10 settembre 2018

Harry Potter Characters Book Tag Parte Prima

Harry Potter Characters Book Tag, Parte Prima


Quando abbiamo iniziato a pensare questo blog ci siamo molto appassionate all’idea di scrivere dei Book Tag originali. Durante una serata noiosa, la Librovora Miki si è messa a cercare un collegamento per una domanda usando come tema i personaggi di Harry Potter. Le è un po’ presa la mano… ecco perché questo Book Tag è solo la prima parte: altrimenti avremmo avuto affrontare un mostro di Book Tag con oltre sessanta domande. Quindi per i prossimi mesi ogni tanto vedrete comparire un pezzo di questo Book Tag. Buon divertimento!


1. Harry Potter: un libro il cui protagonista ha delle cicatrici, reali o metaforiche.
Gi: A Madness So Discreet, di Mindy McGinnis. Questo libro è ambientato in un manicomio: la protagonista è stata portata lì per nascondere la sua gravidanza al mondo esterno, e all’inizio della storia è così provata da quello che le è successo da non parlare mai. Nel corso del libro, poi, si procurerà anche una cicatrice che le deturperà il volto, ma questa cicatrice segnerà anche l’inizio della sua nuova vita.


Ma: Legend, di Marie Lu. Nella trilogia uno dei protagonisti ha diverse cicatrici ed ha pochi ricordi sul come se le sia procurate: è stato un evento piuttosto traumatico per lui, perché è stato sottoposto ad esperimenti.

Mi: The Summer Children, di Dot Hutchison. La protagonista del libro porta addosso i segni di un evento terribile che ha segnato la sua infanzia. Le sue cicatrici sono allo stesso tempo incise sulla sua pelle e nella sua mente.


2. Ron Weasley: un libro con un’amicizia incrollabile.
Gi: Simon vs. the Homo Sapiens agenda, di Becky Albertalli. L’amicizia tra i protagonisti è un po’ il fulcro del libro… bè, no: il fulcro del libro è scoprire chi è Blue. Comunque durante tutto il romanzo l’amicizia tra Simon, Leah, Nick non smette di essere importante e presente, sempre condita con i normali drammi adolescenziali.

Ma: The Infernal Devices, di Cassandra Clare. Penso che nella serie di Shadowhunters ci siano dei rapporti di amicizia fantastici tra alcuni personaggi, specialmente se sono parabatai, e tra tutte le coppie di questa serie Will e Jem sono quelli che rappresentano il concetto di amicizia incrollabile.

Mi: Il Cardellino, di Donna Tartt. Boris, amico di gioventù del protagonista, anche dopo anni di separazione gli rimane leale e lo considera un fratello. Certo, il suo modo di manifestare questo legame è quanto di più folle e pericoloso si possa immaginare. Ma ciò non fa che renderlo più interessante.


3. Hermione Granger: un libro che parla di libri.
Gi: The Well of Lost Plots, di Jasper Fforde. In questo libro non solo si parla di libri, ma anche del mondo dei libri: la protagonista di questo romanzo si rifugia in un libro mai pubblicato per scappare da una multinazionale che la sta cercando. Durante il suo soggiorno in questo mondo, la vediamo passare da un libro ad un altro per mettere in riga i personaggi che non si comportano come sono stati scritti.

Ma: La storia infinita, di Michael Ende. Visto che l’ho letto da poco non potevo non nominarlo. Il protagonista del libro si ritrova ad essere parte del libro che sta leggendo che, guarda caso, è proprio La Storia Infinita, la storia che legge anche il lettore. Quindi il libro parla essenzialmente di se stesso.

Mi: Ink, Iron and Glass, di Gwendolyn Clare. Questo fantasy si basa proprio sul fatto che, creando libri che raccontano in dettaglio luoghi o mondi segreti, grazie ad una originalissima magia, questi diventano reali. Mi ha affascinato tantissimo questa possibilità di “scrivere” dei mondi e realizzarli, quindi mi è venuto immediatamente in mente questo libro in risposta alla domanda!


