3 settembre 2018

Wrap Up: Agosto 2018

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Wrap Up: Agosto 2018

[Ho letto molti più libri del previsto - Gio] [Idem - Marty] [Io molti meno… - Miki]

Avete presente il detto “Quando il gatto non c’è, i topi ballano”? Ebbene, in questo caso possiamo dire che quando una librovora è assente, le altre due si danno alle pazze letture. Visto che la librovora miki_tr è andata in montagna per due settimane e tra vari impegni non ci siamo potute incontrare per quasi tutto il mese di Agosto, le librovore Gioneb e Marty hanno architettato dei piani malefici e si sono imbarcate in un loro progetto personale. Ovviamente, visto i tanti impegni del periodo e la poca voglia di leggere, il progetto è stato solo iniziato, ma siamo sicure che nei prossimi mesi verrà anche concluso. Ora, se la librovora miki_tr, vuole dire qualcosa le lasciamo la parola qui sotto!

Ma ma… che cosa avete combinato senza di me? [La Librovora miki_tr esce, curiosa come una scimmia]



Wrap up della librovora miki_tr

Book Count: 5
Libri letti:

La variante di Lüneburg, di Paolo Maurensig.
Se inizialmente la sinossi di questo libro non mi aveva ispirato, quando è stato proposto al club di lettura, è stato l’autore a convincermi a votarlo: avevo già letto molti anni fa Canone Inverso di Maurensig, sulla scia del film che è sempre uno dei miei preferiti, e mi ricordo che mi era piaciuto molto. Anche questo mi ha soddisfatto, sebbene penso davvero che avrei voluto fosse più lungo e articolato: l’ho letto in circa due ore ed è finito troppo presto. Lo schema del libro, che penso possa essere ostico per qualcuno, è la cosa che me lo ha fatto apprezzare di più: si intrecciano tre storie, procedendo a ritroso per ricostruire dal passato i motivi delle vicende presenti. Mi aspettavo una costruzione del genere e mi è piaciuta molto. Ma, come dicevo, la storia in diversi passaggi è poco articolata e questo mi ha lasciato poco tempo per innamorarmene davvero.
Alfabeto Challenge: Lettera V

Il Cecchino Paziente, di Arturo Pérez-Reverte.
Quanto mi piacciono sempre i libri di questo autore… Pérez-Reverte ha una capacità unica di scrivere degli argomenti più disparati facendomi appassionare immensamente a qualsiasi cosa racconti. Nel caso di questo libro si tratta di graffiti, e man mano che procedevo con la lettura, rimanevo sempre più affascinata da questo mondo e dalle sue regole. Non mi sono innamorata, come era successo altre volte, della struttura del romanzo, un po’ troppo lineare per i miei gusti, ma comunque non ho sentito la mancanza di una trama complessa, vista la quantità di dettagli e informazioni che mi tenevano incollata alla pagina.
Da segnalare che con questo libro finisco la reading challenge!
Reading Challenge: Un libro con un protagonista cattivo o anti-eroe

A Deeper Love, di Cassandra Clare e Maureen Johnson.
Mi è piaciuto moltissimo questo racconto, e se non è il mio preferito della raccolta, è per poco. Jem è sempre stato probabilmente il personaggio che mi affascina di più della serie di Shadowhunter, e l’ambientazione ha centrato perfettamente quello che mi attira in questo periodo.

All of This Is True, di Lygia Day Peñaflor.
Non sono mai entrata molto dentro questo libro durante la lettura. Non mi hanno conquistato i personaggi e non mi ha coinvolto più di tanto la trama. Però comunque è un libro che ho letto volentieri, principalmente per lo stile con cui è scritto: si tratta di una raccolta di diverse testimonianze che ricostruiscono i fatti da vari punti di vista, e di capitolo in capitolo manteneva accesa la mia curiosità di vedere le differenti interpretazioni dei fatti dei protagonisti.

Il Regno di Fanes, di Zeno Kastlunger.
Ho scovato questa graphic novel mentre mi aggiravo tra i negozi della località di montagna in cui ero in vacanza. Il fatto che fosse una versione illustrata di una serie di leggende delle Dolomiti mi ha immediatamente attirato, e non ho saputo resistere. Sono molto contenta di averla comprata: mi è piaciuta la storia e mi intriga molto tutto il ciclo di leggende correlato. Inoltre il disegno è bellissimo, pieno di dettagli e di luoghi che mi sono familiari e mi incantano sempre.


Wrap up della librovora Marty

Book Count: 11
Libri letti:

La variante di Lüneburg, di Paolo Maurensig.
Sono a metà, non ci ho capito niente.
Non credo di aver capito bene questo libro; la storia non mi ha preso, purtroppo. Nei momenti importanti non riuscivo a concentrarmi e il fatto che parlasse di scacchi, dei quali io non conosco assolutamente, niente non ha affatto aiutato. E non ha aiutato neanche il non-finale, purtroppo.

