15 ottobre 2020

Strangest Halloween Traditions Around the World Book Tag

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Strangest Halloween Traditions Around the World Book Tag


Ormai almeno un paio di anni fa, abbiamo creato questo Book Tag esattamente in questo periodo, perché non avevamo trovato nulla del genere che ci soddisfacesse in vista dell’imminente festa di Halloween.

Oggi lo riproponiamo, per vedere come sono cambiate le nostre risposte e anche per farci tornare in mente qualcuna di queste strane abitudini in giro per il mondo, che ci aveva tanto divertito scoprire quando abbiamo creato il Book Tag in origine.

Volete sapere qualcosa di più su queste strane usanze? Questi sono siti ed articoli che potete consultare, come abbiamo fatto noi: UNO, DUE, TRE.

1- El Dia de los Muertos (Messico): un libro dolce e amaro.

Gi: The Lost Book of the White, di Cassandra Clare e Wesley Chu. Questo libro fa parte della serie Shadowhunters, ma sia Magnus che Simon non erano proprio al meglio.

 


Ma: The Fascinators, di Andrew Eliopulos. Un racconto che parla di un gruppo di amici che scelgono strade diverse, passando dall'adolescenza all’età adulta.


Mi: When You Trap a Tiger, di Tae Keller. Una storia molto bella, nonostante il finale prevedibile.


2- Mischief Night (New England e altre parti del nord America): un libro che ha esagerato.

Gi: Io sono Febbraio, di Shane Jones. Avrei preferito molte meno metafore e meno linguaggio simbolico e più storia. 


Ma: The XY Axis, di Karin Bishop. Troppi termini medici, troppe incongruenze sulla tempistica, troppo drammatico.


Mi: Lock & West, di Alexander C. Eberhart. Non mi ricordo esattamente tutte le disgrazie che capitano o sono capitate ai due protagonisti di questa storia, ma sono talmente tante da non risultare più credibili, dopo un po’.


3- Trick for Treats (Des Moine and Saint Louis): un libro che ti ha fatto ridere.

Gi: La scuola di pizze in faccia del professor Calcare, di Zerocalcare. Quello che mi piace di Zerocalcare è che mi fa ridere e pensare contemporaneamente. 


Ma: To Night Owl From Dogfish, di Holly Goldberg Sloan e Meg Wolitzer. Tutte le marachelle combinate dalle protagoniste mi hanno fatto avere una buona lettura.

 

Mi: Non mi capita spessissimo di ridere ad alta voce mentre leggo, ma c’è stato un punto di The House in the Cerulean Sea, di T.J. Klune, in cui sono letteralmente scoppiata in una risata. Non qualcosa a cui sono abituata, ed è stato molto bello.


4- Barbabietole e rape intagliate (UK): un libro che ti ha lasciato un segno.

Gi: Mussolini ha fatto anche cose buone: Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo, di Francesco Filippi. Dopo averlo letto ho iniziato a vedere la nostra società in modo un po’ diverso.


Ma: Dry, di Neal e Jarrod Shusterman. Gli eventi che accadono nel libro potrebbero benissimo accadere nel mondo reale, e questo mi ha turbato parecchio.


Mi: The Pull of the Stars, di Emma Donoghue. Uno dei libri potenzialmente più sconvolgenti che io abbia mai letto.


5- Lanciare oggetti nel falò (Inghilterra): un libro su un argomento “scottante”.

Gi: The Electric Heir , di Vittoria Lee. Il rapporto tra Leher e Dara e Noam senza dubbio affronta argomenti piuttosto pesanti.


Ma: Sadie, di Courtney Summers. I temi affrontati nel libro variano dall’omicidio allo stupro di minori. Non un libro facile, insomma.


Mi: Dal momento che la protagonista di Now Entering Addamsville, di Francesca Zappia, è accusata di appiccare incendi nella sua città, trovo che questo libro sia molto adatto a questa domanda!


6- Barmbrack (Irlanda): un libro con una profezia.

Gi: Buona Apocalisse a Tutti, di Terry Pratchett e Neil Gaiman. La profezia che dà il via a tutta la storia dice che il mondo finirà di sabato. Sabato prossimo, per essere proprio precisi.


Ma: And the Ocean was Our Sky, di Patrick Ness. All’inizio della storia la protagonista ci dice già le sue sorti e quelle dei suoi compagni.

 

Mi: Burn, di Patrick Ness. C’è un’antica profezia che torna nella trama di questo libro, ma questo classico del fantasy non è usato esattamente come ci si aspetta… 


7- Sbucciare la mela (Scozia): un protagonista con cui sei felice di condividere l’iniziale del nome.

Gi: Geralt, il protagonista de Il guardiano degli innocenti, di Andrzej Sapkoswki, è un personaggio che mi piace molto.


Ma: Magnus, da Shadowhunters Chronicles, di Cassandra Clare e AAVV. E ci ho anche pensato per un buon quarto d’ora.

 

Mi: Non è la protagonista e usa un soprannome che inizia con una lettera diversa, ma c’è un personaggio in All the Bad Apples, di Moïra Fowley-Doyle, che si chiama come me, quindi vale lo stesso, vero?


8- Guardare nello specchio al buio (UK e Nord America): un libro in cui sai già chi morirà.

