16 ottobre 2021

Andiamo al Lucca Comics Book Tag

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Andiamo al Lucca Comics Book Tag


Per festeggiare il ritorno tanto atteso di quell’evento che è per noi Librovore il Lucca Comics and Games, abbiamo deciso di rispolverare questo Book Tag che abbiamo creato ormai diversi anni fa, proprio per l’occasione. Dopo un anno senza il nostro appuntamento preferito, siamo pronte e non vediamo l’ora di tornare a questa bella abitudine. Mancano ancora diversi giorni, però… ci consoleremo, intanto, parlando di libri.


Un anno di attesa: un libro che hai aspettato tanto e finalmente hai letto.

 

Gi: The Tea dragon Tapestry, di Key O’Neil. Anche se non è stato particolarmente lunga, l’attesa non finiva mai.

 

Ma: The Project, di Courtney Summers. Dopo aver letto Sadie, della stessa autrice, ero molto curiosa anche di leggere questo suo prossimo libro.


Mi: Uno dei libri che aspettavo di più quest’anno era Darling, di K. Ancrum. L’ho letto e non ne sono stata davvero soddisfatta come speravo… 


Trovare la casa: un libro rilassante da leggere prima di andare a letto.

 

Gi: Penso che un po’ tutti i libri di Frezzato ti mettano in pace con il mondo. La mia copia di Il gatto sfigato è sempre a portata di mano per essere letta in caso di bisogno.


Ma: To Night Owl from Dogfish, di Holly Goldberg Sloan e Megan Wolitzer. Non l'ho mai letto prima di andare a dormire, ma sarebbe perfetto.

 

Mi: Non so se sia da leggere prima di andare a letto, ma Mirror Lake, di Juneau Black, è carino e coccoloso al punto giusto!


Fare i biglietti: un libro che è valsa la pena comprare cartaceo.

 

Gi: Bookwyrms, di Lorena Garcia, non rende allo stesso modo letto in pdf.

 

Ma: The Binding, di Bridget Collins. Oltre che per la storia meravigliosa, anche per la copertina da paura.


Mi: La sfolgorante luce di due stelle rosse, di Davide Morosinotto, è uno di quei libri che non renderebbe affatto in ebook, dal momento che la storia è composta da immagini, disegni e vari dettagli che si perderebbero facilmente.

 

Il viaggio in treno: un libro con un viaggio.

 

Gi: La Virgola e il Punto, di Giovanni Federico. Questo libro non parla del punto e virgola, ma del viaggio della virgola per arrivare al punto finale del libro.

 

Ma: Minor Mage, di T. Kingfisher. Il viaggio di questo libro è molto particolare, come i personaggi che lo intraprendono.


Mi: C’è una sorta di viaggio in The Language of Ghosts, di Heather Fawcett, ma la cosa più interessante è il mezzo di trasporto: un’isola magica.

 

Il pranzo al sacco: un libro corto.

 

Gi: Il libro Binti, di Nnedi Okorafor, ha meno di cento pagine e anche la trilogia di cui fa parte in totale ha circa trecento pagine.


Ma: Cracked Up to Be, di Courtney Summers. Breve ma molto intenso.


Mi: Di solito amo molto le novelle, ma quest’anno non ne ho lette molte di belle… però mi è piaciuta l’ultima con cui mi sono cimentata, Night of the Mannequins, di Stephen Graham Jones.

 

Il Japan Town: un libro ambientato in Giappone.

 

Gi: Le ricette della signora Toku, di Durian Sukegawa. Questo libro ti fa venire voglia di andare in Giappone solo per mangiare i dorayaki ripieni di confettura di fagioli rossi, proprio come nella ricetta tradizionale.

 

Ma: Seta, di Alessandro Baricco. Una parte del libro è ambientata in Giappone, e almeno il libro mi è piaciuto, al contrario di altri.

 

Mi: In effetti, ultimamente non ne ho letti molti… andiamo su un classico che è sempre uno dei miei preferiti: Memorie di una Geisha, di Arthur Golden.

 

Il Games: un libro ambientato in un altro mondo.

 

Gi: Il mondo creato da Ginn Hale in Wicked Gentlemen è veramente interessante, anche se il punto di forza del libro sono i personaggi.

 

Ma: Scythe, di Neil Shusterman. Il mondo distopico creato dall’autore è molto originale e pieno di colpi di scena.

 

Mi: Mi è venuto subito in mente il mondo di Strange the Dreamer/Muse of Nightmares, di Laini Taylor. Mi è piaciuto davvero tantissimo.

 

Gli Editori: un libro di cui vorresti conoscere l’autore.

 

Gi: A Darker Shade of Magic, di V.E. Schwab. Non mi dispiacerebbe affatto conoscere la Schwab.

 

Ma: The Test, di Sylvain Neuvel. Sarei molto curiosa di conoscere questo autore, per chiedergli come gli vengono in mente certe storie.


Mi: L’autrice che quest’anno vorrei conoscere è Emma Donoghue, di cui ho letto negli ultimi mesi Akin, che mi ha affascinato come pochi libri prima di lui. Vorrei anche sapere perché non lo traducano in italiano, ma questo è un altro discorso.


Le Mura: un libro con personaggi originali.

 

Gi: Probabilmente il personaggio più originale che ho incontrato quest’anno è l’armadillo di Minor Mage, di T. Kingfisher. Anche il resto dei personaggi del libro non sono affatto banali.


