2 luglio 2018

Mid Year Freak Out Book Tag

Mid Year Freak Out Book Tag

Abbiamo ufficialmente valicato la metà dell’anno e, come abbiamo fatto anche l’anno scorso, abbiamo deciso di fare questo book tag per fare un po’ il punto della situazione sulle nostre letture, sia quelle che ci hanno accompagnato in questi sei mesi, sia quelle che ci attendono con ansia nei prossimi sei. E’ un tag molto interessante, ma siete avvisati: quando dobbiamo scegliere un solo libro per la categoria “miglior qualcosa” ci viene l’orticaria, quindi le risposte potrebbero essere un po’ ad ispirazione del momento e non rappresentare il nostro gusto in senso assoluto.


1- Il miglior libro letto fino ad ora:
Gi: The Eyre Affair, di Jasper Fforde. Ho scelto questo libro perché è quello che mi ha fatto scoprire Jasper Fforde e la  serie Thursday Next; questa serie mi ha accompagnato per questi primi sei mesi, e se continua così sarà la serie dell’anno.

Questo è stato anche il primo libro che ho letto quest’anno e, come si dice..., chi ben comincia è già a metà dell’opera. Mi sono proprio divertita con questo libro, anche in quei momenti in cui avrei voluto uccidere qualcuno, preferibilmente i due protagonisti.

Mi: Il Cardellino, di Donna Tartt. Rispondere a questa domanda è sempre complicato… mi ci vorrebbe minimo minimo una Top Ten. Nonostante questo, non è stato difficile scegliere questa risposta: anche se ci sono stati altri libri che mi sono piaciuti quanto Il Cardellino, non avevano altrettante pagine da amare.

2- Il miglior sequel letto fino ad ora:
Gi: Hunting Prince Dracula, di Kerry Maniscalco. C’è sempre un rischio a leggere il seguito di un libro che ti è piaciuto tanto: rischia di non essere all’altezza del primo e di rovinare la serie… Questo non è il caso.

Ma: Smoke in the Sun, di Renée Ahdieh. Nonostante fossero passati sei mesi da quando avevo letto il primo, ci ho messo due secondi a venire riassorbita in questo mondo di magia, intrighi e tanto, tanto Giappone.

Mi: Thunderhead, di Neal Shusterman. Anche per questa domanda c’erano tante risposte possibili, e forse tecnicamente Thunderhead non è il mio preferito tra tutti i libri che ho letto e che sono sequel. Ma devo assolutamente citarlo perché è il sequel perfetto di un libro che, appena finito, mi sembrava potesse bastare a se stesso. Invece no, mancava questo libro stupendo. E ora, soprattutto visto come è finito questo, manca solo il prossimo della serie!

3- Il libro appena uscito che ancora non hai letto:
Gi: Chaotic Good, di Whitney Gardner. La recensione della librovora miki_tr mi ha convinto che è un libro che devo leggere molto presto.

Ma: Circe, di Madeline Miller. Non so perché ancora non l’ho letto, forse il mese a tema, o forse altri libri che sono usciti in questo periodo, ma sarà sicuramente uno dei prossimi.

Mi: LIFEL1K3, di Jay Kristoff. Il maledetto è uscito giusto giusto in tempo perché non riuscissi a leggerlo prima dell’inizio del mese a tema LGBTQIA+! Non vedo l’ora di leggerlo.

4- L’uscita che più aspetti nella prossima metà dell'anno:
Gi: Escaping from Houdini, di Kerry Maniscalco. Avendo adorato entrambi i libri precedenti, è più che normale che aspetti con ansia questo; non vedo l’ora di rivedere Audrey Rose e Thomas, e vedere cosa il futuro ha in serbo per loro.

Ma: Queen of Air and Darkness, di Cassandra Clare. Ormai lo sanno anche i muri che questa è la mia uscita più attesa dell’anno. Poi so che quando lo leggerò, me ne pentirò.

