3 maggio 2018

The Avengers Book Tag


The Avengers Book Tag

In onore del film appena uscito (che doveva uscire il quattro di questo mese, ma che è già uscito, ma che dobbiamo ancora vedere… insomma, che abbiamo in testa in questo periodo), abbiamo deciso di cimentarci in questo divertente book tag!

1- Iron Man: un libro con un personaggio sarcastico e divertente.
GI: Felicity, da the Gentleman’s Guide to Vice and Virtue, di Mackenzi Lee. In particolare mi ha fatto divertire il modo in cui per tutto il libro prende in giro suo fratello Monty.

MA: Thomas, da Stalking Jack the Ripper, di Kerri Maniscalco. Credo che un po’ lo faccia per far arrabbiare Audrey Rose, ma alle volte Thomas è veramente divertente e fa morire dal ridere con le sue battute, che possono arrivare in qualsiasi momento. Anche quando sono inseguiti da un pazzo omicida per le strade di Londra.


MI: Benedict e Beatrice, da Speak Easy Speak Love, di Mckelle George. Come nella commedia di Shakespeare Molto rumore per nulla, di cui questo libro è un retelling, questi due personaggi fanno poco altro che beccarsi in continuazione e avere lunghe conversazioni spassose che porteranno inevitabilmente al nascere di una delle storie d’amore più divertenti che abbia mai incontrato.

2- Capitan America: un libro ambientato sia nel passato che nel presente.
GI: Il libro di Christopher, di R.J. Palacio. Una delle cose che ho apprezzato di più di questo racconto sono proprio i flashback in cui si parlava del rapporto tra Christopher e August, mentre le parti ambientate nel presente sono state più noiose.
MA: Red, di Kerstin Gier. Più che presente e passato direi che questo libro è ambientato un po’ dove capita nel tempo. I protagonisti hanno il dono di viaggiare nel tempo e saltano da un’epoca all’altra. Tra tutti i libri sul tema questo (insieme ai due seguiti) è quello che mi è piaciuto di più.

MI: La bambina dimenticata dal tempo, di Siobhan Dowd. Questo libro è ambientato negli anni ottanta, ma da questo presente ormai storico torna indietro per raccontare vicende avvenute nell’età del ferro. Il modo in cui si mescolano i due momenti diversi e le due storie dei protagonisti è una delle cose che ho apprezzato di più di questo libro.


3- Thor: un libro con un personaggio leggendario o mitico.
GI: The Mortal Instruments, di Cassandra Clare. Nella saga di Shadowhunters incontriamo molti personaggi leggendari, soprattutto angeli e demoni. In questa parte della saga ricordo soprattutto Asmodeus, un potente demone biblico ebraico, appartenente alla gerarchia degli angeli di Satana.

MA: La Canzone di Achille, di Madeline Miller. In questa storia, non per cuori deboli, abbiamo personaggi mitologici, come Achille, Patroclo, Chirone, e tutti quelli che troviamo anche nell'Iliade.

MI: Circe, di Madeline Miller. Visto che la mia collega parla prima e mi ha rubato il primo libro che mi era venuto in mente, ho “ripiegato” su questo, della stessa autrice. Da Circe ad Odisseo, dal mostro Scilla al Minotauro, i personaggi leggendari sono i protagonisti di questa storia dall’inizio alla fine.
 
4- Hulk: un libro con un personaggio che si arrabbia facilmente.
GI: Wrath, da Fullmetal Alchemist, di Hiromu Arakawa. Il nome dice tutto: il personaggio rappresenta proprio il peccato capitale dell’ira. Un particolare interessante è che non si nota per niente che è sempre arrabbiato, sembra la persona più tranquilla del manga, mentre i personaggi che rappresentano gli altri peccati capitali sono sempre arrabbiati.
Una delle frasi famose legate a Hulk è “È quello il mio segreto Cap: io sono sempre arrabbiato” ed è perfetta anche per descrivere Wrath.

MA: Belzebù Malospirito, da La notte dei desideri, di Michael Ende. Mi ricordo che il demone protagonista di questo romanzo è sempre arrabbiato perché deve fare delle cattive azioni entro la fine dell’anno e siamo già al 31 di Dicembre. Però era buffissimo e, con la zia Tirannia, sembravano più una coppia (tragi-)comica, che demoni.


MI: Hitler, da Prisoner of Night and Fog, di Anne Blankman. Immagino di non dover proprio giustificare come mai associo questo personaggio all’ira… ma al di là della figura storica, in questo libro Hitler si trasforma da una sorta di zio affettuoso della protagonista al despota violento che tutti conosciamo non appena la ragazza prende decisioni che non lo soddisfano.


5- Black Widow: un libro con una badass female.
GI: Audrey Rose, da Stalking Jack the Ripper, di Kerry Maniscalco. “Badass female” è proprio il termine giusto per definire la protagonista di questo romanzo. Nella Londra vittoriana, Audrey Rose è tutt’altro che la classica ragazza dell’epoca: ha deciso che vuole intraprendere una carriera, e non una qualunque. Vuole fare il medico legale. Qualcuno ha problemi con questa sua decisione? Forse suo padre, o l’intera società dell’epoca? Peggio per loro: Audrey Rose non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, per nessun motivo. Le basterà una frase per mettere a tacere chiunque protesti, garantito.

MA: Inej, da Six of Crows, di Leigh Bardugo. Scala pareti a mani nude senza rete di sicurezza. E’ bravissima nel lancio dei coltelli, e non manca mai l'obiettivo. E’ silenziosa come un gatto sui tetti di notte. Se questa non è una badass female ...

