26 luglio 2018

Top Ten perché Libri + Musica = Felicità all’ennesima potenza

Top Ten perché Libri + Musica = Felicità all’ennesima potenza
a cura delle librovora Marty.

Oltre ai libri, la mia più grande passione è la musica. E dopo diverse serate in cui, dopo una frase o un titolo di un libro citati da una delle mie colleghe librovore, io mi metto spudoratamente a cantare, ho finalmente deciso di fare questa top ten. Libri e Musica hanno molto in comune: entrambi raccontano delle storie che ci possono piacere o non piacere, a seconda del gusto personale di ciascuno di noi. Devo dire che comporre questa top ten non è stato facile e ha richiesto tutto il mese, e tante ore ad ascoltare canzoni pensando se potessero andare bene per qualche storia che ho letto. Ma passiamo agli abbinamenti.


-Simon vs. the Homosapiens Agenda, di Becky Albertalli
e That's What Friends Are For, di Dionne Warwick & friends
“Keep smiling, keep shining
Knowing you can always count on me, for sure
That's what friends are for
For good times and bad times
I'll be on your side forever more
That's what friends are for”

“E ti pareva che la Marty non nominava questo libro”. Sì, so che lo state pensando ma, pur avendo analizzato ogni singola parola del libro per capire chi fosse Blue e, di conseguenza, aver adorato la parte romantica della storia, ho trovato questa canzone appropriatissima per descrivere il rapporto di amicizia che lega Simon, Leah e Nick. I tre sono inseparabili fin da quando erano piccoli e, come dimostrato nel corso della storia, si supportano a vicenda nella buona e nella cattiva sorte, potendo contare l’uno sull’altro anche nelle situazioni più difficili o imbarazzanti.

-Renegades, di Marissa Meyer
e Heroes, di Måns Zelmerlöw
“We are the heroes of our time
But we're dancing with the demons in our minds”

Ci sono molti libri nella mia collezione che si possono adattare a questa canzone, ma ho deciso di scegliere proprio questo, perché nella storia abbiamo una vecchia generazione di supereroi e cattivi che si sono scontrati, e alla fine sono usciti vittoriosi dallo scontro o hanno pagato le conseguenze della sconfitta. Ma i protagonisti sono la nuova generazione, che deve vedersela con le ombre e con i dubbi lasciati dopo il vecchio scontro e una domanda a cui nessuno sa dare risposta: “I supereroi vogliono davvero il nostro bene e ci proteggono davvero?” e “Chi sono i buoni e chi i cattivi?”
Durante la lettura ho avuto anche io molti dubbi su quest’ultima domanda, anche se all’inizio vengono chiaramente distinti i due schieramenti. La canzone stessa parla di farsi coraggio e di non lasciarsi abbattere dai propri demoni, e visto che questo è il primo libro di una trilogia, posso solo ipotizzare che i Super della nuova generazione possano mettere da parte gli stereotipi a loro assegnati e scegliere con la loro testa cosa sia giusto e cosa sbagliato.

-The Illuminae Files, di Amie Kaufman e Jay Kristoff
e This is War, di 30 Seconds To Mars
“It's the moment of truth and the moment to lie
The moment to live and the moment to die
The moment to fight
To the right
To the left
We will fight to the death
To the Edge of the Earth
It's a brave new world from the last to the first.”

Chiunque sa che ho un debole per questa serie, che mi ha letteralmente tenuto incollata alle sue pagine per molto tempo. Il ritmo della serie è molto veloce, soprattutto nel secondo libro della trilogia, Gemina, e mi ha ricordato tantissimo il ritmo di questa canzone. Ho scelto questo brano perché come la storia di questa trilogia parla di una guerra. Una guerra di quelle in cui tutto può succedere, in cui non sai veramente chi sia il tuo nemico e non sai se ti puoi fidare dei tuoi alleati, e in cui esiste un’intelligenza artificiale completamente pazza, che ti fa riconsiderare tutto quello che sapevi fino ad ora. Insomma, ogni figura della guerra è rappresentata nella serie come nella canzone: i buoni, i cattivi, la popolazione innocente, gli eroi della situazione, i ribelli, i genio con il computer in grado di abbattere qualsiasi difesa, il soldato e le vittime. Tutto questo per far sperare poi in un lieto fine, in un mondo nuovo in cui essere liberi. E per fortuna che c’è stato il lieto fine, perché, per colpa di qualcuno (ehm… AIDAN), ho versato fin troppe lacrime mentre leggevo.