Mi: Smoke and Iron, di Rachel Caine. Non che non attenda anche gli stessi delle mie due colleghe, sia chiaro! E non solo quelli. Comunque, per quanto riguarda questo libro (che, nel caso qualcuno si sia sintonizzato solo adesso, è il quarto della mia serie preferita del momento), l’attesa, da questo punto, sarà breve: esce domani.

5- La più grande delusione:
Gi: Molto rumore per nulla, di William Shakespeare. L’ho letto dopo averne sentito parlare molto bene dalla librovora miki_tr e pensando di andare sul sicuro, visto che abbiamo gusti molto simili; invece non mi è piaciuto.

Ma: La nuova dinastia, di Silvana de Mari. Mi aspettavo un libro più alla “Silvana de Mari”, come il suo capolavoro L’ultimo elfo, e non una storia scritta male, senza una trama coerente e con personaggi piatti.

Mi: Children of Blood and Bone, di Tomi Adeyemi. Con tutto quello che avevo sentito su questo libro e con la premessa, mi aspettavo di avere un nuovo preferito. Invece non sono riuscita ad andare oltre il 40%. Ho spiegato le mie ragioni in lungo e in largo, ma in particolare nella recensione che ne ho fatto QUI.

6- La più grande sorpresa:
Gi: Chi è Mara Dyer, di Michelle Hodkin. Ho messo nella TBR questo libro moltissimo tempo fa e quando recentemente l’ho comprato non mi aspettavo davvero che mi piacesse così tanto da meritare un bollino, perché il tempo passa e i gusti cambiano.

Ma: Wonder, di R.J. Palacio. Pensavo fosse il solito libro per bambini, che ci avrebbe fatto compatire il protagonista per la sua malattia. Invece ho trovato una storia molto carina in cui i bambini sono bambini e come tali si comportano, nel bene e nel male. E’ molto realistico.

Mi: All the Ugly and Wonderful Things, di Bryn Greenwood. Inizialmente avevo pensato di rispondere a questa domanda con uno dei classici che quest’anno mi hanno colpito in positivo, ma mi sono resa conto che sarebbe stato assurdo non citare questo libro, perché è quello che forse mi ha colpito di più dall’inizio dell’anno. Una storia che davvero aveva tutte le carte in regola per non piacermi mi ha trascinata e toccata come poche volte.

7- Il tuo nuovo autore preferito:
Gi: Jasper Fforde. Da quando ho letto The Eyre Affair ho deciso che avrei letto tutto quello che ha scritto… e per mia fortuna sono tanti libri.

Ma: Ho fatto fatica a scegliere, perché ho veramente scoperto tanti autori nuovi quest’anno, ma ho recentemente letto serie Wayward Children di Seanan McGuire, che mi ha incantato con i suoi personaggi strani ma unici; quindi ho scelto lei.

Mi: Ashley Poston. Ci sono molti autori che ho scoperto quest’anno, ma ho cercato di scegliere qualcuno di cui avessi letto più di un libro, possibilmente non della stessa serie. I finalisti erano Brandon Sanderson, Neal Shusterman e Ashley Poston, e quest’ultima si porta a casa il premio perché, oltre ad avermi fatto perdere testa e lucidità con quel gioiellino che è Heart of Iron, mi ha stupito incredibilmente anche con Geekerella. Inoltre il suo stile di scrittura mi colpisce sempre tantissimo per come è semplice ed efficace insieme, quindi una bella scoperta!

8- La tua nuova crush letteraria:
Gi: Kade, da Every  Heart a Doorway, di Seanan McGuire. Leggere per credere.

Ma: Forest, da Ship It, di Britta Lundin. All’inizio non gli avrei dato un centesimo a questo personaggio, ma la crescita che fa durante il libro me lo ha fatto adorare sempre di più.

Mi: Nadim, da Honor Among Thieves, di Rachel Caine. Perché quando io mi innamoro di un personaggio, non è mai di uno scontato. E non saprete altro a meno di leggere questo libro!

