30 settembre 2018

Wrap Up: Settembre 2018

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Wrap Up: Settembre 2018

Ok, confessiamo una cosa che forse non vi avevamo mai detto: questi intro sono in diverse occasioni scritti dalla Librovora miki_tr, ovvero la Librovora Editor di questo blog. Che questo mese è così fiera delle sue letture da dimenticarsi fino ad un attimo prima di postare di scrivere due righe di introduzione.


… Insomma, non volevo dover dire che questo mese ho fatto pietà. Dimenticati i gloriosi venti e passa libri dei tempi passati, sono in un terribile blocco da lettura e non aiuta qualche scelta sbagliata. Quindi se le mie colleghe vogliono un introduzione più ottimista, sarà meglio che se la scrivano, perché io mi sento una pessima librovora, di questi tempi.

No grazie, va bene così. Librovora Gioneb.

Wrap up della librovora miki_tr


Book Count: 4
Libri letti:


Non è che posso mettermi qui a parlare di che cosa mi è piaciuto di un libro che, ormai lo sanno anche i sassi, è parte della mia serie preferita in assoluto. Commenterò solo l’edizione Ravenclaw, che è splendida, soprattutto per l’immagine della sala comune alla fine. Un po’ meno mi hanno entusiasmato i due rappresentanti della mia casa citati come famosi Ravenclaw all’inizio del libro: Gilderoy Lockhart e Moaning Myrtle non sono propriamente due esempi luminosi… Ci rifaremo nel quinto libro!
Un Classico al Mese: Agosto.


The Wicked Ones, di Cassandra Clare e Robin Wasserman.
Devo essere brutalmente onesta: questo è il racconto che mi è piaciuto di meno finora. Poi ok, Jem tira sempre su la valutazione da solo, soprattutto quando pensa a Will ed a Tessa, ma ho trovato che sia la trama che la protagonista, Celine, non fossero particolarmente credibili, e anche Valentine non era così brillante come mi aspettavo. Comunque ho adorato diversi dettagli, quindi sono contenta della mia lettura!


Felsina Dracones, di Roberto Saguatti.
Mi dispiace molto non poter dare una valutazione alta a questo libro, sia perché l’idea è carina e l’ambientazione è deliziosa, sia perché apprezzo sempre molto il lavoro che questa piccola casa editrice fa per pubblicare finalmente un po’ di fantasy e fantascienza di nuovi autori locali. Mi sono immersa in questo libro con le migliori intenzioni e ho trovato cose che mi sono piaciute (soprattutto l’ambientazione), ma purtroppo ho trovato anche grossi problemi di sintassi e soprattutto di punteggiatura. Ho passato la lettura a correggere mentalmente invece che a godermi la storia. Peccato…


Escaping from Houdini, di Kerry Maniscalco.
Ho appena finito di recensire questo libro, per cui non la tiro per le lunghe. Un paio di cose, in attesa che arrivi la vera e propria recensione. Penso sia il libro che mi è piaciuto meno in questa serie (ma di poco, infatti ha la stessa valutazione degli altri due), perché a differenza di quanto accadeva prima, stavolta il cliché è stato centrato in pieno e si è portato via un po’ di trama (e un po’ della mia stima per Audrey Rose). Ciò non toglie che sia un libro divertentissimo, con personaggi stupendi anche quando sono esasperanti. Un po’ meno rilevante il caso da investigare rispetto ai primi capitoli della serie, ma in compenso l’ambientazione è deliziosa.


Wrap up della librovora Marty


Book Count: 6
Libri letti:


The Wicked Ones, di Cassandra Clare e Robin Wasserman.
Come dice un famosissimo film d’animazione: “Parigi ha la chiave del cuor”, e mai ci fu frase più appropriata di questa per il mini racconto Shadowhunters del mese di Settembre.
-Abbiamo capito che gli Herondale hanno problemi con i volatili. [SPOILER]Per Jace e Will sono le papere, per Stephen i piccioni. Chissà di cosa ha paura Kit?
-Valentine è un ammaliatore di prim ordine.
-Povera Celine… ma non la capisco affatto.
-La ragazza avrebbe molto da imparare da Jem.
-Jem, tu rimani sempre Jem, anche quando pensi di essere più Fratello Zachariah.
-Cerchiamo di non ingannare troppo questi Herondale, per favore.
-Dominique è più in gamba di quanto pensassi… ma anche molto sciocca, se pensava di salvarsi.
-Signore e signori, ecco a voi un uomo sotto l’influenza di una pozione d’amore che è persino peggio di Ron Weasley: Stephen Herondale.
-Questi Herondale, che anche quando non ufficialmente degli Herondale, sono testardi come dei muli.
-Robert e Stephen… your Circle is showing!
-Oddio, Rosemary… non ci avevo capito nulla allora, ma di certo lei ha capito tutto di Valentine.
-Celine, cara, una cosa dovevi fare, ovvero non andare da Valentine. Indovina cosa hai fatto?
-A Valentine non importa di niente e di nessuno, solo di se stesso… mi ricorda qualcuno.
-E’ stato stranissimo, ma ho ammirato tantissimo Valentine per come è riuscito a sfruttare la situazione a suo favore.
-La parte finale mi è piaciuta da morire, sia quella con Tessa e Jem, che quella con Valentine e Celine.
Con questa storia ho rivalutato un sacco Valentine: se prima pensavo che il più pericoloso dei due fosse Sebastian, ora non la penso più tanto così.