4. Neville Longbottom: un libro iniziato male che migliora andando avanti.
Gi: La variante di Lüneburg, di Paolo Maurensig. La prima parte del libro è un po’ noiosa, ma vale la pena aspettare perché, appena il racconto passa in prima persona, diventa molto bello e si legge tutto d’un fiato.


Ma: Harry Potter e l’Ordine della Fenice, di J.K. Rowling. Ok, premessa: il libro in questione è bellissimo, tutta la saga è bellissima, leggetela! Non solo, ma questo libro in particolare è diventato il mio preferito di tutta la serie. Naturalmente la prima volta che l’ho letto non la pensai così. Trovai la prima parte del libro talmente noiosa che interruppi la lettura e mi dedicai ad altro per diversi giorni. Non so dare una spiegazione, forse il cambio di scenario, troppi personaggi nuovi, una diversa atmosfera del libro che mi era sembrato più triste dei precedenti. Ma una volta che sono entrata veramente nel vivo della storia non ho potuto fare altro che adorarlo, Umbridge compresa! (Ok, no, tutt’ora penso che Voldemort in confronto alla Umbridge sia un santo.)

Mi: Of Fire and Stars, di Audrey Coulthrust. Devo dire che all’inizio di questo libro non avevo molte speranze che mi piacesse… invece mi sono dovuta ricredere. Probabilmente è il fatto che affianca ad un fantasy piuttosto classico un giallo ed un mistero, ma man mano che lo leggevo ero sempre più presa.


5. Luna Lovegood: un libro pieno di strane creature originali.
Gi: Unnatural Creatures, di Neil Gaiman e AA. VV. Questo libro è una raccolta di storie di scrittori famosi in cui sono presenti creature strane e particolari; per farvi capire  quanto sono strane vi dico che la più “normale” è un licantropo.

Ma: Hollow City, di Ransom Riggs. Non mi ero ancora abituata ai poteri dei bambini speciali, che subito arrivano gli animali parlanti e super autonomi. Immaginate voi che shock che ho avuto.

Mi: Spliced, Jon McGoran. In questo caso le creature non hanno a che vedere con i classici mostri del fantasy, né con i classici alieni della fantascienza: si tratta di chimere, persone che volontariamente ibridano il proprio DNA con quello di animali. I personaggi che ne vengono fuori sono raccontati nel dettaglio, ed è proprio questo che mi ha affascinato del libro.


6. Ginny Weasley: un libro con una protagonista femminile tosta.
Gi: L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome, di Alice Basso. La protagonista di questo libro non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, ed è questo che mi piace di lei. Oltre a questo ha l’abilità di capire al volo le persone e usa questa sua capacità per aiutare la polizia a risolvere i casi.

Ma: The Plastic Magician, di Charlie N. Holmberg. Naturalmente parlo di Alvie, che è determinata a diventare la più brava nella sua disciplina, e non si lascia spaventare da una nuova città, un rivale molto agguerrito e tante altre difficoltà.


Mi: Stalking Jack the Ripper, di Kerry Maniscalco. Credo che non ci sia mai stato un Book Tag su questo blog dove non ci sia almeno una di noi che risponde ad una domanda simile con Audrey Rose. Questa volta la fortunata sono io. Non sono una grande amante delle protagoniste femminili in generale, ma per lei faccio un’eccezione: semplicemente è fantastica.


7. Draco Malfoy: un libro con protagonista un anti-eroe.
Gi: La notte dei desideri, di Michael Ende. Il protagonista di questo libro, o almeno della parte iniziale di esso, è un mago che ha ancora poche ore per completare la sua quota di azioni malvagie prima che finisca l’anno. Tra le altre cose, lo scopo che si è prefissato è quello di rendere la Terra uno smisurato deserto, ma ci penseranno un gatto e un corvo a rovinargli i piani.


