Top ten dei libri da leggere quando non ne hai tanta voglia
a cura della librovora Marty
Anche il lettore più appassionato del mondo può non sentirsi in vena di leggere; sia perché proprio non ne ha voglia, e in quel caso non c’è libro che tenga, sia perché non ha idea da quale dei 500000 della propria TBR leggere. Ho deciso di raccogliere alcuni libri che penso siano adatti per quando si ha il cosiddetto blocco del lettore, ovvero, quella sensazione che si prova quando nessun libro che leggi ti appassiona, oppure tutti ti sembrano troppo complicati e vuoi qualcosa di veloce e indolore.
Undead Girl Gang, di Lily Anderson.
Questo è il libro con cui mi è venuto in mente di fare questa top ten, ed è anche il libro che mi ha fatto tornare la voglia di leggere lo scorso Agosto. Mi sono appassionata a questo libro, primo perché, anche se metà dei personaggi principali sono morti, alcune delle loro conversazioni mi hanno fatto morire dal ridere; e secondo perché abbiamo un mistero da risolvere, che in fin dei conti poteva essere risolto in un modo più convenzionale, se non fosse che l’autrice ha deciso di essere innovativa e ci ha dato una storia con un finale per niente scontato, che conclude un libro comunque spensierato, e ricco dei temi adolescenziali più comuni.
The Prince and the Dressmaker, di Jen Wang.
Penso che una graphic novel sia sempre molto facile e veloce da leggere, anche se ne ho trovate alcune recentemente con una storia talmente complicata e farcita, da risultare difficili da seguire. Questa invece è una ventata di aria fresca, se hai il blocco del lettore. Anche qui la storia è divertente, talvolta allegra, talvolta triste. Ma anche nei momenti tristi ci sono sempre i protagonisti, che sono pieni di ottimismo e non si lasciano scoraggiare dalle avversità. Ne combineranno di tutti i colori per far avverare i propri sogni, e non si fermeranno davanti a niente e nessuno.
Simon vs. the Homosapiens Agenda, di Becky Albertalli.
Nel periodo in cui ho scelto di leggere questo libro avevo letto troppe serie e troppi fantasy, e quindi non avevo voglia di leggere né gli uni né gli altri. Quindi cosa c’è di meglio di un contemporaneo standalone? Avevo visto la recensione di questo libro su YouTube, e chiunque lo avesse letto l’aveva adorato, quindi mi sono decisa a leggerlo anche io. Se non avessi avuto un impegno quella sera, in un giorno l’avrei finito. Mi ha attratto molto il fatto che fin dall’inizio ci fosse la questione dell’identità segreta di Blue, e leggendo non facevo altro che cercare di capire chi fosse prima della rivelazione finale. Come Simon, anche io analizzavo a fondo gli indizi e non vedevo l’ora di sapere se le mie teorie fossero corrette. Inoltre i personaggi sono favolosi, e tutte le situazioni tipicamente adolescenziali sono rese divertenti dalle conversazioni dei protagonisti e dalle preoccupazioni di Simon, che, povero, anche quando è giù di morale è spiritoso.
Wonder, di R.J. Palacio.
Ultimamente con i libri del club di lettura non ho molta fortuna, ma questo, letto qualche mese fa, è stato uno dei pochi che mi sia veramente piaciuto e che ha messo anche d’accordo tutti su quanto sia bello. La storia ha alcuni temi pesanti come il bullismo, ma comunque i protagonisti sono bambini e nel libro si sente tutta la spensieratezza dell’avere undici anni.
Fangirl, di Rainbow Rowell.
Avevo visto questo libro per caso su Tumblr e, avendolo trovato nella lista dei libri che volevo, le mie amiche me l’hanno regalato per il mio compleanno, dopo che io mi ero completamente scordata della sua esistenza. E per fortuna che l’hanno fatto, altrimenti l’avrei dimenticato in TBR per sempre, probabilmente. Anche questa è una storia molto leggera, su una matricola al College che si deve rapportare con nuove lezioni, nuovi compagni, vivere lontano da casa, nuovi amori e una sorella che sembra si stia allontanando sempre di più da lei. Il tutto con qualche difficoltà, ma senza perdere lo spirito di Fangirl che la contraddistingue.