Gi: La gita di mezzanotte, di Roddy Doyle, parla di Mary e dell’ultima avventura con sua nonna.


Ma: The Hate U Give, di Angie Thomas. Purtroppo, sapere che morirà il migliore amico della protagonista non attenua il dolore di quando si legge la scena.


Mi: Diciamo che Neverworld, di Marisha Pessl, non lascia molti dubbi sul finale… 


9- Trick or Treating per l’UNICEF (Sarebbe da fare ovunque!): un libro che parla di bambini.

Gi: Mio fratello ricorre i dinosauri, di Giacomo Mazzariol. La storia è scritta da un ragazzo, che racconta la sua infanzia e quella di suo fratello.


Ma: Kingdom of Needle and Bone, di Mira Grant. Tutto quello che dico potrebbe essere spoiler, ma i bambini sono molto importanti in questo breve racconto.

 

Mi: Il Rinomato Catalogo Walker & Dawn, di Davide Morosinotto, ha per protagonisti quattro bambini che si imbarcano in una grande avventura. Una bella storia!


10- Trunk or Treating (varie città): un libro ambientato in un luogo dove si conoscono tutti.

Gi: Ark, di Veronica Roth. Il racconto è ambientato nell’ultima installazione umana rimasta sulla terra, composta da ben poche persone, che aspetta l’ultimo momento possibile prima di raggiungere il resto dell’umanità che è già partita. Questa è solo l’ambientazione, perché il tema del libro è tutt’altro.


Ma: Autoboyography, di Christina Lauren. Nella città in cui è ambientata la storia vive una comunità di Mormoni molto esclusiva.

 

Mi: Dal momento che i quattro personaggi di To Be Taught, If Fortunate, di Becky Chambers, sono gli unici esseri umani impegnati in una missione spaziale, direi che stiamo parlando di un ambiente in cui si conoscono tutti.


11- Lasciare fuori pane e acqua e le luci accese (Austria): un libro corto ma soddisfacente.

Gi: Anche se le mie colleghe non sono d’accordo, io ho apprezzato molto Finna, di Nino Cipri.


Ma: The Test, di Sylvain Neuval. Una storia molto corta, ma molto incisiva.


Mi: The Monster of Elendhaven, di Jennifer Giesbrecht. Nonostante sia lungo appena 160 pagine, continua ad essere una delle letture che ho apprezzato di più in questo 2020.


12- Nascondere i coltelli (Germania): un libro con un tradimento.

Gi: Dopo aver pensato e pensato a una risposta e non aver trovato nulla, nonostante sia una domanda facile, ho deciso di andare sul letterale: The Traitor's Crown, di Victoria Lee.


Ma: Gemina, di Amie Kaufman e Jay Kristoff. Uno dei personaggi non è esattamente chi dice di essere.

 

Mi: Ho qualche problema a rispondere a questa domanda, perché tutte le risposte che mi vengono in mente riguardano un avvenimento che è uno spoiler… diciamo che Prosper’s Demon, di K.J. Parker, contiene qualcosa che può essere considerato come un tradimento, ma, trattando di demoni ed esorcismi, sarebbe strano aspettarsi il contrario.


14- Lasciare una sedia per i morti (Repubblica Ceca): un libro in cui un personaggio morto viene continuamente ricordato.

Gi: La morte di Nola Kellergan è al centro del libro La verità sul caso Harry Quebert, di Joël Dicker. Nola viene raccontata in così tanti modi diversi che alla fine non sai veramente chi è.


Ma: Dusk or Dark or Dawn or Day, di Seanan McGuire. La protagonista ricorda sempre la sorella, che spera di raggiungere presto nell’aldilà.


Mi: Ne Il Codice Blackthorn, di Kevin Sands, la storia prende praticamente l’avvio da un omicidio che coinvolge molto da vicino il protagonista, e tutto il libro è incentrato sul tentativo di risolvere il mistero e scoprire le cause di questo avvenimento. La presenza della vittima si sente molto per tutta la storia, e il personaggio viene spesso ricordato anche nel seguito.


15- Le Fave dei Morti (Emilia Romagna): un libro ambientato vicino a dove vivi.

Gi: L’inizio de L’anima di Leonardo, di Simone Valmori, è ambientato proprio nella mia città.

Ma: Un Anno Senza te, di Luca Vanzella e Giopota. La storia è ambientata in una Bologna immaginaria, città non molto lontana dalla mia.


Mi: Non amo particolarmente leggere libri ambientati in Italia, quindi non è facile rispondere a questa domanda. Di recente l’unico che mi viene in mente è Rome: The Emperor Spy, di Manda Scott, che, come si può immaginare, è ambientato per la maggior parte a Roma. Di più vicino non mi viene in mente nulla.


16- Saltare i numeri 13 e 17 (in questo Book Tag): una serie che hai deciso di non terminare.

Gi: Proprio recentemente ho sospeso Carciphona, di Shiling.


Ma: Of Fire and Stars, di Audrey Coulthurst. Il libro finisce in modo molto soddisfacente e quindi non ho intenzione di continuare la serie e leggere il secondo libro.


Mi: Ero molto carica all’idea di leggere la serie che inizia con The City We Became, di N.K. Jemisin, ma non ho finito neanche quel libro perché non sono mai riuscita ad entrare nella storia. Questo mi rende ragionevolmente sicura che non proseguirò con la serie.

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