Undead Girl Gang, di Lily Anderson.
Ho letto diversi libri non thriller che contenevano un mistero da risolvere, ma nessuno mi ha mai scioccato come questo.
Pensavo che fosse il solito cliché della ragazza che cerca di scoprire chi ha ucciso la sua migliore amica (con elementi paranormali), un po’ stile Veronica Mars, insomma. Invece da metà libro la storia ha preso tutta un’altra piega, e ho cominciato ad avere dubbi sulle teorie che mi ero fatta in precedenza, e la trama ha rimesso tutto in discussione. Il libro non è certo perfetto: ci sono alcuni personaggi che potevano essere approfonditi e alcune cose buttate lì per le quali servirebbe un altro libro, ma alla fine comunque è un bel libro.
Alfabeto Challenge: Lettera U

A Deeper Love, di Cassandra Clare e Maureen Johnson.
Tutti i mesi arriva puntualmente il momento di mettersi a leggere la mini storia delle Shadowhunters Chronicles, e tutti i mesi puntualmente mi riprometto di andarci piano con i commenti e soprattutto con i pianti isterici. Qualunque tecnica io stia usando, non sta funzionando tanto bene.
Ma passiamo al commento:
-Anche se non appare, Magnus to the rescue!
-Il mio cuoricino piange già per Tessa… e anche per Jem.
-Possiamo evitare di menzionare la morte di Will, GRAZIE?
-Povero Jem, sta solo facendo il suo lavoro e tutti glielo vogliono impedire.
-Ma cerchiamo di non ucciderlo, GRAZIE!
-Ringraziamo i cieli del paradiso che so già che non muore, altrimenti avrei scatenato l’inferno.
-Catarina è il mio personaggio ideale: lavora duramente anche in condizioni ostiche per portare un po’ di sollievo ai feriti, ma rimane sempre ottimista. Mi ricordo di alcune scene in cui tentava di far ragionare Magnus o Ragnor, anche con parole e atteggiamenti duri, ma sappiamo comunque che vuole solo il bene delle altre persone.
-Le descrizioni dei bombardamenti sono tremende, ma terribilmente realistiche.
-Che carini Jem e Tessa, comunque.
-Jem, non è il momento di scherzare!
-Anche durante i bombardamenti Londra è fantastica. E i londinesi sono fantastici.
-Per fortuna che so già come va a finire con Jem e Tessa, altrimenti…
-La storia di questi Herondale perduti è sempre più affascinante.
-Lo so che l’ho già scritto, ma che carini Jem e Tessa!
Seriamente, questa è stata forse la storia che mi è piaciuta di meno, perché, a parte Londra sullo sfondo, è molto romantica.
Ma fino a che c’è Jem va benissimo, continuiamo così che va bene.

Romeo e Giulietta, di William Shakespeare.
Come il mese passato, vista la scarsa voglia di leggere, ho optato per un classico che avevo già letto seppur in lingua originale. Devo dire che dopo averlo letto in inglese, in italiano è stata una passeggiata. O forse è anche il fatto che, dopo aver visto sei film, due serie tv, due musical teatrali, un anime e un film d’animazione, la storia la conosco a memoria. Anche se è una tragedia, lo consiglio a chi si vuole approcciare a Shakespeare. Strano che nessuno abbia ancora pensato ad un retelling, magari con il finale un po’ più allegro.
Un Classico al Mese: Agosto

Now a Major Motion Picture, di Cory McCarthy.
Ok, lo ammetto! Avevo bisogno di un libro ambientato in Irlanda per un book tag che presto arriverà su queste pagine. Per questo ho letto questo libro. Però è esattamente il mio genere ed è pieno di riferimenti a saghe fantasy famose. Pensavo fosse un tipico YA in cui i due protagonisti principali si innamorano mentre salvano la produzione di un film. Beh, in effetti questi elementi ci sono, ma c’è anche una protagonista che attraverso i libri scritti da sua nonna, la produzione del film tratto da essi, e una manciata di attori e fan più o meno scatenati, scopre le sue radici e capisce molto di più sulla sua famiglia e sulla nonna mai veramente conosciuta, e cerca di trovare un posto nel mondo.

