17 settembre 2020

Top Ten dei cliché del genere Romance

 

Top Ten dei cliché del genere Romance,

a cura della librovora Marty.


Mi è piaciuta tanto la top ten dello scorso mese sui cliché del genere fantasy, che ho deciso di provare a fare una cosa simile anche per gli altri generi letterari. E quindi partiamo dal genere in cui forse sono molto evidenti alcuni di questi cliché, perché molte volte non c’è un'ambientazione particolare a cambiare la prospettiva. Questo genere ha tantissimi cliché tra cui scegliere, perciò ho scelto quelli che sono più evidenti e che mi danno fastidio in un libro.


- Amore a prima vista: Questo primo punto è forse il cliché più carino, e anche quello che tollero di più, se fatto bene. Parliamo di quando i due protagonisti della storia sentono un'attrazione reciproca al primo sguardo o al primo incontro. 

Questo elemento è molto usato quando non si vuole spendere tempo a sviluppare una storia d’amore, ma si buttano i protagonisti nel pieno dell’azione.


- Il bravo ragazzo contro il cattivo ragazzo: Quando la protagonista deve scegliere tra due personaggi: Uno palesemente il bravo ragazzo, figlio di papà, educato, rispettoso e anche romantico; l’altro non molto carino, un po’ scontroso e che al primo impatto sembra non curarsi di quello che gli succede intorno (a.k.a. è la protagonista a doverlo rincorrere). Spesso questi modi di essere sono solo delle facciate e, piano piano nella storia, si vengono a conoscere le vere personalità dei personaggi. Magari scopriamo che in realtà hanno una personalità totalmente l’opposto di quello che fanno vedere, invertendo poi i ruoli.


- Troppo spazio alla storia d’amore, poca trama: Questo è il caso di quando una trama che sembra intricata e promettente viene lasciata da parte per far spazio allo sviluppo della storia d’amore. Spesso si perdono elementi molto interessanti, che non vengono sviluppati o vengono solo buttati lì senza mai essere approfonditi. Per come la penso io, questo è un buon motivo per interrompere la lettura seduta stante.


- Ragazza timida, ragazzo ribelle: Il concetto, che ancora non capisco, che una ragazza socialmente impacciata e riservata abbia bisogno di un ragazzo spericolato e ribelle per aiutarla a socializzare e farle vivere esperienze mai sperimentate prima d’ora. Questo porta poi ad una relazione più profonda di una semplice amicizia.


- Romanticizzare comportamente abusivi: Trovo che questo punto sia molto importante perché, specialmente nella letteratura per ragazzi, si tendono a dare esempi sbagliati su come comportarsi in una relazione. Prendendo ad esempio il punto precedente, mi riferisco in particolare a comportamenti abusivi che un personaggio maschile mostra nei confronti del personaggio femminile, come quando risulta possessivo o esprime una gelosia così ossessiva da far del male all’altro personaggio. Tutti questi comportamenti sono spesso giustificati da alcune frasi come: “lo fa solo in nome dell’amore”, oppure: “non è capace di controllare le proprie emozioni e quindi si comporta così”. Ecco, questi scenari sono molto comuni nella letteratura romantica per giovani adulti, che pensano che un protagonista maschile “duro e scontroso” sia affascinante, quando alle volte è solo un personaggio scritto male; in questo modo si danno degli esempi sbagliati ai tanti ragazzi e ragazze che ancora non sanno niente di come si vive una storia d’amore. Questo elemento era molto popolare qualche anno fa, e sembra che adesso lo sia di meno, per fortuna.

 

- Ragazza o ragazzo perfetto: Quando un personaggio viene descritto come se fosse una divinità greca, perfetto in tutti i punti, dall’estetica al carattere, e anche in tutto quello che fa. Ovviamente poi il protagonista andrà ad innamorarsi di questo personaggio. Peccato che a volte può anche risultare noioso.


- L’ex pazzo/a che mette il bastone tra le ruote alla coppia protagonista: Un personaggio che aveva avuto una storia con l’interesse amoroso del protagonista, e che per qualche motivo ora vuole creare tensione nella nuova coppia, e quindi ne combinerà di tutti i colori. Questo cliché è ancora più insensato è quando questo personaggio è completamente pazzo e compie delle azioni da denuncia, che però vengono trattate come se fossero assolutamente normali.


- La coppia felice, innamorata e sdolcinata, di amici del protagonista: Questa non è una situazione che si vede molto spesso, ma è una che trovo assolutamente noiosa: quando due personaggi, chiaramente in una relazione, saltano fuori in qualsiasi scena e non sono molto funzionali, ma sono lì solo per far avere al protagonista un esempio di storia d’amore.

Spesso questi due personaggi vengono presentati insieme, sono sempre appiccicati e non hanno una personalità individuale, ma una personalità di coppia.


- Ieri si odiavano, oggi si amano (ovvero enemies to lovers): Una cosa è certa: i due personaggi principali finiranno insieme, tutti noi lo sappiamo fin dalle prime righe del libro. Poi, se all’inizio della storia si odiano a morte, sono ai lati opposti di una battaglia o sono nemici mortali, poco importa e non è un problema, anzi: c’è più tensione, più coinvolgimento del lettore che non vede l’ora di vedere come va a finire tutto, e se questi due opposti avranno il loro lieto fine o non c’è nessun futuro per loro.


- Il triangolo amoroso: Ho lasciato il più comune dei cliché per ultimo: due personaggi competono per l’amore di un terzo personaggio. Questo è un cliché molto utile, perché crea tensione e il lettore continuerà a chiedersi chi dei due vincerà alla fine. Questo porta anche a conflitti tra i lettori, che si schiereranno per una o per l’altra ship parte. 

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