26 settembre 2020

Change of Mind, parte 1

 

Change of Mind, parte 1.


E’ facile a volte cambiare idea su un libro. Soprattutto a distanza di anni da quando lo si è letto, spesso l’impressione che un testo fa appena terminato è molto diversa da quella che rimane dopo che è passata una significativa quantità di tempo. Ci siamo rese conto che rielaborare i voti assegnati è qualcosa che ci succede spesso, e da questo ragionamento la Librovora Marty ha avuto l’idea di inaugurare questa serie di post, che avranno una cadenza mensile: andremo ad esaminare libri letti qualche annetto fa, e vi faremo sapere quali subiranno un cambio di valutazione e quali perderanno o guadagneranno il nostro bollino, e perché. Oggi prendiamo in considerazione i libri che compaiono nei Wrap Up agli albori di questo blog, da Settembre 2017 a Dicembre dello stesso anno. Vediamoli.


Librovora Gioneb:

Princess Behaving Badly, Linda Rodriguez McRobbie.

Ho tolto il bollino perchè: mi ricordo poco o niente di queste storie, il che vuol dire che non mi hanno colpito così tanto quanto immaginavo.


Peter Pan, di J.M. Barrie.

Passo da a

Ho cambiato il voto perchè: Ho abbassato il voto perché ripensandoci mi è sembrato troppo alto; ho dato tre e mezzo a libri che mi sono piaciuti molto di più.



L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome, di Alice Basso.

Ho aggiunto il bollino perchè: la serie iniziata con questo libro è una delle mie preferite e guardando la copertina mi sembra che le manchi il mio bollino in rappresentanza di tutto il resto dei libri.



Librovora Marty:

Sette minuti dopo la mezzanotte, Patrick Ness.

Ho aggiunto il bollino perchè: la storia di questo libro è molto toccante e ad oggi è uno dei migliori middle grade che io abbia letto.



Openly Straight, Bill Konigsberg.

Passo da a

Ho cambiato il voto perché: Pensandoci adesso, non ho idea del perché ho letto questo libro e questa serie, ma, visto che ormai l’ho fatto, posso dire che la storia non mi ha entusiasmato e il modo in cui l’autore ha scritto alcuni personaggi non mi ha fatto impazzire.



Attachments, Rainbow Rowell.

Passo da a

Ho cambiato il voto e ho tolto il bollino perché: Per i canoni con cui adesso assegno il voto più alto tra i nostri assegnati, questo libro non ci rientra più. E’ una bella storia d’amore, ma, ripensandoci, il susseguirsi degli eventi non mi ha entusiasmato quanto in altri libri.



The Raven Cycle, di Maggie Stiefvater.

Passo da a

Ho cambiato il voto e ho tolto il bollino perché: Ancora una volta do il voto a tutta la serie, anche perché è meglio leggerla tutta insieme, per capirci qualcosa. Ho deciso di togliere il bollino perché non è una serie in cui leggere il primo libro e poi decidere se continuare con gli altri o no; quindi prima è meglio informarsi su cosa si sta leggendo.



Flawed e Perfect, Cecelia Ahern.

Passo da a

Ho cambiato il voto perché: L’idea del modo distopico è senza dubbio originale, ma una volta che la trama prende il via la storia d’amore prende il sopravvento, specialmente nel secondo libro della duologia.



Peter Pan, di J.M. Barrie.

Passo da a

Ho cambiato il voto perché: Ho letto il libro molto distrattamente, quindi penso di essermi confusa tra questo e il film Disney nel dare il voto. Continua a non essere una delle mie favole preferite e, specialmente la prima parte I giardini di Kensington, è molto confusa, quindi ho abbassato la valutazione di un voto, anche se dovrei rileggerlo per essere veramente sicura di abbassare solo di un punto.



Autoboyography, di Christina Lauren.

Passo da a

Ho cambiato il voto perché: Non ho abbassato di tanto, ma sempre per i canoni con cui assegno un 4,5 oggi, questo libro non rientrerebbe più nella categoria. Ci sono punti nella storia troppo sdolcinati.



Librovora miki_tr:


The Strange and Beautiful Sorrow of Ava Lavender, di Leslie Walton: 

Passo da a

Ho cambiato il voto perchè: Negli anni ho cambiato il modo in cui assegno i voti, soprattutto per quanto riguarda la fascia del 3, perché all’inizio di questa avventura librovora avevo l’impressione errata che scendere sotto il 3 e ½ fosse esprimere un parere negativo. Soprattutto, se apprezzavo lo stile di un libro, mi sembrava impossibile valutarlo meno di 4 librovori, ed è il caso di questo libro. La storia non mi ha entusiasmato, mentre lo stile mi è piaciuto, e riesaminando il peso di questo elemento il voto diventa 3 e ½. Avviso fin da ora che la maggior parte dei cambiamenti che farò rientrano esattamente in questo caso.


