17 maggio 2018

Recensione della serie Potion, di Amy Alward

banner_recensioni_tremende_LT.png
Recensione della serie Potion, di Amy Alward
Titolo: The Potion Diaries (anche noto come “Madly”)/ Royal Tour/ Going Viral
Serie: Potion #1/#2/#3
Autore: Amy Alward
Editore: Simon & Shuster UK
Lingua: Inglese
Genere: Fantasy, YA
Note: La serie non è conclusa, ma ogni libro è autoconclusivo. Niente cliffhanger, insomma.

Sinossi (The Potion Diaries):  When the Princess of Nova accidentally poisons herself with a love potion meant for her crush, she falls crown-over-heels in love with her own reflection. Oops. A nationwide hunt is called to find the cure, with competitors travelling the world for the rarest ingredients, deep in magical forests and frozen tundras, facing death at every turn.  Enter Samantha Kemi - an ordinary girl with an extraordinary talent. Sam's family were once the most respected alchemists in the kingdom, but they've fallen on hard times, and winning the hunt would save their reputation. But can Sam really compete with the dazzling powers of the ZoroAster megapharma company? Just how close is Sam willing to get to Zain Aster, her dashing former classmate and enemy, in the meantime?  And just to add to the pressure, this quest is ALL OVER social media. And the world news. No big deal, then.
(Nota: Le sinossi degli altri due libri contengono spoiler sostanziali dai precedenti, quindi le ometto.)

Link Goodreads:

Letto da: miki_tr
Recensito da: miki_tr
Commento:

Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro?
La sinossi del primo. Mi attirava in particolare il fantasy evidente in un contesto moderno. Inoltre qualcosa mi diceva che si sarebbe trattato di una serie divertente e leggera.

2) Valeva la pena leggerlo?
Sono onesta: poteva essere il flop del secolo. Invece è valsa assolutamente la pena di leggere questa serie: principalmente, perché è divertente. Non è troppo impegnativa, si legge velocemente e tiene comunque sempre alto l’interesse.

3) Qual è il punto di forza di questo libro?
Senza alcun dubbio l’ambientazione. Nella sua semplicità, è geniale. I libri sono fantasy del genere più classico, quasi al limite della favola, ma l’ambientazione è totalmente moderna: immaginate una situazione dove un’escursione a caccia di perle di sirene viene trasmessa da tutti i social media, dove l’alchimista che potrebbe salvare la principessa avvelenata da una pozione vede improvvisamente esplodere le sue richieste di amicizia sulla versione locale di facebook; dove per non rivelare agli avversari dove si trovi un prezioso ingrediente da pozioni bisogna stare attenti a spegnere il GPS dello smartphone. E’ la cosa più divertente ed originale della serie.

4) E invece, il punto debole di questo libro?
Le trame sono molto semplici. Per lo più si tratta di svelare un mistero o risolvere una situazione d’emergenza con la pozione adeguata, e per farlo è necessario procurarsi gli ingredienti, la cui ricerca è il perno su cui ruota l’avventura. Non mancano i colpi di scena, ma non sono particolarmente imprevedibili. Tuttavia tutto questo non impedisce secondo me di godersi la serie nella sua semplicità.

5) Qual è il tuo personaggio preferito?
Probabilmente Samantha Kemi, la protagonista. Tutti i personaggi sono carini, anche se nessuno è esaltante, ma c’è qualcosa nel modo in cui sono descritti gli alchimisti e nel modo in cui questa ragazza ragiona quando prepara pozioni che mi piace particolarmente.

6) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore?
Continuerai la serie?
Sì ad entrambe le domande. Al di là della serie in sé, sono libri scritti bene, mi piace lo stile e anche le idee che ci sono dietro, quindi sono più che disposta a leggere anche altro di Amy Alward. Inoltre deve uscire un altro libro della serie, e lo leggerò sicuramente molto volentieri!

7) A chi lo consigli?
A chi ama il fantasy e vuole qualcosa di rilassante e divertente da leggere. E’ anche una lettura adatta a ragazzi molto giovani, perché la storia è pulita ed avventurosa, nonostante i personaggi siano mediamente attorno ai diciotto anni.

8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?
Ho smistato senza pensarci ciascun libro in una casa diversa: The Potion Diaries a Corvonero, per l’ambientazione che è quello che mi ha colpito di più soprattutto all’inizio; Royal Tour a Tassorosso, perché la lealtà familiare contrapposta all’ambizione è il tema di questo libro; infine, Going Viral a Grifondoro, per una scena in particolare, ma anche perché è il libro più avventuroso e incentrato sul coraggio su diversi livelli. Speriamo che il quarto sia a Serpeverde, in modo da completare il tour di Hogwarts!

Nessun commento:

Posta un commento