Ma: Renegades, di Marissa Meyer. La metà dei personaggi di questo libro sono degli anti-eroi, perché sono antagonisti sconfitti dai supereroi e, avendo perso tutto, cercano di sopravvivere come possono in una città che è molto confusa tra chi sia cattivo e chi buono.

Mi: Vicious, di V.E. Schwab. La caratteristica di questo libro è proprio come sia il protagonista che l’antagonista siano totalmente anti eroi da manuale. E’ questo che rende sia Victor che Eli terribilmente affascinanti!


8. Parvati e Padma Patil: un libro con dei gemelli.
Gi: La casa dei quattro venti, di  Elif Shafak. Tutto il romanzo ruota attorno a due gemelle, Pembe e Jamila. Pembe rimane per tutta la vita legata al villaggio curdo in cui è nata, mentre Jamila segue il marito in molte città fino ad arrivare a Londra.

Ma: The Heir, di Kiera Cass. Dei due gemelli di questa storia, mi è piaciuto di più quello meno protagonista, rispetto alla protagonista che ho trovato un po’ spocchiosa in certi punti. Per il resto il loro rapporto sembra molto solido, anche se verrà messo a dura prova verso la fine della serie, quando uno dei due (indovinate quale?) seguirà il proprio cuore, lasciando l’altra a governare il paese e a placare una possibile ribellione.

Mi: Paper and Fire, di Rachel Caine. In realtà potevo mettere qualsiasi libro di questa serie, perché il protagonista ha un gemello con il quale ha un rapporto così idilliaco da chiamarlo affettuosamente “Scraps”, cioè “Avanzi”. Probabilmente il loro rapporto conflittuale si sviluppa nei libri successivi a questo, che è il secondo della serie, ma è in questo che ho cominciato ad apprezzare il personaggio.


9. Lavanda Brown: un libro con una storia d’amore finita.
Gi: In verità è meglio mentire, di Kerstin Gier. La storia parla di come la protagonista affronti tutti i passi per superare la fine della storia d’amore con l’uomo che amava, ma che è morto poco dopo il loro matrimonio.

Ma: Illuminae, di Amie Kaufmann e Jay Kristoff. Nessuno spoiler, anche nella trama c’è scritto che Kady e Ezra, i due protagonisti del libro, si sono lasciati. Poi scoppia una guerra intergalattica e si ritrovano su navicelle spaziali diverse e non vi dico nient’altro perché bisogna leggerlo per capire bene la storia e apprezzarla appieno… AIDAN compreso.

Mi: L’esilio della Regina, di Manda Scott. Nei primi due libri di questa serie si sviluppa una storia d’amore tra due personaggi, ma all’inizio di questo scopriamo che è finita. Questa relazione è importante per la trama e per i personaggi: per questo me la ricordo. Ormai sapete come sono, la maggior parte delle storie romantiche non mi colpiscono, e se non fosse stato per loro avrei faticato a rispondere a questa domanda.


10. Dean Thomas: un libro illustrato.
Gi: Mary Poppins, di P.L. Travers. Ogni volta che vedevo un'illustrazione in questo libro pensavo “ho finalmente trovato un libro con delle illustrazioni”: ho sempre avuto problemi a trovare un libro illustrato con cui rispondere a questo tipo di domanda.


Ma: Sette minuti dopo la mezzanotte, di Patrick Ness. In questo libro troviamo delle bellissime illustrazioni del mostro che appare in sogno al protagonista, che suppongo servano a mettere soggezione al lettore, in quanto il gigante in questione è enorme e minaccioso. Per quanto mi riguarda invece mi ha fatto tanta tenerezza senza intimidirmi per nulla. Comunque le illustrazioni sono favolose e perfettamente in tema con la storia.


Mi: Olga di Carta, di Elisabetta Gnone. Le illustrazioni di questo libro sono veramente particolari e bellissime, perfette per la storia. Vedere per credere.