Ho letto questo libro con l’aiuto dell’audiolibro, e così facendo ho riso tantissimo, perché il narratore faceva delle voci buffissime per alcuni personaggi. Come anche mi era successo con La Pietra Filosofale, ho riscoperto tanti dettagli della storia di cui mi ero completamente dimenticata, come la serenata di Ginny a Harry, e il fatto che le descrizioni dei voi-sapete-quali della Rowling, per il capitolo coi voi-sapete-cosa, non mi hanno fatto scappare a gambe levate, anzi: sono riuscita a leggere tutto dall’inizio alla fine. Almeno qualcuno è riuscito a descrivermi quei cosi senza farmi tremare di paura. E poi mi ero dimenticata del consiglio fantastico di Hermione, ovvero “Nel dubbio, andate in biblioteca”; consiglio che supporto pienamente. Per il resto, questo libro mi ha fatto venire una voglia matta di continuare la rilettura, ma penso che aspetterò comunque l’uscita queste bellissime edizioni speciali.
Un Classico al Mese: Settembre


Smoke and Iron, di Rachel Caine.
Se il primo libro un po’ mi ha fatto piangere, e gli altri due (solo) andare fuori di testa, con questo è stata raggiunta l’apocalisse totale. Tra morti, per cui il mio cuoricino ha sofferto tanto tanto; imprigionati, di cui ringrazio il cielo sia andato tutto bene; e malmenati, non c’è tregua nel quarto volume della serie The Great Library. Non ho apprezzato tantissimo la divisione in punti di vista, un po’ perché quello di Morgan mi è risultato molto noioso, e un po’ perché continuavo a perdere il filo e non mi ricordavo mai dove avessimo lasciato i personaggi cinque o sei capitoli prima. Le parti che ho apprezzato di più sono sicuramente quelle di Khalila, perché ho trovato che contenessero più azione rispetto alle altre, e perché i personaggi che si trovano insieme a lei sono forse quelli che mi sono piaciuti di più in questo libro; e quelle di Wolfe, dove… beh, c’è Wolfe, e questo basta e avanza.


Wildcard, di Marie Lu.
Ed ecco finalmente un altro dei libri più attesi dell’anno, almeno per me. Non vedevo l’ora di leggere la conclusione di questa serie. Non vi dirò molto perché, primo, sarebbe spoiler, e secondo, arriverà presto la recensione su questi canali; ma comunque mi era mancato molto questo mondo e i suoi personaggi, che non erano rimasti in una bella situazione, ma che finalmente risolveranno le cose, anche se non senza pochi problemi. Sappiate che, essendo questo libro la conclusione della serie, si scoprono molte più cose su l'antagonista, che nel primo libro vediamo solo marginalmente, ma che qui ha un ruolo molto più definito; e non saranno tutte rose e fiori, ma ci sono anche delle parti che hanno seriamente rischiato di farmi versare qualche lacrimuccia.


Zaya, di Jean-David Morvan e Huang-Jia Wei (Illustratore).
La mia lettura di questa graphic novel è stata stranissima. La serie è composta da tre volumi di tre capitoli ciascuno. Nella versione che ho letto io non viene specificato se quello che stai leggendo è il volume o il capitolo, perciò io ho letto l’intera storia senza accorgermi che avevo letto l’intera storia, semplicemente perché pensavo ci fosse altro dopo il punto in cui sono arrivata. Ma, andando a prendere quello che io credevo fosse il capitolo numero quattro, mi sono ritrovata con delle pagine che avevo già letto. Un vero peccato, perché la trama è promettente e, secondo me, la storia si è fermata sul più bello.
Alfabeto Challenge: Lettera Z


Escaping from Houdini, di Kerry Maniscalco.
Oddio, quanto mi sono mancati Audrey Rose e Thomas! Ok, partiamo con le cose serie. In generale concordo con la Librovora miki_tr quando dice che questo, dei tre libri della serie usciti fino ad ora, è il più debole. Forse un po’ anche per il mio gusto personale, visto che tutto quello che riguarda gli spettacoli circensi e illusionistici non è di mio gusto. Ma, passando ai personaggi, Audrey Rose mi ha fatto prendere un colpo in questo libro e Thomas, a parte un piccolo momento all’inizio in cui è il solito Thomas “un po’ avventato” (per non dire che è un cretino totale), mi ha fatto molta tenerezza. E poi sono l’unica che ha trovato un po’ irritante (nel senso buono) Mephistopheles? (l’ho scritto quattro volte prima che andasse bene)(Perché va bene così, vero?). Comunque, visto che il prossimo libro è l’ultimo, vorrei un matrimonio, o almeno una proposta ufficiale, anche per risollevare un po’ il morale di Thomas. Aggiungo un consiglio: appena esce, leggete la recensione della Librovora miki_tr, perché io l’ho appena letta ed è tutta da ridere!