9- Il tuo nuovo personaggio preferito:
Gi: Gran Next, da The Well of Lost Plots, di Jasper Fforde. Gran Next è la nonna della protagonista della serie e l’ho adorata fin da subito: a 108 anni è ancora arzilla, ma ha deciso che ne ha abbastanza e crede che morirà quando avrà letto i 10 romanzi più noiosi mai scritti. Questa è solo la prima delle sue stranezze che incontriamo e, per quanto si veda poco, lascia il segno.

Ma: Alvie, da The Plastic Magician, di Charlie N. Holmberg. Già dai primi capitoli del libro avevo capito che questo personaggio sarebbe stato uno dei miei preferiti, perché mi ha affascinato la sua voglia di scoprire il mondo e la magia, ma anche la sua dolcezza e la sbadataggine cronica che viene fuori quando si concentra troppo sulle cose.

Mi: Kell, dalla trilogia Shades of Magic, di V.E. Schwab. Anche lui è uno tra tanti, ma devo essere onesta, mi ha affascinato a partire dal cappotto e per tutta la serie non facevo che mangiarmi le unghie ogni volta che temevo per lui.

10- Un libro che ti ha fatto piangere:
Gi: Qui devo iniziare con la mia tipica frase “io non piango”, perché davvero non c’è stato ancora un libro che mi abbia fatto piangere. Visto che qualcosa voglio metterlo, sceglierò Wonder, di R.J. Palacio, che ci è arrivato abbastanza vicino.

Ma: Obsidio, di Amie Kaufman e Jay Kristoff. Diciamo che come finale di serie è stato tutto quello che una librovora potrebbe desiderare da un finale. Detto questo, alcuni momenti mi hanno fatto tremare, soprattutto per via di quel pazzo psicopatico di AIDAN, che da da brava intelligenza artificiale fuori di testa ne combina di tutti i colori, anche cose poco carine che mi hanno portato alle lacrime.

Mi: Quest’anno non c’è ancora riuscito nessuno… quello che c’è andato più vicino è If I Was Your Girl, di Meredith Russo. C’è una scena in cui la protagonista ha una conversazione con sua madre che sta guardando delle fotografie (non credo sia uno spoiler enorme, dire questo) che mi ha molto toccato. E’ senza dubbio il momento che ci è andato più vicino. Ma oggettivamente le volte che ho pianto nella vita leggendo un libro si contano sulle dita di una mano.

11- Un libro che ti ha reso felice:
Gi: Superior, di Jessica Lack. Non so bene cosa mi abbia spinto a mettere questo libro qui, ma non ho avuto dubbi nella scelta, quindi direi che è il suo posto.

Ma: The Prince and the Dressmaker, di Jen Wang. Ho letto questa graphic novel in due ore circa, e questo perché in certe scene non riuscivo a smettere di ridere, per le buffe situazioni in cui si trovano i personaggi, e anche per la dolcezza di questi.

Mi: My Lady Jane, di Cynthia Hand, Brodi Ashton e Jodi Meadows. Questo libro mi ha reso felice per due diversi motivi: uno, perché è una delle cose più spassose che abbia mai letto; due, perché era un pezzo che non mi capitava qualcosa per le mani che mi spingesse ad andare a rileggermi un pezzo di storia di cui ricordavo pochissimo. E la storica che è in me ha fatto salti di gioia.

12- L’adattamento cinematografico più bello:
Gi: The Danish Girl, di David Ebershoff. Leggendo il libro dopo aver visto il film posso dire che il film è molto bello e che dovrebbero vederlo tutti. Le differenze tra film e libro non sono sostanziali, quindi il film può essere apprezzato anche da chi ha letto il libro.

Ma: Love, Simon. Adattamento di Simon vs. the Homosapiens Agenda, di Becky Albertalli. Il film non mi è piaciuto quanto il libro, ma è stato comunque un bel film, pieno di messaggi positivi e supporto morale.