-Flame in the Mist, di Renée Ahdieh
e 天赋 (Heavenly Gift) di Tang Yan e Luo Jin
“With only one glance, love became a kind of heavenly gift
Unaware of it, I am able to lead you to smile and cry while hugging you
Because of you, I have a journey
No matter how many steps it is to the ends of the earth
I wouldn’t care”
(Già è stato un miracolo tradurla in inglese, vi prego non me la fate tradurre anche in italiano…)

Ho trovato questa canzone guardando una serie tv cinese, e ho pensato subito fosse adatta alla duologia sopracitata. La canzone mi ha ricordato molto lo spirito di sacrificio del popolo cinese e giapponese, e, visto che si parla di intraprendere un viaggio insieme per il resto della vita, mi ha ricordato molto il finale di Smoke in the Sun e le promesse che si fanno Okami e Mariko. Il brano parla anche di godersi il presente, e con questo aspetto mi ha ricordato invece Flame in the Mist e tutta la banda del Black Clan, i cui membri, pur essendo ricercati da mezzo paese, sono molto sereni e tentano di sopravvivere a modo loro.

-If We Were Villains, di M.L. Rio
e The Show Must Go On, dei Queen
“Empty spaces, what are we living for
Abandoned places, I guess we know the score
On and on, does anybody know what we are looking for
Another hero, another mindless crime
Behind the curtain, in the pantomime
Hold the line, does anybody want to take it anymore”

Il titolo della canzone non vi ricorda forse una frase che si usa spesso nel mondo dello spettacolo, ovvero che qualunque cosa succeda lo spettacolo deve andare avanti? Quale libro migliore di questo, allora, in cui i personaggi sono studenti di teatro shakespeariano e dopo la tragica e compianta (sì, come no), perdita di un loro compagno, cercano di andare avanti con la propria vita, farsi forza e dimenticare quello che è successo. Ovviamente sempre mantenendo una facciata di convenienza per chi sta investigando sull’omicidio del loro “amico”, perché… beh, in fondo sono un po’ colpevoli anche loro.

-The Hate U Give, di Angie Thomas
e Powerful, di Jussie Smollett e Alicia Keys, da Empire (FOX)
“People been talking about it
We won't just stand here in silence
Can't stop the fire from rising
People don't you be afraid
So many innocents slain
This is an era for change”

Questo è stato un abbinamento piuttosto ovvio, visto che sia libro che canzone sono un inno alle persone che ogni giorno vengono discriminate per il colore della propria pelle. Il libro è incentrato sul coraggio che dimostra Starr, la protagonista che ha visto il suo migliore amico morire davanti ai suoi occhi, nel non lasciarsi andare alla disperazione, ma si rimboccarsi le maniche e, attraverso le sue parole e azioni, cercare di mostrare alla gente chi fosse veramente il suo amico e di far capire che ogni vita è preziosa e non va buttata via. La canzone rafforza proprio questa convinzione, invitando le persone a non lasciarsi scoraggiare e a continuare a lottare per i propri diritti.

-Fairest, di Marissa Meyer
e Tu che di gel sei cinta, dalla Turandot di Giacomo Puccini
“Tu che di gel sei cinta
Da tanta fiamma vinta
L'amerai anche tu!”

Ebbene sì! Conosco anche la lirica, e in particolare la Turandot di Puccini è la mia preferita. Quando si nomina  quest’opera si pensa subito alla protagonista principale, ed è proprio lei che mi ha ricordato il personaggio protagonista del libro citato, Levana, che è l’antagonista nella serie delle Cronache Lunari, e che, in questo libro dedicato alla sua storia, vediamo diventare così malvagia nei confronti degli suoi sudditi. Possiamo considerare le due storie una il contrario dell’altra: all’inizio vediamo Turandot come una persona fredda e calcolatrice, ma alla fine si scioglierà per amore di un principe; Levana invece parte come persona molto ingenua e per amore compirà delle scelte e dei gesti che la porteranno ad essere la persona più temuta nel mondo e sulla Luna.