Wrap up della librovora Gioneb


Book Count: 4
Libri letti:


First Among Sequels, di Jasper Fforde. Quando leggevo i titoli dei libri della serie, mi sono sempre chiesta il perché di questo titolo, visto che è il quinto della serie. Leggendolo l’ho capito: questo libro è ambientato circa 15 anni dopo il precedente. Sembrerebbe che la protagonista abbia un nuovo lavoro, ma in realtà questo è una copertura per il vecchio lavoro, che a sua volta è una copertura per il lavoro nel mondo dei libri. Nonostante, quindi, sia un sequel scritto anni dopo, non si notano cambiamenti nello stile dell’autore, né nella vita della protagonista (figli esclusi). Questo libro è incentrato molto di più sui viaggi nel tempo, e per questo mi è piaciuto molto, anche se spesso non ho capito bene le spiegazioni temporali di quello che è accaduto/dovrebbe accadere/accadrà. Visto che si parla di tempo, vediamo spesso Friday (vari Friday) per il ruolo importante che dovrebbe ricoprire/ricoprirà/ha ricoperto nella Chronoguard (il settore della polizia che si occupa di controllare la linea temporale). Un altro elemento molto interessante è la presenza di Thursday1-4 e Thursday05, ovvero le versioni libresche della protagonista; vorrei spiegarvi bene chi sono, ma so che se non avete letto i libri non ci capireste niente. Dico solo che in questo libro, all’interno della trama, vengono citati più volte i libri precedenti della serie, e non solo di passaggio, anzi, hanno un ruolo importante. A proposito di citazioni, vengono anche nominati: vari attori che hanno interpretato il Dottore in Doctor Who serie classica, Temperance Brennan ed Harry Potter.
Alfabeto Challenge: Lettera F


Zappa e Spada, di Marco Longo e AAVV. Quando ho iniziato a leggere questo libro sapevo che era un po’ un azzardo, perché i racconti qui presenti non appartengono ad un genere che mi piace. Consiglio questo libro a tutti quelli che, al contrario, apprezzano il genere western, perché sicuramente troveranno interessanti molte storie. Lo spaghetti fantasy non è un genere ben definito, quindi in questa raccolta si trova di tutto; per questo motivo faccio fatica a dare un voto preciso, ma in generale non mi sono piaciuti molto i racconti. Spesso gli autori hanno usato un linguaggio dialettale o arcaico, anche se in qualche modo le storie si riescono a seguire senza troppi problemi. Tutte tranne una, che ho abbandonato perché il linguaggio era troppo astruso e complicato, e ci stavo capendo davvero poco. Molti racconti sono troppo crudi per i miei gusti. Devo dire però che l’ultimo racconto mi ha preso molto, anche se ho dovuto pensarci un po’ per capire cosa c'entra con il resto (un suggerimento per chi avrà il mio stesso dubbio: zappa e spada. Più zappa). Nonostante non l’abbia apprezzato, non mi dispiace per niente averlo comprato, perché mi fa sempre piacere comprare libri di, e quindi aiutare, case editrici sconosciute e autori emergenti (sperando di non prendere cantonate).
Alfabeto Challenge: Lettera Z


The Wicked Ones, di Cassandra Clare e Robin Wasserman.
Direi che, pur non essendoci molto, questa storia appartiene a Valentine: tutta la parte non-Jem è riconducibile a lui. Vediamo così confermato il Valentine di The Mortal Instrument,  un ammaliatore che muove le pedine a suo piacimento. Non mi scordo della parte dedicata a Jem e agli Herondale: [SPOILER] mi è piaciuto molto che in realtà la Herondale perduta fosse la moglie del primo sospetto, ed effettivamente potevo arrivarci subito, perché viene detto chiaramente che il medaglione che a cui Jem dava la caccia apparteneva a lei.


La librovora miki_tr dice spesso che si vedeva dall’inizio che c’era qualcosa tra Ron ed Hermione, e con questo libro l’ho notato tantissimo. Un’altra cosa che ho notato sono probabilmente le fondamenta della ship Dramione: Draco passa la maggior parte del tempo in questo libro a dare fastidio ad Hermione. Insomma, il libro delle ship, anche se non sono una fan di Draco/Hermione. Comunque, in generale, la rilettura mi ha fatto rivalutare questo capitolo della saga.
Un Classico al Mese: Settembre

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