A million Junes, di Emily Henry: 

Passo da a  

Ho cambiato il voto perchè: Come per il libro precedente, tre e mezzo ha smesso di essere una valutazione al limite del negativo, e questo libro rientra più in questo voto. In questo specifico caso, di questo libro non mi è piaciuto il finale, e con il passare del tempo mi sono resa conto che è praticamente l’unica cosa che mi ricordi davvero della storia… mi è rimasto impresso più di quel che credevo.


The Roanoke Girls, autore: 

Passo da a

Ho cambiato il voto perchè: Di nuovo, un libro che mi è piaciuto mediamente, ma non ho trovato eccezionale. Inoltre negli ultimi tempi ho spesso ridotto la valutazione dei libri quando mi capitava di sentire arrivare il colpo di scena troppo da lontano, cosa di cui prima mi sforzavo di non tenere conto, pensando in qualche modo di rendere la mia valutazione più oggettiva. Nel caso di questo libro, una delle cose che mi ricordo con più chiarezza è proprio di aver capito abbastanza presto cosa sarebbe successo andando avanti con la storia.


La Ragazza che sapeva troppo, M.R. Carey: 

Passo da a  

Ho cambiato il voto perchè: Il libro mi è piaciuto, ma da quando l’ho letto mi sono resa conto che non mi ha fatto venire voglia né di leggere un altro libro con gli zombie, né di leggere altro dell’autrice. Questo mi fa pensare che l’entusiasmo di aver trovato finalmente una storia del genere che ho letto volentieri mi abbia portato a dare un voto più alto rispetto a quello che è stato effettivamente il mio gradimento.


House of Furies, di Madeleine Roux: 

Passo da a

Ho cambiato il voto perchè: Negli anni ho deciso di cambiare anche un altro criterio con cui assegno il voto: invece che cercare a tutti i costi di essere oggettiva quando un libro è scritto magari bene, ma non fa per me, ho deciso di dare più importanza al mio gradimento personale in quello che, in fondo, è il mio personale giudizio su un libro. Questo è scritto bene e la storia regge, ma alla fine mi è rimasto il ricordo di essermi annoiata parecchio nella lettura e di aver tolto dalla mia TBR ogni altro libro dell’autrice che vi compariva.


The Monstrumologist, Rick Yancey: 

Passo da a

Ho cambiato il voto perchè: Per questo libro continuo esattamente il discorso precedente: mi sono annoiata e, anche se il libro è originale e ben scritto, fondamentalmente è stato un po’ una pena leggerlo fino alla fine. Il libro non mi è piaciuto, quindi il voto due è quello giusto da assegnargli.


Spliced, di autore: 

Passo da a  

Ho cambiato il voto perchè: Come in diversi esempi precedenti, anche in questo caso il libro mi è piaciuto, ma non mi ha entusiasmato e ad oggi questa situazione è meglio rappresentata in una valutazione leggermente più bassa del 4, che è un voto che sto usando anche per molti libri che apprezzo significativamente di più.


Rebel Angels, di Libba Bray: 

Passo da a  

Ho cambiato il voto perchè: Fondamentalmente questo libro non mi è piaciuto un granché, ma la lettura era ancora abbastanza interessante da farmi proseguire con la serie. Questo libro, come il successivo, sono stati per me pieni di alti e bassi, con momenti che mi sono piaciuti e altri che mi hanno annoiato. La serie in generale decisamente va in calando, in modo direttamente proporzionale all’aumento di lunghezza dei libri, perché andando avanti si sprecano i momenti inutili che rendono la lettura pesante.


Caraval, di Stephanie Garber: 

Passo da a  

Ho cambiato il voto perchè: Sempre nell’ambito dell’operazione “diamo più importanza al mio gradimento”, ho deciso di smettere di dare punteggi più alti a libri di cui la cosa che non mi è fondamentalmente piaciuta è la storia d’amore. Ero partita proponendomi di non imputare al libro il mio scarso entusiasmo per il genere e per questo aspetto della narrazione, ma negli anni mi sono resa conto sempre di più che ci sono storie romantiche che non mi infastidiscono e che mi piacciono, anche. Quindi, anche se non penalizzerei un libro con un punteggio bassissimo per la presenza di un elemento che non piace a me, di nuovo torno a dare più importanza nella mia valutazione al mio gradimento personale, il che significa anche tenere conto di come una storia d’amore è raccontata.

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