-This Savage Song, di Victoria Schwab
e Thriller di Michael Jackson
“It's close to midnight
Something evil's lurking from the dark
Under the moonlight
You see a sight that almost stops your heart
You try to scream
But terror takes the sound before you make it
You start to freeze
As horror looks you right between your eyes
You're paralyzed”

Citando la librovora miki_tr: “In questo libro spuntano letteralmente mostri dal terreno”. E con questo ho detto tutto, signore e signori, perché se andiamo a leggere bene il testo della canzone vediamo che quello che ha detto la mia collega librovora è applicabile anche alla canzone, visto che in tutti e due sembrano spuntare fuori mostri ogni secondo, come in un film dell’orrore che si rispetti. Oltretutto questi mostri appaiono quando vengono commessi dei crimini, quindi direi che è appropriatissimo l’abbinamento.

-Questo non è un romanzo fantasy, di Roberto Gerilli,
e All'arrembaggio!, di Cristina D’Avena e Giorgio Vanni
“Ciurma! Andiamo tutti all'arrembaggio, forza
Vediamo adesso chi ha coraggio
Niente, è più importante del tesoro ma
Chissà dove sarà, un solo grido…”

Ok, qui ho chiaramente barato! Diciamo che questo accoppiamento si basa su un’esperienza personale mia e delle colleghe librovore, perché negli ultimi anni questa è stata la nostra canzone per il Lucca Comics. Ma non del tipo che ci ricorda la fiera, ma del tipo che la cantiamo a squarciagola per le strade della città ogni giorno, perché siamo allegre, siamo contente e l’atmosfera è sempre spettacolare. Atmosfera che ho ritrovato molto in questo libro, ambientato proprio durante un Lucca Comics, in cui si parla di cosplay, fumetti, libri, serie tv e chi più ne ha più ne metta. E poi, diciamocela tutta, chi è andato almeno ad un Lucca Comics può sicuramente confermare: per quei cinque giorni sembra un po’ di compiere un assalto, ovvero un arrembaggio, alla città, che si vede arrivare migliaia di persone in un colpo solo.

e La sera dei miracoli, di Lucio Dalla
“Si muove la città
Con le piazze e i giardini e la gente nei bar
Galleggia e se ne va
Anche senza corrente camminerà
Ma questa sera vola
Le sue vele sulle case sono mille lenzuola”

E qui direte: “la librovora Marty ha preso una cantonata”. E invece no! Ho i miei motivi per associare a questo libro proprio questa canzone. E questi sono che tutti e due rendono omaggio ad una città. Certo, non si può paragonare Roma, considerata la città eterna, in cui ad ogni angolo puoi trovare un pezzo di storia antica, a Whistle Stop, piccola cittadina degli Stati Uniti in cui tutti si conoscono e tutti sanno cosa succede; ma comunque a modo loro queste due opere rendono le città protagoniste. La canzone fa sentire l’atmosfera di una città in cui ogni evento è una scusa per fare festa e il libro ci racconta la storia della cittadina attraverso le peripezie dei suoi abitanti.

-Down Among the Sticks and Bones, di Seanan McGuire
e Human, di Christina Perri
“But I’m only human
And I bleed when I fall down
I’m only human
And I crash and I break down
Your words in my head, knives in my heart
You build me up and then I fall apart
'Cause I’m only human”

In questo caso non ho pensato molto alla storia, ma ai due personaggi principali, Jack e Jill. I genitori volevano assolutamente un maschio e una femmina, così da avere una persona a testa da plasmare a propria immagine e somiglianza. Ma, visto che si sono trovati con due gemelle, hanno letteralmente costretto una ad essere la femminuccia, con tanto di nastrini e fiocchetti, e l’altra a comportarsi come un maschiaccio. Quando le ragazze vengono catapultate in questo mondo nuovo e pieno di insidie trovano finalmente il loro posto nel mondo, senza dover sottostare a certi stereotipi, libere di fare quello che a loro più piace con due mentori che, forse non sempre in modo sano, le capiscono e le supportano. Ovviamente, e come è giusto che sia, una volta tornate nel loro mondo non ci pensano minimamente a tornare ai ruoli imposti dai genitori, e quindi le ritroviamo insieme a gli altri protagonisti nella scuola di Miss Eleanor.

Bonus Track:
-The Infernal Devices, di Cassandra Clare
e Triangolo, di Renato Zero
“Il triangolo, no!
Non lo avevo considerato…
D'accordo, ci proverò…
La geometria, non è un reato…
Garantisci per lui?
Per questo amore un po' articolato?”

Ah ah ah! Io questa non la spiego assolutamente.

Andate a leggere la trilogia, poi capirete il perché di questa scelta. Oppure leggete questa top ten scritta dalla librovora miki_tr e vi si aprirà un mondo nuovo.

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