negli anni ai libri che abbiamo letto. Oggi prendiamo in considerazione una parte del 2018, quella che va da maggio ad agosto. Quando abbiamo preparato questo post, ci siamo spaventate per un attimo, prima di ricordarci che nel 2018 non facevamo ancora il Magical Readathon, e che agosto era un mese come gli altri… l’anno prossimo non saremo così fortunate. Ma per il momento questo post è ancora di dimensioni ragionevoli… 


Librovora Gioneb:

Il principe felice e altre storie, di Oscar Wilde.

Passa da a

Ho cambiato il voto perché: mi ricordo poco del libro e quindi un quattro mi sembrava troppo alto; è possibile poi che abbia dato un voto così alto essendo influenzata dal film “The Happy Prince – L'ultimo ritratto di Oscar Wilde” che avevo visto poco prima.


Leah on the Offbeat, di Becky Albertalli.

Passa da a

Ho cambiato il voto perché: come per il libro sopra, il voto mi è sembrato un po’ troppo alto e visto che non me lo ricordo come un libro che mi sia piaciuto.


Librovora Marty:


Ship it, di Britta Lundin.

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Ho cambiato il voto e ho tolto il bollino perché: mi ricordo che il libro mi era piaciuto parecchio, ma ci sono dei dettagli e dei comportamenti di personaggi, e alcuni personaggi stessi, che non mi sono piaciuti particolarmente e quindi ho deciso di non consigliare più la lettura e di abbassare il voto.


The XY Axis, di Karin Bishop.

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Ho cambiato il voto perché: questo libro è una serie di termini medici che non fanno altro che distrarre il lettore dal fatto che ogni cosa che viene detta nella storia è assolutamente impossibile.


Juliet Takes a Breath, di Gabby Rivera.

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Ho cambiato il voto perché: Purtroppo non ricordo molto di questo libro, ma non mi era piaciuto molto ed era troppo incentrato su aspetti particolari della cultura afro-americana perché io ne comprendessi bene le intenzioni e la storia raccontata. Ma i personaggi erano divertenti, quindi qualcosa ho salvato.


Now a Major Motion Picture, di Cory McCarthy.

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Ho cambiato il voto perché: dopo aver rivisto il voto che avevo dato a questo libro, mi sono accorta che ho decisamente esagerato. Non solo non ricordo molto, ma è un normalissimo libro con una storia d’amore da cui non mi aspettavo molto. Quindi bello, ma non troppo.



Kitchen, di Banana Yoshimoto.

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Ho cambiato il voto perché: poche parole per definire questo libro sono: una noia stratosferica. Non ricordo assolutamente nulla e non mi voglio neanche sforzare di farlo. 


Librovora miki_tr:


Dreamland, di Robert L. Anderson: 

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Ho cambiato il voto perchè: siamo di nuovo davanti ad un caso di libro che ho completamente rimosso. Non saprei accennare di cosa parli, e non ho idea di cosa mi fosse piaciuto o meno di questa lettura. Probabilmente il libro in sé è carino, ma assolutamente dimenticabile.


Flame in the Mist, di Renée Ahdieh:

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Ho cambiato il voto perchè: penso abbastanza chiaramente di essere stata influenzata dalla Librovora Marty, che ha amato molto questo libro, e dal piacere di parlarne con lei. Penso tutt’ora che la storia sia interessante e ricordo che il secondo libro della duologia mi è piaciuto più di questo, ma più passa il tempo, più mi rendo conto che non voglio leggere altri libri dell’autrice, per quanto sembrino interessanti, perché proprio non mi piace il suo stile.


The Well of Ascension, di Brandon Sanderson: 

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Ho cambiato il voto perchè: esattamente come ho detto il mese scorso riguardo a The Final Empire, i dubbi che questo libro mi aveva lasciato alla fine, i dettagli che sembravano non tornare… tutto trova una spiegazione con l’ultimo libro, che mi fa rivalutare anche questo. Inoltre, una delle ultime scene di questo libro continua a tornarmi in mente da quando l’ho letta, e questo è segno di qualità.


Ship It, di Britta Lundin: 

Passa da a  

Ho cambiato il voto perchè: mi ricordo che questo libro mi era piaciuto, ma mi ricordo anche solo ed esclusivamente le cose che mi avevano dato fastidio, a distanza di un anno e mezzo. Continuo a pensare che questo libro abbia una delle storie romantiche più sgradevoli che io abbia mai letto, ed è questa parte del libro che non riesco a dimenticare.


Queens of Geek, di Jen Wilde: 

Passa da a

Ho cambiato il voto perchè: spero che questo sia uno degli ultimi casi di “ho alzato il voto perché mi sentivo in colpa ad abbassarlo per la storia d’amore, visto che non mi piacciono in generale”, ma è sicuramente il più eclatante. Finire di leggere questo libro è stato una noia mortale e un bagno nelle più sdolcinate melensaggini che io abbia avuto il dispiacere di trovare in una lettura… insomma, dopo oltre un anno, le carie mi fanno ancora male, è tempo di dichiarare ufficialmente che questo libro non mi è piaciuto.


Leah on the Offbeat, di Becky Albertalli: 

Passa da a

Ho cambiato il voto perchè: potrò essere rimasta incantata dal tornare a leggere di Simon e Blue, potrà essermi piaciuto un libro che per una volta ha una protagonista in sovrappeso, ma diciamo la verità: alla fine quello che resta di questo libro è il fatto che Leah è decisamente antipatica.

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