27 luglio 2020

Trigger Warning - Stand alone, parte 4

Trigger Warning - Stand alone, parte 4


Continuiamo l’impresa di segnalarvi tutti i trigger dei libri che consigliamo. Potremmo spiegarvi perché e come lo facciamo, ma ormai è un appuntamento fisso per il nostro blog, e finiremmo per ripetere le stesse cose. Quindi non perdiamo tempo e vediamo di quali libri stiamo parlando questo mese.

-Kindred, di Octavia E. Butler: mutilazione, razzismo, stupro, schiavitù, violenza, morte, punizioni corporali.

-Middlegame, di Seanan McGuire: violenza, sangue, omicidio, morte, uso di droga, esperimenti su esseri umani, tentato suicidio, overdose, disastro naturale, perdita di una persona cara.

-Una stanza piena di gente, di Daniel Keyes: violenza, stupro, violenza su minori, armi da fuoco, malattia mentale, sangue.

-Tell the Wolves I’m Home, di Carol Rifka Brunt: morte di una persona cara, lutto, omofobia, AIDS e relativi pregiudizi. 

-A Sky Painted Gold, di Laura Wood: consumo di alcol e medicinali, depressione, PTSD, suicidio.

-Other Words for Smoke, di Sarah Maria Griffin: incendio, manipolazione, morte per parto (menzionata).

-Troublemakers, di Catherine Barter: morte di una persona cara, omofobia, vandalismo, terrorismo.

-White Rabbit, di Caleb Roehrig: morte, omicidio, abuso di sostanze stupefacenti, bullismo, omofobia, abuso di alcool.

-24:00:00, una commedia romantica sulla fine del mondo, di Federico Guerri: countdown, fine del mondo.

-The Lost Boy, di Greg Ruth: violenza, morte, insetti.

-A Madness so Discreet, di Mindy McGinnis: stupro, violenza, violenza autoinflitta, morte, omicidio, suicidio, tortura, lobotomia, morte del bambino durante il parto causata da costrizione.

-Kingdom of Needle and Bone, di Mira Grant: pandemia, morte, morte di una persona cara, violenza, manipolazione mentale, xenofobia.

-The Accident Season, di Moïra Fowley-Doyle: abusi, violenza, uso di alcol e sostanze.

-The Near Witch, di Victoria Schwab: morte, violenza, xenofobia, immagini macabre, rapimento di minori.

-Il Mistero del London Eye, di Siobhan Dowd: sparizione di un minore.

-And The Ocean Was Our Sky, di Patrick Ness e Rovina Cai (Illustratrice): morte, sangue, violenza.

-Questa sono io, di Federico Guerri: suicidio, manipolazione mentale, omicidio, stupro, sfruttamento, misoginia, abuso di potere, descrizione grafica di ferita.

-La gita di mezzanotte, di Roddy Doyle: morte di una persona cara.

-Buona Apocalisse a tutti!, di Terry Pratchett e Neil Gaiman: violenza, fine del mondo, morte sul rogo, strage.

-The Reckless Oath We Made, di Bryn Greenwood: spaccio di droga, razzismo, bullismo, OCD, violenza, morte, sparatoria, manipolazione mentale.

-Mangia prega ama, di Elizabeth Gilbert: depressione.

-Slender Man, di Anonimo: immagini disturbanti, sparizione/rapimento di minori, manipolazione mentale.

-The Invention of Hugo Cabret, di Brian Selznick: abbandono di minore.

-The Starless Sea, di Erin Morgenstern: violenza.

-The War Outside, di Monica Hesse: guerra, campo di internamento, razzismo, annegamento, morte, tradimento.

-In the Shadow of Spindrift House, di Mira Grant: morte, violenza, sangue, orrore, annegamento, ansia, suicidio.

-Stardust, di Neil Gaiman: violenza, morte, omicidio.

-Avevano Spento anche la Luna, di Ruta Sepetys: morte, deportazione, morte di un genitore, morte di un neonato, campo di concentramento e di lavoro, schiavitù, congelamento, violenza, malattia.

-The Lie Tree, di Frances Hardinge: misoginia, immagini macabre, claustrofobia, morte di un genitore.

-Frost Hollow Hall, di Emma Carroll: lavoro minorile, annegamento, lutto.

-The Song of Achilles, di Madeline Miller: morte di personaggi principali, violenza, guerra, stupro, omicidio, negligenza.

-The Monster of Elendhaven, di Jennifer Giesbrecht: violenza, morte, lutto, immagini macabre.

-Dear Mr. Darcy: A Retelling of Pride and Prejudice, di Amanda Grange: classismo, morte di un genitore.

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