MI: Lila, da A Darker Shade of Magic, di V.E.Schwab. A volte è anche troppo badass per i miei gusti… diciamo che questa adorabile fanciulla ha il pugnale facile e un paio di volte forse poteva spargere meno sangue. Ma non è solo in senso violento che si merita questa nomination: Lila dimostra una forza, un coraggio, una lealtà e un gusto per l’avventura che mi sono piaciuti tantissimo.

6- Occhio di Falco: un libro con un personaggio arciere.
GI: Katniss Everdeen, da The Hunger Games, di Suzanne Collins. Nello specifico ho ripensato alla scena finale, prima dell’epilogo, dove alla protagonista viene chiesto di usare la sua arma come gesto simbolico per mettere fine ai giochi…  però…

MA: Alec Lightwood, da City of Lost Souls, di Cassandra Clare. Ho scelto di nominare proprio questo libro perché ricordo che alla fine c’è una battaglia in cui Alec sfoggia tutte le sue doti di arciere, salvando la vita diverse volte a parecchie persone.

MI: Drinul Ventodellaforesta, da Questo non è un romanzo fantasy, di Roberto Gerilli. In un libro come questo non poteva mancare l’elfo dalla mira impeccabile, quasi direttamente uscito dalle migliori campagne di D&D. Ovviamente sono dovuta andare a controllare come si chiamasse prima di scriverlo: sono una Librovora onesta e devo ammetterlo.


7- Loki: un libro o una serie che parlino di intrighi, complotti, re o regine.
GI: The Selection, di Kiera Cass. Il principe deve trovare moglie, quindi nella migliore delle tradizioni indice una sorta di talent show a cui la protagonista, suo malgrado, prenderà parte. Complotti e strategie si sprecano in questo libro, proprio come nei talent a cui certamente è ispirato.  

MA: Carve the Mark, di Veronica Roth. Quando si hanno due popoli, uno pacifico e uno no, che condividono lo stesso pianeta, non possono che esserci complotti, intrighi e problemi vari. Soprattutto se si aggiunge anche un re spietato e pronto a tutto per avere il pianeta tutto per sé e sterminare l’altro popolo.

MI: The Final Empire, di Brandon Sanderson. Intrighi e complotti in grandissimo numero in questo libro… mancano i re e le regine, ma penso che l’Imperatore immortale e oscuro basti e avanzi per godersi comunque la scena politica immaginata da Sanderson in questo libro.

8- The Winter Soldier: un personaggio a cui è stato fatto il lavaggio del cervello.
GI: Jill, da Down Among the Sticks and Bones, di Seanan McGuire. Una delle due protagoniste, Jill, viene presa sotto l’ala di un vampiro da film dell’orrore, che non si preoccupa tanto di educarla, quanto di plasmarla a sua immagine. Al di là delle intenzioni del vampiro, Jill è più che entusiasta nel lasciarsi plasmare.

MA: Keith Darnell, da The Fiery Heart, di Richelle Mead. In questa serie c’è un’organizzazione segreta che si occupa di tenere nascosti i vampiri, ma i cui membri si credono superiori ad essi in quanto esseri umani. Quando uno di loro fraternizza troppo con i vampiri, lo mandano in un centro di “riabilitazione”, in cui, con metodi poco ortodossi, lo condizionano a tenersi alla larga dai vampiri. Ed è proprio quello che fanno a questo personaggio, che torna nel mondo reale completamente cambiato.

MI: Ana, di Heart of Iron, di Ashley Poston. Prendo il termine lavaggio del cervello in maniera molto letterale: le è stata alterata la memoria e le sono stati cancellati i ricordi. Nonostante questo sia un po’ un cliché, il modo in cui Ana integra la sua vecchia vita che comincia a ricordare con quella nuova che si è costruita mi è piaciuto particolarmente.


9- S.H.I.E.L.D.: un libro con un’organizzazione segreta.
GI: The Eyre Affair, di Jasper Fforde. Nel mondo inventato da Jasper Fforde esistono molti più reparti speciali di polizia rispetto alla nostra realtà. Ad esempio, la protagonista appartiene al SO-27 (Special Operative Literary Detectives o LiteraTecs) e nel primo romanzo entra temporaneamente nel SO-14. Oltre al suo ci sono molti altri reparti tra i più disparati: più il numero è basso, meno si sa di essi. Tra tutti questi SO, il più segreto è l’SO-01 ovvero quello che ha il compito di investigare su tutti gli altri; non si sa chi ne faccia parte e anche quando si incontrano alcuni dei suoi agenti, poco dopo si viene a sapere che sono morti.

MA: The Illuminae Files, di Amie Kaufman e Jay Kristoff. Società segreta formata da personaggi molto intelligenti, che con la loro esperienza e saggezza, cercano di salvare l’universo da una Corporazione assetata di potere. Ah... dimenticavo che l’età dei componenti va dai 15 ai 21 anni. Senza contare l’intelligenza artificiale che considero un membro onorario, visto tutte le volte che ha uccis… ehm…  aiutato!

MI: First We Were IV, di Alexandra Sirowy. Questo libro parla proprio di come un gruppetto di adolescenti parta dall’idea di creare una sorta di club privato per cementare un’amicizia di anni, e finisca per creare un vero e proprio fenomeno di culto. Il modo in cui le cose sfuggono loro di mano è raccontato molto bene in questo libro, che ho adorato e di cui mi sembra di non aver parlato abbastanza.

Nessun commento:

Posta un commento