Ma: Wayward Children, di Seanan McGuire. I personaggi di questa serie hanno tutti una personalità assolutamente unica, oltre ad essere tutti (assassini compresi) adorabili.


Mi: The House in the Cerulean Sea, di T.J. Klune. Personaggi unici.


I Temporary Shop: un libro che avrebbe dovuto durare di più.

 

Gi: Il mio problema con la serie Beastlands, di Curtis Clow e Jo Mi Gyeong, è proprio che i volumi di questa graphic novel sono troppo corti.


Ma: The Errant Prince, di Sasha L. Miller. Avrei potuto leggere altri dieci libri con questi personaggi e questo mondo.


Mi: Avrei letto volentieri altre 2/300 pagine di Wicked Gentlemen, di Ginn Hale. Mi stavo divertendo molto sia con i personaggi che con l’ambientazione e, dal momento che il libro è già composto da due avventure abbastanza autonome, ne avrei gradite altre!

 


Cantare le sigle dei cartoni per strada: un libro della tua infanzia.

 

Gi: Ho riletto per il Readathon di Agosto Il segreto di sua maestà, di Anthony Horowitz, uno dei libri che ho letto alle medie.


Ma: Century, di Pierdomenico Baccalario. Proprio la sera che ho scritto questo book tag stavo parlando di questa serie in cui quattro ragazzini, nati tutti il 29 di febbraio, vengono coinvolti in una viaggio attraverso quattro città per cercare di risolvere un mistero.


Mi: Ad agosto ho riletto Professione? Spia!, di Louise Fitzhugh, che era uno dei miei libri preferiti da bambina. Mi piace l’idea di rileggere ogni tanto qualche libro che mi piaceva quando ero piccola, per vedere se ritrovo quegli elementi che mi affascinavano.


La cena indiana: un libro che rileggeresti ogni anno.

 

Gi: Ho scoperto durante il Readathon di agosto che Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, di Mary Ann Shaffer e Annie Barrows, è un libro che è da rileggere ogni tanto.


Ma: The House in the Cerulean Sea, di T.J. Klune. Appena l’ho finito volevo già rileggerlo.


Mi: The House in the Cerulean Sea, di T.J. Klune. Al momento penso seriamente che lo rileggerò ogni anno, da qui alla fine della mia vita. Potrei anche non limitarmi ad una volta all’anno. Potrei rileggerlo adesso.

 

Incontrare le amiche: un libro di cui hai bisogno di parlare con gli altri.

 

Gi: Uno qualsiasi della serie di The Witcher di Andrzej Sapkowski, perché ci sono tantissime cose da commentare, ma chi aveva promesso di leggere i libri con me ci ha rinunciato poco dopo. E non sto parlando delle mie colleghe librovore!


Ma: Dry, di Neal Shusterman. Si potrebbero fare degli studi sociali su questo libro e sarebbe molto interessante discuterne con altre persone, per sentire il loro parere sugli avvenimenti non poi tanto distopici del libro.

 

 


Mi: Ho rotto le scatole alle mie colleghe con Hollowpox, di Jessica Townsend, dopo averlo finito… e loro neanche l’hanno letto. Il secondo libro della serie non mi aveva convinto, ma questo terzo sembra promettere sviluppi interessanti e sento il bisogno di teorizzare…  



Il recap degli acquisti: l’ultimo libro di una serie.

 

Gi: L’ultima serie che ho concluso è stata The Kingston Cycle, di C.L. Polk, e non vedevo l’ora, perché Soulstar l’ho trovato particolarmente noioso.

 

Ma: Drowned Country, di Emily Tash. Devo dire che mi era piaciuto più il primo libro di questa duologia, ma mi ha fatto piacere rivedere i personaggi.

 

Mi: Questa domanda mi fa venire in mente che quest’anno sto facendo schifo con le serie… comunque proprio all’inizio dell’anno ho finito la duologia Warcross, di Marie Lu, leggendo Wildcard. Una serie molto divertente!


Il viaggio di ritorno: un libro triste e malinconico.

 

Gi: The Maiden Thief, di Melissa Marr: forse triste non è adeguato come aggettivo per questo racconto, ma sicuramente ha un velo di malinconia che corre per tutta la storia. Poi, mi è subito venuto in mente appena ho letto il prompt.

 

Ma: And the Ocean Was Our Sky, di Patrick Ness e Rovina Cai. La tragica fine della storia è già annunciata all’inizio del libro.

 

Mi: Non leggo molti libri che si adattano a questa descrizione. Mi è però venuto in mente The Gustav Sonata, di Rose Tremain, che forse non si adatta perfettamente alla definizione… eppure in qualche modo lo fa. 

 

Un altro anno di attesa: il libro che stai ancora aspettando.

 

Gi: Il libro che stavo aspettando nel 2017 non è ancora uscito e mentirei se dicessi che lo aspetto ancora, perché ormai ho capito che non uscirà mai. Al momento sto aspettando con più ansia un altro ritardatario: The Nobleman's Guide to Scandal and Shipwrecks, di Mackenzi Lee.


Ma: The Nobleman's Guide to Scandal and Shipwrecks, di Mackenzi Lee. Sempre lui, fino a che non esce.

 

Mi: The Nobleman's Guide to Scandal and Shipwrecks, di Mackenzi Lee. Ovviamente.


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