Kitchen, di Banana Yoshimoto.
Non sapevo che questo libro fosse composto da storie diverse, anche se sono legate da un unico tema principale, cioè come elaborare un lutto.
La prima parte di questo libro, ovvero le prime due storie, è molto deprimente, visto che la protagonista rimane sola dopo la morte della nonna, e cerca di affrontare la cosa, con l’aiuto di un amico e dell’amore che svilupperà per la cucina.
La seconda parte invece parla di una ragazza che perde il fidanzato in un incidente e cerca di superare la cosa…
Ho sicuramente preferito la prima parte della storia, complici i due protagonisti, che che mi sono piaciuti molto, ed Eriko, un altro personaggio molto importante che porta un po’ di allegria con i suoi discorsi, in un libro che di allegria ne ha molto poca. Della seconda storia non mi sono piaciuti molto i personaggi, che ho trovato noiosi, per questo l’ho apprezzata meno della prima.
Alfabeto Challenge: Lettera K

Ink and Bone, di Rachel Caine.
Ebbene sì! Questo è il progetto segreto (o per meglio dire la serie) che io e la librovora Gioneb abbiamo iniziato questo mese.
Non cominciamo bene per niente, a metà libro ho già pianto.
Ok, seriamente, le prime parole che mi sono venute in mente dopo aver finito questo libro sono state: “Che figo!”, quindi direi che alla fine mi è piaciuto tanto. Non so dire se sono stati i personaggi, che si trovano in un mondo che li affascina moltissimo, ma che presto scopriranno non essere tutto rose e fiori; o la storia stessa, che è assolutamente geniale, a piacermi di più. Ho subito capito che la cosa più importante di questa serie sarebbe stato il legame di amicizia che lega i vari personaggi, e come struttura mi ha ricordato molto una serie tv, in cui, nella prima puntata, in questo caso nel primo libro, si mettono le fondamenta per una storia, che da come è partita, penso che sarà assolutamente favolosa.

Paper and Fire, di Rachel Caine.
Che modo strano di finire un libro, proprio nel bel mezzo di un’azione. Se il primo libro mi era piaciuto molto, questo di più anche se il susseguirsi di azioni mi ha fatto pensare molto ad un libro di transizione, in cui forse non succede più di tanto, a parte qualche momento importante verso la fine; ma è sicuramente servito a farci conoscere ancora meglio i personaggi, visto che ci danno più informazioni sul passato di alcuni e l’autrice li mette in situazioni in cui o si fidano l’uno dell’altro o fanno una brutta fine, e alla fine si vanno a creare dei rapporti di amicizia molto profondi che era da un po’ che non vedevo in una storia. Mi ricorda molto The Infernal Devices: personaggi con caratteri diversi, ideali diversi si uniscono per quello che credono sia giusto fare.

Ash and Quill, di Rachel Caine.
E qui ho perso la calma, la lucidità e la testa, tutte insieme. Mi doveva durare una settimana questo libro. L’ho finito in due giorni. Forse mi è piaciuto. Ma soprattutto, Jess Brightwell, cosa diavolo stai combinando? Sei forse andato fuori di testa??? Se non ci pensa qualcun’altro ad ucciderti mi prendo io l’incarico!
Non vi posso dire molto su questo terzo libro della serie perché sarebbe spoiler, ma posso dirvi che mi ha veramente stupito. Non riuscivo a staccarmi, dovevo assolutamente sapere come andava avanti, anche perché ogni scena, ogni dialogo, creavano molta suspance. Inutile dire che la fine mi ha scioccata, anche se ripensandoci si poteva intuire in alcuni passaggi come sarebbe andata a finire, soprattutto verso la fine.

Tigers in the Cage, di Rachel Caine.
Molto interessante questa mini storia. Keira mi ricorda molto Morgan, sia per il carattere ribelle, ma anche per la fragilità che dimostra quando si legge di lei ancora giovane. E sono molto curiosa di incontrare l'altro personaggio che viene introdotto in questa storia nella serie.

Stormcrow, di Rachel Caine.
Se, per puro caso, qualcuno che ha letto questa serie ancora non adora e shippa Wolfe e Santi: 1) Non state tanto bene e 2) Leggete questa bellissima mini-storia per rimediare a questa terribile mancanza. Ho finito il mio commento, Marty out!

Wrap up della librovora Gioneb

Book Count: 8
Libri letti:

La variante di Lüneburg, di Paolo Maurensig.
L’ho letto per la prima volta alle superiori e mi era piaciuto molto, quindi ho deciso di riproporlo al club di lettura e, per qualche strano motivo, è stato votato da tutti al primo colpo. Rileggendolo mi sono resa conto che non mi ricordavo poi tanto della trama; ma il finale sì, o meglio, mi ricordavo che finiva con qualcosa rimasto in sospeso. Mi è piaciuto molto com’è strutturato il romanzo, ovvero il fatto che prima di racconta la conseguenza poi la causa, ed è proprio questo andare a ritroso che ho apprezzato e che, sapendo che è abbastanza tipico dell’autore, mi ha fatto prendere in considerazione di leggere qualcos’altro scritto da Maurensig.
Alfabeto Challenge: Lettera V

