22 marzo 2019

Recensione di Gli Umani, di Matt Haig

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Recensione di Gli Umani, di Matt Haig
Titolo: Gli Umani
Autore: Matt Haig
Editore: Einaudi (italiano)
Lingua: Italiano e inglese
Genere: Sci-Fi
Trigger: Qualche scena forte e violenta, ma non eccessivamente grafica; nudità
Note: Questo è stato il libro del mese di febbraio del nostro club di lettura. Nella stesura di questa recensione potremmo tenere conto anche delle opinioni espresse durante l’incontro del club… ma non promettiamo niente.

Sinossi: Per il bene dell'intero universo, il professor Martin deve essere eliminato. E con lui chiunque sia al corrente delle sue scoperte. Ma a causa di un contrattempo, l'alieno mandato sulla Terra si materializza ai bordi di un'autostrada, in una sera fredda e umida, completamente nudo, nonché privo delle più basilari nozioni della vita sociale. Inizia così una divertente commedia degli errori, in cui il finto professor Martin impara a vivere da terrestre. E ben presto, contro le previsioni aliene, la forzata vicinanza con la specie umana, soprattutto con i due esemplari (moglie e figlio) che compongono la famiglia del professore, lo costringe a rivedere il suo giudizio, passando dal più completo disgusto a un'inconfessabile simpatia. Certo, i terrestri sono tutt'altro che perfetti, eppure hanno inventato la poesia, la musica e persino il burro di arachidi...


Letto da: tutte le librovore, nonché il resto del Club di Lettura
Recensito da: tutte le librovore
Commento:

Q&A

1) Cosa vi ha convinto a leggere questo libro?
E’ stato scelto al club di lettura. Dobbiamo andare più indietro con la memoria? Leggendo la sinossi si ha l’impressione di trovarsi davanti ad un libro molto curioso e divertente, e questo probabilmente è stato il motivo per cui l’abbiamo proposto e votato.

2) Valeva la pena leggerlo?
Sì, il libro ci è piaciuto. In particolare c’è una parte che abbiamo gradito molto, con una serie di considerazioni sull’essere umani che, oltre ad essere divertenti, sono anche toccanti, e spingono a ragionare… il che è sempre una buona cosa.

3) Qual è il punto di forza di questo libro?
Il finale, per quasi tutti, è stata la parte migliore del libro. Sicuramente è un finale aperto, ma proprio questo lo rende meno scontato.

4) E invece, il punto debole di questo libro?
In accordo con la domanda precedente, la prima parte probabilmente è la più debole del libro. Non è facile entrare nella storia, perché il punto di vista è molto distante da qualcosa in cui ci si può immedesimare. In effetti, probabilmente, il fatto che il libro mano a mano che prosegue si avvicini ad una mentalità più umana è un effetto voluto, ma allo stesso tempo rende l’impatto iniziale un po’ traumatico.

5) Qual è il vostro personaggio preferito?
Il cane. E il fatto che il cane sia il nostro personaggio preferito dovrebbe dirla lunga sulla stranezza di questo libro. Se dobbiamo dare una risposta più… umana, probabilmente il figlio del protagonista è un altro personaggio che ci è piaciuto particolarmente.

6) Leggereste ancora un libro dello stesso autore?
Perché no? Ovviamente ci riserviamo di giudicare dalla trama (le trame dei libri di Matt Haig sono molto diverse le une dalle altre, pur avendo aspetti in comune), ma in ogni caso qualcosa di interessante potremmo di certo trovarlo!

7) A chi lo consigliate?
A chi cerca un libro particolare, con un punto di vista strano e inusuale. Probabilmente anche a chi ama un certo tipo di storia, ai limiti dell’assurdo, ma che spinga a farsi domande sulla realtà come la conosciamo.

8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?
Siamo tutte abbastanza d’accordo sul fatto che sia un buon libro per i Tassorosso, sia per come è raccontata la storia, sia per il modo in cui il protagonista cambia nel corso del libro.

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