Mi: Wonder, di R.J. Palacio. Mi ero quasi dimenticata di averlo visto, perché comunque, come al solito, ho preferito il libro. Ma è un film molto positivo e rende giustizia alla storia, quindi ne sono stata molto soddisfatta.

13- La tua recensione preferita:
Gi: Recensione di Il piccolo Principe, di Antoine de Saint-Exupéry. Ho adorato pensare alla recensione, un po’ meno metterla su carta; poi ho pensato che abbiamo una librovora editor, quindi me ne sono fregata della punteggiatura e ho buttato giù più o meno quello che mi passava per la testa. Mi sono divertita moltissimo a leggerla alle librovore, perché capissero anche che le intonazioni che volevo dare ai vari personaggi. E, ovviamente, mi sono divertita tantissimo a rileggerla per scrivere questo testo.
Poi c’è il commento! E’ il più bello che abbiamo fatto.
Come avrete capito non è una recensione come le altre, quindi vi consiglio di leggerla per farvi quattro risate.
Ah! Potete apprezzarla anche se non vi piace Il Piccolo Principe quindi non avete scuse.

Ma: Recensione di Ship It, di Britta Lundin. E’ stata la prima recensione in cui, pur avendo adorato il libro, ho dovuto parlare a lungo dei suoi punti deboli, perché quando parliamo dei personaggi e delle storie d’amore di questo libro, non possiamo mettere da parte le cattive scelte che fanno e il comportamento che hanno nei confronti l’una dell’altra. Ma non vi lasciate scoraggiare da questo, perchè il libro è bellissimo.

Mi: La Recensione Atipica di Children of Blood and Bone, di Tomi Adeyemi. E’ stato piuttosto difficile convincermi a metterci mano, perché avevo molta paura di recensire così negativamente un libro. Penso di essere riuscita a sintetizzare tutti i problemi che ho visto e a mantenere un tono equilibrato (ed è stata una faticaccia), quindi sono molto fiera di me per quella recensione!

14- Il più bel libro che hai comprato:
Gi: The Plastic Magicians, di Charlie N. Holmberg. Quest’anno ho comprato molti libri per il mio standard (avere un lavoro fisso ha i suoi vantaggi!), e tra tutti ho messo questo, perché la copertina è davvero bella e anche la storia mi è piaciuta molto.

Ma: Almost Midnight, di Rainbow Rowell. Ho trovato per caso questo libro in una libreria molto piccola. Sono rimasta colpita dalla copertina glitterata e dalle illustrazioni all’interno, che danno alle storie un qualcosa che te le fa apprezzare ancora di più.

Mi: Winter Magic, a cura di Abi Elphinstone. Non solo perché la copertina di questo libro è bellissima e l’edizione super curata, ma anche perché di questo libro non avevo mai sentito parlare prima di trovarmelo sullo scaffale della libreria, e quindi me lo sarei perso.

15- I libri che devi leggere fino alla fine dell'anno
Gi: Ci sono ancora molti libri che devo leggere: prima di tutto ci sono tutti quelli relativi alle varie challenge, poi ci sono tutti quelli che ho comprato, ma ancora non letto, e infine ci sono quelli che devono ancora uscire… Di certo non  avrò problemi a trovare qualcosa da leggere.

Ma: Non ci voglio pensare… Seriamente, non penso di averne tanti che escono da qui alla fine dell’anno, ma la mia TBR si espande sempre di più ogni giorno, e poi devo finire ancora la Alfabeto Challenge per la quale mi mancano quattro libri, e mi concentreró sul trovare quelli.

Mi: Mi mancano due voci della Reading Challenge, quattro lettere dell’alfabeto, sei classici e una quindicina di libri per la challenge di Goodreads. Sembrano pochi, ma se contiamo che ho una tbr complessiva di quasi cinquecento libri…

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