Something Rotten, di Jasper Fforde.
Finalmente ho iniziato il quarto capitolo della serie di Jasper Fforde! Da qui in poi non vi assicuro totale libertà dagli spoiler in questo testo, siete avvisati. In questo libro la protagonista è tornata a casa insieme a Friday, suo figlio, perché è tempo per lei di riprendersi il marito; e lei lo fa in maniera del tutto inaspettata: mi aspettavo qualcosa di spericolato o che fosse costretta a fare un patto con il nemico, un patto che la costringesse a fare cose orribili… e invece no, diciamo che le è bastato chiedere! In questo romanzo non c’è una critica velata alla società umana, ma viene detto chiaramente come fanno le multinazionali a fregare e manipolare le persone e come sia cretina la gente a cascare in imbrogli palesi. Mi è dispiaciuto un po’ che il padre della protagonista non sia più un fuggitivo ricercato tra i meandri del tempo, ma finché farà ancora le sue apparizioni dicendo cose strambe, mi va bene così. E infine, come ha fatto la protagonista a non realizzare subito di Gran Next!!!

A Deeper Love, di Cassandra Clare e Maureen Johnson.
Questo è il wrap up più facile da scrivere perché, dopo quello della Librovora Marty, non ci provo neanche a buttare giù qualche riga sul libro, ci pensa lei! In ogni caso dico che sono assolutamente d’accordo con la sua frase “-Per fortuna che so già come va a finire con Jem e Tessa, altrimenti…” perché credo sia l’elemento che non mi ha fatto apprezzare a pieno la storia: come posso essere in ansia per Jem se so benissimo che non morirà?

Il wrap up di questo libro è un’anticipazione della recensione che ho scritto e che presto verrà pubblicata. Nella recensione scrivo “Le storie sono molto interessanti e, nonostante siano scritte da un neurologo, sono facilmente leggibili anche da chi non è del mestiere. [...] gli intermezzi tra le storie lo sono meno: per ogni storia l’autore descrive le sue riflessioni ed è difficile seguirle se non si hanno le conoscenze giuste.”
Per il resto vi lascio alla mia recensione.
Reading challenge: Un libro sulla salute mentale.
Alfabeto challenge: Lettera U

Ho deciso di leggere questo classico grazie al recente film “The Happy Prince – L'ultimo ritratto di Oscar Wilde” che ho visto al cinema all’aperto della mia città una domenica di questo mese. Ho comprato il libro dal Kindle store già prima di andare al cinema, poco dopo essermi organizzata per andarlo a vedere. Poi, vedendo il film, mi è venuta la curiosità di leggere la storia che ha ispirato il titolo.
Un Classico al Mese: Agosto

Kindred Spirits, di Rainbow Rowell. Questa storia è davvero carina e si legge tutto d’un fiato. L’idea poi è veramente originale, non credo di aver mai sentito di un libro sulla fila fatta prima dell’uscita di un film, anche se è Star Wars.       I personaggi mi sono piaciuti tutti, infatti, nonostante le poche pagine di cui è composto questo libro, la Rowell è riuscita a creare personaggi non stereotipati e simpatici.
Alfabeto Challenge: Lettera K


Non ditelo allo scrittore, di Alice Basso.
In questo capitolo della serie, Vani, la protagonista, mi è piaciuta molto di più rispetto al libro precedente: ho ritrovato la Vani che ho adorato leggendo il primo libro. Questa volta il caso di turno della polizia è meno centrale, ma nonostante ciò si riesce a capire cosa sta succedendo ed è molto interessante. Questo libro mi è piaciuto molto per tutte le interazioni tra Vani e Berganza… che carini! Ripeto quello che ho detto per il primo libro: Vani sarà anche un genio a capire gli altri, ma quando si parla di se stessa non ce la fa proprio a capire cosa sta succedendo.  

Ink and Bone, di Rachel Caine.
Come è successo con Illumine, anche qui non condivido l’entusiasmo delle mie colleghe per questo libro: non è brutto, ma non mi è piaciuto così tanto. Non riesco a individuare un vero grande motivo per cui non si merita un 5 pieno, ma mentre leggevo avevo la sensazione che non ci fosse nulla di nuovo: personaggi già visti, nessun colpo di scena durante la storia. L’unico elemento originale è l’ambientazione, che però poteva essere sfruttata di più.
Nonostante tutto non è un brutto libro e ci ho pensato un po’ e dico che il bollino se lo merita, anche solo per dare fiducia alla serie che ha del potenziale; e, dopotutto, deve esserci un motivo per cui le mie due colleghe adorano la serie.

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