Geekerella, di Ashley Poston.
Ed ecco a voi uno dei miei generi letterari preferiti: Fantasy Retelling. Perché? Beh, perché le favole sono sempre belle e quindi leggerle in chiave moderna, come nel caso di questo libro, o anche in chiave fantasy o sci-fi è, per me, una meraviglia. Ma ho scelto proprio questo per la top ten perché, essendo appunto in chiave moderna, non ci sono tutti quegli elementi che possono risultare difficili da capire al lettore, come la creazione di mondi nuovi o altri dettagli che faticano ad entrare in testa. Qui abbiamo solo la storia di una ragazza a cui ne capiteranno di tutti i colori, e di un ragazzo che sembra un divo di Hollywood con la puzza sotto il naso, ma che in realtà è un super fan sfegatato di un film fantascientifico. Molto semplice e carino.
Questo non è un romanzo fantasy, di Roberto Gerilli.
Questo è un libro che non potete non amare se siete mai stati al Lucca Comics and Games. Si potrebbe anche definire il sogno più ambito di ogni autore, o anche l’incubo più temuto, visto che il protagonista di questo libro vede i suoi personaggi prendere vita e diventare reali. Personaggi che, trovandosi in un mondo sconosciuto, sono spaesati e non capiscono cosa stia succedendo, quindi fanno morire dal ridere. Nonostante il titolo, ci sono elementi fantasy nella storia, ma non creano assolutamente confusione e si integrano perfettamente con il mondo reale. Inoltre ci sono molti riferimenti a vari Fandom, che oltre ad essere lì per confondere i personaggi, piaceranno tantissimo agli assidui frequentatori di Comics come me.
The Selection, di Kiera Cass.
Molti criticano questa serie dicendo che è scritta male, che si concentra troppo sulla storia d’amore. Il che forse è vero, almeno per il primo libro, ma quando ho iniziato a leggerla non riuscivo a smettere. Ok, la protagonista, America (no, non il continente), ha troppi pretendenti e sarà perennemente indecisa su chi scegliere per tutti e tre i libri. Nel primo libro non c'è molto altro oltre alla perenne indecisione della ragazza e a romanticherie varie. Negli altri due va un po’ meglio, in quanto capiamo bene la situazione politica della nazione e arrivano problemi più importanti da risolvere, come una rivoluzione da fermare e ribelli da calmare. Quindi, se volete una serie molto sdolcinata, con cui passare il tempo continuando a dire alla protagonista di darsi una mossa, questa fa per voi.
Almost Midnight, di Rainbow Rowell.
Questo è il secondo libro di Rainbow Rowell che menziono nella top ten, perché i suoi libri sono quelli che leggo quando ho bisogno di qualcosa di leggero. Questo in particolare è composto due mini-storie, una più bella dell’altra: la prima parla di due persone che, dopo un anno di separazione per via del College, capiscono di provare l’uno per l’altra sentimenti più profondi di una semplice amicizia; la seconda, invece, parla di una ragazza che rimane in fila per quattro giorni per la prima di Star Wars VII, come una vera fan. Sono tutte e due storie molto carine e coccolose, e in questa edizione del libro abbiamo anche delle bellissime fan art che fanno da supporto alla storia.
Superior, di Jessica Lack.
Finisco questa top ten citando una delle storielle più corte che ho letto quest’anno (non contando ovviamente quelle appartenenti ad altre serie che sono scritte per ampliare la storia principale). Qui abbiamo supereroi e cattivoni che, come al solito, combattono per il controllo della città. Ma i protagonisti sono altri: i sidekick, personaggi che non hanno superpoteri, non sono eroi, ma in questa storia hanno il loro momento di gloria. Lo svolgimento è molto breve, purtroppo, ma è anche molto intenso e con diversi colpi di scena. Ah, non lasciatevi ingannare dalla copertina: non è una graphic novel.
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