11 marzo 2019

Recensione di Un Anno Senza te, di Luca Vanzella e Giopota

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Recensione di Un Anno Senza te, di Luca Vanzella e Giopota
Titolo: Un Anno Senza Te
Autore: Luca Vanzella
Illustratore: Giopota
Editore: BAO Publishing
Lingua: Italiano
Genere: Graphic Novel, Realismo Magico
Trigger: Nudità grafica (letteralmente grafica: è una graphic novel)
Note: Nessun coniglio è stato maltrattato per scrivere questa recensione


Sinossi:  Dodici mesi, dodici momenti nella vita di un giovane uomo che cerca sé stesso e di farsi una ragione per la fine di un amore importante. Dodici situazioni in una Bologna a metà tra Fellini e Boris Vian, che punteggiano un percorso di crescita più che di guarigione, raccontato con una delicatezza disarmante da Luca Vanzella e reso reale dalle immagini, potentissime e perfette per questa storia, di Giopota, alle prese con il suo primo romanzo grafico lungo.


Letto da: tutte le Librovore più il Librovoro Filo
Recensito da: tutte le Librovore
Commento:

Q&A

1) Cosa vi ha convinto a leggere questo libro?
Il Librovoro Filo che ce l’ha prestato senza neanche che avessimo bisogno di averne sentito parlare prima. Oltre a lui, i conigli. Questa recensione sarà come la copertina: piena di conigli che nevicano dal cielo senza farsi male.

2) Valeva la pena leggerlo?
Anche solo per i conigli. E anche per la storia, per il disegno, per l’ambientazione, ma sappiamo tutti qual è la realtà: i conigli sono la chiave di questo libro.

3) Qual è il punto di forza di questo libro?
Dobbiamo proprio ripetere conigli un’altra volta? Qual è il problema? Siamo qui apposta a parlare di conigli, no? A parte le adorabili bestiole, ci è piaciuta particolarmente l’ambientazione: una Bologna immersa nel realismo magico, che in ogni capitolo ci racconta un diverso aspetto un po’ assurdo e un po’ poetico. Tra cui, ovviamente, i conigli che nevicano sono senza dubbio uno dei nostri preferiti.

4) E invece, il punto debole di questo libro?
Dopo il capitolo sui conigli, l’unica cosa che ti rimane impressa è il capitolo sui conigli. Non che sia una brutta cosa, intendiamoci. Più in generale, i personaggi al di là del protagonista non sono stati particolarmente sviluppati, e la trama è molto semplice: sono l’ambientazione e le emozioni a mandare avanti il libro.

5) Qual è il vostro personaggio preferito?
Dobbiamo di nuovo citare i conigli. I conigli sono i veri protagonisti di questo libro.

6) Leggereste ancora un libro dello stesso autore?
Sicuramente, a patto che ci siano i conigli. Ma non penso che questo autore potrebbe fare un errore come quello di eliminarli. Ci piacerebbe sicuramente leggere qualche altra storia ambientata di nuovo in questa Bologna magica.

7) A chi lo consigliate?
Se non si era capito, agli amanti dei conigli. E della neve. Insomma, se questo elemento vi ispira, avete una buona probabilità di apprezzare questa graphic novel. Attenzione, però! Dopo averla letta, ogni volta che vedrete nevicare, non riuscirete a non pensare ai conigli. E il rischio è di rimanere delusi dalla mancanza di questi adorabili animaletti nelle nostre tipiche precipitazioni invernali.

8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?
Perché Hogwarts non ha una casa che abbia come stemma un coniglio? Ci semplificherebbe molto rispondere a questa domanda! In mancanza della casa giusta, siamo indecise tra Tassorosso e Grifondoro. Onestamente questo libro ha buoni motivi per stare in entrambe le case.

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