6 luglio 2020

Mid Year Freak Out Book Tag

Mid Year Freak Out Book Tag


Ormai è diventata una tradizione immancabile: ogni anno, all’inizio di Luglio, esaminiamo come stanno andando le nostre letture con questo Book Tag. E, anche quest’anno, sembra impossibile essere già oltre la metà… avendo ancora così tante cose che dobbiamo e vogliamo leggere! Ma questo è proprio l’intento di questo Book Tag: fare il punto della situazione e, possibilmente, ripartire da qui più cariche e piene di voglia di leggere.


1- Il miglior libro letto fino ad ora:


Gi: Emergency Skin, di N.K. Jemisin. Credo di aver trovato una nuova autrice che adoro, ma visto che questo è solo un racconto breve, non me la sento di darlo per assodato.


Ma: Chain of Gold, di Cassandra Clare. Come al solito la saga di Shadowhunters riserva sempre delle belle letture e anche questo libro non è stato da meno.


Mi: The Monster of Elendhaven, di Jennifer Giesbrecht. Sento però di dover premettere che in questo book tag non terrò conto delle riletture.


2- Il miglior sequel letto fino ad ora:


Gi: Honor Lost, di Rachel Caine e Ann Aguirre. Un finale che ha tutto quello che l’ultimo libro di una serie deve avere.


Ma: The Electric Heir, di Victoria Lee. Ho aspettato tanto questo finale di serie e di certo mi ha colpito per i personaggi.


Mi: Stormsong, di C.L. Polk. Ci sono un paio di altri sequel che si erano candidati alla palma, ma questo probabilmente è quello che mi ha colpito di più anche rispetto al primo libro.


3- Il libro appena uscito che ancora non hai letto:


Gi: The Electric Heir, di Victoria Lee. Ho aspettato a leggere il primo della duologia proprio per leggere questo subito dopo, ma tra una cosa e l’altra questo non l’ho ancora letto.


Ma: Verona Comics, di Jennifer Dugan. Mi ha attratto la rivalità tra negozi di fumetti. Sono molto curiosa.


Mi: The Boy in the Red Dress, di Kristin Lambert. E’ uscito in maggio e speravo di poterlo leggere a giugno, ma un bel blocco di lettura mi ha messo i bastoni tra le ruote.


4- L’uscita che più aspetti nella prossima metà dell'anno:


Gi: The Seven Sisters, di Neil Gaiman. Per tantissimo tempo era prevista una data: 15 settembre 2020. Ora non c’è più, ma io continuerò ad aspettare questo libro. Sono sicura che anche tra un anno darò la stessa risposta, ma ormai è una questione di principio.

[Copertina non disponibile]


Ma: The Lost Book of the White, di Cassandra Clare e Wesley Chu. Una parola, una ship: Malec.


Mi: The Betrayals, di Bridget Collins. Voglio vedere se questa autrice entrerà decisamente nel mio olimpo, dopo quella meraviglia che è stato The Binding.


5- La più grande delusione:


Gi: Musicofilia, di Oliver Sacks. Avendo adorato un altro suo libro, ho provato e riprovato a leggere questo, ma proprio non riuscivo ad andare avanti e quindi è diventato il mio primo DNF dell’anno.


Ma: Finna, di Nino Cipri. Avevo delle aspettative molto alte vista la premessa del libro; purtroppo non mi è piaciuto quanto avrei voluto.


Mi: The City We Became, di N.K. Jemisin. E’ ancora più triste quando un bel libro non fa per me anche se mi rendo conto che è oggettivamente bello… 


6- La più grande sorpresa:


Gi: Nomen Omen, di Marco Bucci e Jacopo Camagni. Quando un amico mi ha prestato questa Grafic Novel non ci avrei scommesso sopra; invece adesso voglio comprare i volumi usciti ed aspetto la prossima fiera del fumetto per vedere se riesco anche a farmeli autografare.


Ma: The Fascinators, di Andrew Eliopulos. Mi ha sorpreso per la grande maturità con cui vengono affrontate alcune tematiche e per il realismo della storia.


Mi: La serie Daughter of Smoke and Bone, di Laini Taylor. Mi aspettavo una cosa tipicamente YA con un tema interessante ma con tutti i difetti del caso; invece ho trovato una storia molto più complessa e articolata e un mondo molto affascinante abitato da bellissimi personaggi.


7- Il tuo nuovo autore preferito:


Gi: Elena Ferrante. Adesso che ho finito la serie L’amica geniale voglio leggere anche tutti gli altri libri scritti dall’autrice.


