24 gennaio 2019

Recensione di The Binding, di Bridget Collins

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Recensione di The Binding, di Bridget Collins
Titolo: The Binding
Autore: Bridget Collins
Editore: Borough Press
Lingua: Solo inglese
Genere: Fantasy
Trigger: Omofobia (anche piuttosto pesante); violenza sugli animali; violenza in generale, anche se non grafica negli altri casi; implicati vari casi di abusi/violenze sessuali; suicidio.
Note: Non so quanto sarò oggettiva in questa recensione: mi sono innamorata perdutamente di questo libro.


Sinossi:  Imagine you could erase grief.
Imagine you could remove pain.
Imagine you could hide the darkest, most horrifying secret. Forever.  
Young Emmett Farmer is working in the fields when a strange letter arrives summoning him away from his family. He is to begin an apprenticeship as a Bookbinder—a vocation that arouses fear, superstition, and prejudice among their small community but one neither he nor his parents can afford to refuse.  For as long as he can recall, Emmett has been drawn to books, even though they are strictly forbidden. Bookbinding is a sacred calling, Seredith informs her new apprentice, and he is a binder born. Under the old woman’s watchful eye, Emmett learns to hand-craft the elegant leather-bound volumes. Within each one they will capture something unique and extraordinary: a memory. If there’s something you want to forget, a binder can help. If there’s something you need to erase, they can assist. Within the pages of the books they create, secrets are concealed and the past is locked away. In a vault under his mentor’s workshop, rows upon rows of books are meticulously stored.  But while Seredith is an artisan, there are others of their kind, avaricious and amoral tradesman who use their talents for dark ends—and just as Emmett begins to settle into his new circumstances, he makes an astonishing discovery: one of the books has his name on it. Soon, everything he thought he understood about his life will be dramatically rewritten.


Letto da: miki_tr
Recensito da: miki_tr
Commento:

Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro?
Quanto mi piace quando il libro che mi ha fatto innamorare è uno di quelli che ho scoperto un po’ per caso… la prima cosa che mi ha colpito quando l’ho visto su Goodreads, prima ancora che uscisse, è stata la copertina: sono abbastanza superficiale da innamorarmi facilmente di una cover particolarmente bella. Sicuramente la trama mi aveva colpito e interessato. Infine, quest’anno vorrei tenermi il più possibile a pari con le uscite dei libri che mi interessano, e quindi ho deciso di leggere questo libro praticamente appena uscito.

2) Valeva la pena leggerlo?
Ok, se non si è capito dalla nota, lo dico chiaro e tondo: ho perso la testa per questo libro. Non sono neanche sicura che sia un capolavoro, ma dal primo momento ha toccato perfettamente tutte le mie corde, e non c’è stato niente da fare: me ne sono innamorata. Va da sé che sì, valeva la pena leggerlo.

3) Qual è il punto di forza di questo libro?
E qui vedo già le facce incredule. Perché la risposta è: la storia d’amore. Partiamo con la premessa che l’ambientazione mi è piaciuta moltissimo, e la trama altrettanto. Solo che mi capita così raramente che la storia d’amore per me sia all’altezza del resto degli elementi che valuto in un libro, che in questo caso mi ha davvero colpito tanto. Per questo dicevo che è un libro nelle mie corde: se qualcuno fosse interessato a sapere cosa cerco esattamente in una storia d’amore, questo è uno dei primi libri da cui prendere spunto.

4) E invece, il punto debole di questo libro?
Sentite, non lo so. Io non ne ho trovati. Sono sicura che qualcuno non ne andrà altrettanto pazzo, ma quello che voglio da un libro c’era tutto, dal primo all’ultimo dettaglio, quindi se volete sapere i difetti di questo libro, chiedeteli a qualcun altro.

5) Qual è il tuo personaggio preferito?
Devo dire Lucian. Probabilmente è una cosa a pelle, per altro: prima che diventi un personaggio rilevante si vede per un momento molto breve, e già in quelle poche pagine mi aveva colpito. In generale, comunque, i personaggi di questo libro mi sono piaciuti tutti moltissimo: persino quelli odiosi erano semplicemente perfetti.

6) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore?
Documentarmi su cosa ha scritto di altro l’autrice è diventata una delle mie priorità, onestamente.

7) A chi lo consigli?
Non so se sono oggettiva e se questa recensione può servire a convincere qualcuno a leggere questo libro (sospetto sia più una dichiarazione d’amore, onestamente), ma provatelo. Magari ve ne innamorerete perdutamente come è successo a me… magari no, ma vale la pena tentare.

8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?
Dal momento che questa è la recensione in cui dichiaro ufficialmente che io e questo libro siamo anime gemelle, dirò semplicemente che lo assegno alla mia casa, Corvonero. Certo, il punto di vista originale sui libri è un’altra cosa che potrebbe far pensare a questa Casa, così come l’intreccio complesso e bellissimo, ma visto il tenore della recensione diciamo pure che la mia assegnazione è fatta per puro amore.

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