11. Seamus Finnegan: un libro ambientato in Irlanda.
Gi: Dubliners, di James Joyce. Mi sembra un po’ di barare con questo libro, ma direi che non c’è risposta migliore per questa domanda… almeno tra i libri che ho letto.


Ma: Now a Major Motion Picture, di Cory McCarthy. Ma guarda un po’, ho giusto giusto finito questo libro il mese scorso, in tempo per questo book tag. Ok, l’ho letto apposta, contenti? Ma non me ne sono affatto pentita perché la storia è molto bella e profonda, e, visto che parliamo di Irlanda, le descrizioni dei paesaggi danno l’impressione di essere lì insieme ai personaggi.

Mi: La Bambina dimenticata dal tempo, di Siobhan Dowd. Ho letto questo libro alla fine dell’anno scorso, e meno male: sono passati molti anni dal periodo in cui leggevo storie ambientate in Irlanda, e non ricordo più bene neanche molti dei titoli dei libri che avevo letto. Questo libro comunque mi è piaciuto molto, soprattutto per l’ambientazione: racconta del periodo degli scontri tra Irlanda del Nord e del Sud, un momento storico molto affascinante.


12. Crabbe e Goyle: un libro che parla di bullismo.
Gi: Wonder, di R. J. Palacio. August, il protagonista, è vittima di bullismo, ma non solo lui: il libro mette in risalto come anche nelle classi delle scuole medie i ragazzi sappiano essere crudeli, e a volte anche violenti, gli uni con gli altri.

Ma: Tredici, di Jay Asher. In questo libro il bullismo scolastico arriva alle estreme conseguenze: una delle vittime decide di togliersi la vita. Anche se la storia è solo quella di Hannah, è facile intuire come situazioni di bullismo siano capitate nello stesso contesto anche ad altri studenti.

Mi: Tattoo Atlas, di Tim Floreen. Pur avendo una premessa quasi fantascientifica, questo libro è molto incentrato sull’ipocrisia che circonda i grandi problemi scolastici: bullismo e violenza sono solo due dei temi raccontati perfettamente in questo libro.


13. Fred e George Weasley: un libro con uno o più scherzi.
Gi: Hunting Prince Dracula, di Kerri Maniscalco. Ho messo qui questo libro riferendomi ad uno scherzo in particolare; e chiunque abbia letto il libro sa benissimo di cosa parlo.

Ma: Wonder, di R.J. Palacio. I personaggi di questo romanzo si fanno spesso scherzi tra di loro, alcuni divertenti, altri un po’ più pesanti, mirati a prendere in giro Auggie e la sua malattia. (Vedi sopra alla voce: bullismo)

Mi: The Dreadful Tale of Prosper Redding, di Alexandra Bracken. Più che nella trama, gli scherzi sono nell’ambientazione di questo libro: infatti gran parte della storia è ambientata dentro una casa stregata. Non una vera casa stregata: un’attrazione per Halloween, con tutte le decorazioni del caso. Ho adorato questa parte dell’ambientazione e mi è rimasta impressa.


14. Oliver Wood: un libro che parla di uno sport.
Gi: Open, di Andre Agassi e J.R. Moehringer. Non ho letto questa autobiografia di un tennista, ma ne ho sentito così tanto parlare in ufficio che è il primo che è venuto in mente con questa domanda. Nonostante molti dicano che è da leggere anche se non si è appassionati di tennis, io non ho intenzione di cimentarmi nella sua lettura.

Ma: La variante di Lüneburg, di Paolo Maurensig. Io invece ho letto questo libro, purtroppo. Lo sport che è rappresentato in questo libro sono gli scacchi, che sì, sono considerati uno sport dal Comitato Olimpico Internazionale. L’ho scoperto adesso anch’io. Comunque non posso dire molto su questo libro perché non l’ho apprezzato per niente, e quando parlava di giocare a scacchi ho capito poco e nulla visto che non so come si gioca.