Ma: Cale Dietrich. Mi ha colpito il modo di scrivere di questo autore e il fatto che la storia che ha scritto scorra benissimo.


Mi: K.M. Szpara. Se il suo Docile non fosse scritto così bene, dubito che mi sarebbe piaciuto quando invece è successo.


8- La tua nuova crush letteraria:


Gi: Non ho trovato un personaggio di cui mi sono innamorata, ma vorrei un ragazzo comprensivo come Raymond di Eleanor Oliphant sta benissimo, di Gail Honeyman.


Ma: Diversi personaggi mi sono piaciuti molto. Ma non ho un personaggio per cui ho avuto una cotta. 


Mi: Anna Lightwood, da Chain of Gold, di Cassandra Clare.


9- Il tuo nuovo personaggio preferito:


Gi: Cam, da Deposing Nathan, di Zack Smedley, mi ha colpito molto e credo che me ricorderò per un bel po’.


Ma: Rone, da Numina Trilogy, di Charlie N. Holmberg. Il personaggio mi è piaciuto molto già dal primo libro, per poi adorarlo sempre di più anche nel resto della serie.


Mi: Ammetto di avere adorato Philippe, da In the Shadow of the Sun, di E.M. Castellan.



10- Un libro che ti ha fatto piangere:


Gi: Nessun libro ancora mi ha fatto piangere.


Ma: Finalmente posso dire che (ancora), nessun libro mi ha fatto piangere. Se proprio vogliamo essere pignoli però, Landline, di Rainbow Rowell, mi fatto commuovere un po’. 


Mi: E’ raro che un libro ce la faccia, ma devo dire che in questi mesi nessuno si è neanche impegnato particolarmente, in merito. 



11- Un libro che ti ha reso felice:


Gi: Quiet, di Susan Caine. Questo libro l’ho comprato la prima volta che sono entrata in una libreria dopo il lockdown; ancora avevamo molte restrizioni, ma il poter comprare un libro e subito dopo andare a trovare mia zia sono stati i primi segnali che ne stavamo uscendo.


Ma: To Night Owl From Dogfish, di Holly Goldberg e Meg Wolitzer. Questa lettura mi ha fatto veramente divertire, soprattutto per i personaggi, che sono terribilmente geniali.


Mi: Sono costretta ad ammettere che quest’anno la lettura in generale continua a non rendermi particolarmente felice. Ho provato soddisfazione quando (finalmente) beccavo uno o due libri buoni di fila, e continuo a combattere con il blocco nella speranza che qualcosa mi faccia finalmente ricominciare ad aprire un nuovo libro sperando per il meglio invece che temendo per il peggio.



12- La tua recensione preferita:


Gi: Per la Recensione di Il club del libro è della torta di bucce di patate di Guernesey, di Mary Ann Shaffer e Annie Barrows, ero particolarmente ispirata, così tanto da aver voluto aggiungere una domanda solo per lo stile epistolare.


Ma: La Recensione di The Gravity of Us, di Phil Stamper non è stata esattamente la mia preferita, ma è stata quella in cui sono riuscita a far capire cosa non mi era piaciuto del libro molto bene.


Mi: Penso che l’unica che ho fatto quest’anno, e per l’unico libro di cui avevo da dire abbastanza, del resto, sia quella di Docile, di K.M. Szpara, che potete trovare qui.


13- Il più bel libro che hai comprato:


Gi: In Cercasi Banksy disperatamente, di Xavier Tapies, vengono mostrate molte delle opere più famose di Banksy, uno street artist che mi piace molto.


Ma: Harry Potter and the Order of the Phoenix, Hufflepuff House Version, di J.K. Rowling. Le edizioni speciali di questa serie sono sempre bellissime; in più questo è il mio libro preferito della saga.


Mi: I due volumi di Harry Potter nell’edizione Ravenclaw sono senza dubbio in cima alla classifica, ma probabilmente la palma va al paperback di The Starless Sea, di Erin Morgenstern. Per farvi ammirare tutta la sua bellezza, ho omesso il suo meritatissimo bollino… 


15- I libri che devi leggere fino alla fine dell'anno:


Gi: Non ho molte idee su cosa devo leggere nei prossimi sei mesi, perché la maggioranza dei libri che avevo in mente li ho già letti.


Ma: Ho qualche libro che voglio leggere assolutamente, e altri seguiti che escono nella seconda metà dell’anno. Ma per il resto molti dei libri che volevo leggere li ho già letti, quindi non ho molte idee per letture future.


Mi: Mi dimentico sempre che questo book tag mi farà questa domanda… direi che sono tantissimi, ma visto come sta andando l’anno, il mio proposito è più una speranza: quelli belli.

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