7 ottobre 2021

Change of Mind, parte 5

 

Change of Mind, parte 5.


L’anno scorso abbiamo iniziato questa bella tradizione che ci porta ad andare a rileggere i nostri vecchi Wrap Up e riflettere se qualcosa è cambiato nelle nostre valutazioni sui libri che abbiamo letto. Abbiamo deciso di riproporre questa rubrica riprendendo in mano i libri che abbiamo letto ormai oltre due anni fa. Da qui alla fine dell’anno, quindi, esamineremo i nostri voti dati nel 2019. Questo mese vedremo i libri che abbiamo letto tra Gennaio e Aprile e scopriremo se e come le nostre valutazioni sono cambiate.


Librovora Gioneb:


Un Anno Senza Te, di Luca Vanzella e Giopota (Illustratore):

Passo da a .

Ho abbassato il voto, senza togliere il bollino, perché cinque mi sembra un po’ troppo e fino a poco tempo fa, se decidevo di dare il bollino, mettevo in automatico cinque come voto. 



Le ricette della signora Toku(e), di Durian Sukegawa.

Passo da a

Ho cambiato il voto perché ripensando ad esso non mi ha colpito quanto credevo. Ero indecisa se abbassare solo di mezzo voto o di uno intero, poi alla fine mi sono decisa per il due e mezzo, perché mi sono resa conto che mi ricordo ben poco della storia.



Librovora Marty:


Sharp Objects, di Gillian Flynn.

Passo da a .

Ho abbassato ancora di più il voto, perché altri libri a cui ho dato 2,5, almeno li ricordo; questo l’ho proprio rimosso dalla mente.


Shades of Magic Vol. 1: The Steel Prince, di V.E. Schwab e Andrea Olimpieri (Illustratore).

Passo da a .

Credo di essermi lasciata trasportare troppo dal fatto che questa storia fosse nello stesso universo di Shades of Magic, e quindi gli ho dato un voto troppo alto. Rimane comunque un bel voto perché la storia è carina, ma il disegno è un po’ confusionario e non credo che andrò avanti con gli altri volumi.


The Princess and the Fangirl, di Ashley Poston.

Passo da a .

Ho cambiato il voto per i canoni con cui adesso assegno il voto 3, ovvero quando un libro è bello ma non mi ha esaltato.


The Test, di Sylvain Neuvel.

Passo da a .

Ho deciso che questo libro è costruito in maniera molto intelligente e si merita il voto massimo.


Fun Home: A Family Tragicomic, di Alison Bechdel.

Passo da a .

Anche qui ho abbassato il voto perché non solo non mi è piaciuto, ma neanche mi ricordo cosa succede in questa graphic novel.


Librovora miki_tr:


The Ice Garden, di Guy Jones.

Passo da a .

Ho cambiato il voto perché ricordo molto meno di quello che pensavo di questo libro, il che mi fa pensare che quattro sia appena un po’ troppo.


Sharp Objects, di Gillian Flynn.

Passo da a .

Ho cambiato il voto perché ho deciso che prevedere il colpo di scena di un thriller non è un problema mio, ma del libro. Soprattutto capirlo prima della metà della storia.


Bellezza Selvaggia, di Anna-Marie McLemore.

Passo da a .

Ho cambiato il voto perché ho realizzato due cose: questo è l’unico libro a cui io abbia mai dato 4.5 senza mettere il bollino (il che mi fa pensare che già dopo la lettura lo stessi valutando troppo); e, ancora più significativo, non ho mai più avuto voglia di leggere un altro libro di questa autrice. Continuo a ricordare un gran bello stile, ma della storia ricordo solo che era decisamente troppo zuccherosa per me.


The Binding, di Bridget Collins.

Passo da a 6. (Sfortunatamente, non è previsto il voto “6”, quindi non ho l’immagine adeguata. Il libro meriterebbe 10, comunque - Marty)

Perché, non si può? 


Il Tatuatore, di Alison Belsham.

Passo da a .

Ho cambiato il voto perché vale per questo libro lo stesso discorso che ho fatto prima per Sharp Objects, solo che qui non ho visto arrivare il colpo di scena… è solo che quando è arrivato ormai non mi interessava più nulla del libro già da un po’.


Radio Silence, di Alice Oseman.

Passo da a .

Ho cambiato il voto perché ho riletto quello che avevo scritto all’epoca nel commento del Wrap Up e ho ritrovato chiaramente l’impressione di bianco e nero che mi ricordo, anche a oltre due anni di distanza. Alla fine dei conti, non ho un ricordo particolarmente positivo di questo libro.


LIFEL1K3, di Jay Kristoff.

Passo da a .

Ho cambiato il voto perché ci sono cose interessanti in questo libro e, in generale, in questa serie. Nessuna di queste cose mi ha fatto venire voglia di continuare la lettura e, se mi sono sforzata di andare avanti con il secondo libro, credo proprio che non lo farò per il terzo.


The Princess and the Fangirl, di Ashley Poston.

Passo da a .

Ho cambiato il voto perché non ho più avuto voglia di leggere un altro libro di Ashley Poston dopo questo, il che è strano, considerando che prima volevo leggere tutto quello che aveva scritto. Forse questo libro mi ha colpito in negativo più di quanto immaginassi.

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