Mi: My Sister Rosa, di Justine Larbalestier. Il protagonista di questa storia, che vive una situazione familiare molto particolare (la sua sorellina di dieci anni è una psicopatica da manuale) si sfoga con il suo sport preferito: la boxe. Io non sono una grande appassionata di sport e non ho letto molti libri a tema, ma mi ha incuriosito fin dall’inizio che l’autrice abbia scelto uno sport per lo meno inusuale da far praticare al protagonista; inoltre la boxe ha una grande rilevanza nella storia, e il modo in cui se ne parla mi ha affascinato.


15. Percy Weasley: un libro ambientato in una scuola.
Gi: Una Grande e terribile Bellezza, di Libba Bray. Qui baro e copio e incollo il testo della mia top ten uscita sabato scorso. Questo libro è ambientato praticamente integralmente in una finishing school inglese (termine che non ha una precisa traduzione in italiano: è un collegio femminile in cui si insegnano tutte le abilità che nel periodo vittoriano dovevano essere tipiche di una brava ragazza dell’alta società). Mi ispirano questi posti, però penso che alla fine anch’io mi annoierei al punto di scappare in un mondo magico alternativo, come fanno le protagoniste della storia.



Ma: Every Heart a Doorway, di Seanan McGuire. La scuola in questione potremmo definirla un luogo di attesa, in cui le persone stanno prima di ritornare nel proprio mondo, e intanto si vantano con gli altri su quanto era bello stare là invece che quà.


Mi: Willful Machine, di Tim Floreen. Anche qui, come in Tattoo Atlas dello stesso autore, di cui ho parlato prima, l’ambientazione è vagamente fantascientifica, ma la storia si svolge completamente in un prestigioso ed esclusivo collegio, in cui cominciano ad accadere cose strane dopo l’arrivo di un nuovo studente.


16. Cho Chang: un libro con una protagonista bellissima.
Gi: Twilight, di Stephenie Meyer. Non mi ricordo se la protagonista viene descritta come bellissima, ma non c’è dubbio che appena arrivata nella nuova scuola non ci vuole molto prima che molti suoi compagni di classe la notino. Ogni volta che penso alla protagonista (che guarda caso tutti chiamano Bella) mi viene in mente l’attrice Kristen Stewart che, nonostante tutto quello che si dice di lei, non può non essere definita bella.


Ma: Winter, di Marissa Meyer. Nei precedenti tre libri della serie si parla spesso di quanto sia bella la protagonista dell’ultimo libro, appunto, Winter, la principessa del regno della Luna (sì, fa molto Sailor Moon). In effetti tutti la prima volta che la incontrano rimangono ammaliati dalla sua bellezza. Ma lei non si lascia definire da essa, ed è uno dei personaggi più gentili e dolci di tutta la saga.

Mi: Only Ever Yours, Louise O’Neill. La protagonista di questo libro distopico, come tutte le altre poverette che condividono questa agghiacciante ambientazione con lei, deve essere bellissima e perfetta, a tutti i costi, pena un destino orribile. Questo libro mi ha turbato molto, lo devo ammettere.


17. Cedric Diggory: un libro che doveva durare di più.
Gi: Seraphina, di Rachel Hartman. Ho adorato questo libro e odiato il seguito, quindi avrei preferito che l’autrice avesse aggiunto un po’ di capitoli a Seraphina e chiuso definitivamente la storia, senza il bisogno di scrivere Shadow Scale.

Ma: Player One, di Ernest Cline. Quando l’ho iniziato pensavo di finirlo dopo qualche mese, perché è un po’ lungo. Invece l’ho letteralmente divorato e, nonostante la lunghezza, continuo a volerne sapere di più della storia e dei personaggi.

Mi: The Errant Prince, di Sasha L. Miller. Si tratta di un libro molto corto, ma i personaggi mi sono piaciuti così tanto da farmi desiderare di leggere altre avventure con loro come protagonisti.


Nessun commento:

Posta un commento