4 giugno 2018

Top Ten dei libri LGBTQIA+

Top Ten dei libri LGBTQIA+
A cura della Librovora Marty

In tema con il nostro progetto di questo mese, in questa top ten parlerò di libri che trattano di temi legati alla comunità LGBTQIA+, ovvero libri con personaggi Gay, Lesbiche, Bisessuali, Transessuali, Genderqueer… Alcuni di questi libri sono molto famosi e conosciuti nel loro genere, altri sono meno rinomati, ma non per questo meno belli. Alcuni hanno a tema proprio l’essere queer, e la scoperta della propria identità sessuale; altri toccano solo in superficie questo aspetto, ma non sono meno importanti.


-Simon vs. the Homosapiens Agenda, di Becky Albertalli.
“Why is straight the default? Everyone should have to declare one way or another, and it shouldn't be this big awkward thing whether you're straight, gay, bi, or whatever. I'm just saying.”
Se dovessi scegliere libri YA contemporanei che mi sono veramente piaciuti, il numero sarebbe molto ridotto, e questo libro sarebbe sicuramente uno di quelli. La storia racconta delle insicurezze di Simon sul fare coming out, sul come potrebbero reagire gli amici, i genitori che ne farebbero un affare di stato, la scuola, dove non tutti potrebbero accettarlo, e perfino la piccola città in cui vive, non esattamente abituata al questo genere di diversità. Ma è anche una storia d’amore in cui abbiamo due persona che si scambiano delle mail in forma anonima e tramite esse si innamorano. Il libro è divertente, spiritoso, leggero come una nuvola; insomma, non puoi non innamorartene. Così come non puoi non innamorarti dei personaggi, perché anche quelli che all’inizio possono sembrare stereotipati riserveranno delle grandi sorprese. Ormai sto letteralmente vendendo questo libro a tutti quelli che conosco; la casa editrice dovrebbe ringraziarmi. Quindi cosa fate ancora qui, andate a leggerlo. Ah… presto arriverà la recensione, quindi se volete sapere di più, continuate a seguirci.
-Boy meets Boy, di David Levithan.
“I could point out that it isn't always easy knowing who you are and what you want, because then you have no excuse for not trying to get it.”
Non mi aspettavo che questo libro mi sarebbe piaciuto così tanto. Anche questo è un libro molto conosciuto nel suo genere, visto che non è recentissimo e l’autore è diventato famoso proprio dopo questa pubblicazione. Qui troviamo una storia d’amore nel senso più classico: c’è l’incontro, la cotta iniziale, il conoscersi meglio con scene di imbarazzo e di silenzi, di gioco di sguardi e di balbettii, di rossori sulle guance e di momenti felici trascorsi insieme. E poi gli amici che si impicciano e molte volte fanno casini nei momenti sbagliati, i genitori che cercano di controllare i figli e di farli essere quello che vogliono loro. Insomma, una storia normale di adolescenti. Se poi la storia d’amore è tra due ragazzi… non formalizziamoci su questi inutili dettagli. La città è stata definita una sorta di utopia realistica, in quanto non c’è nessun tipo di pregiudizio nei confronti delle persone, quindi ognuno è libero di essere se stesso. Un esempio è il quarterback della scuola che frequantano la maggior parte dei personaggi, Infinite Darlene, al secolo Daryl, una drag queen che ha fatto innamorare metà squadra di football. Se volete saperne di più lascio qui il link della recensione.

“We all fight our own private wars.”
Mi piace citare questo libro perché, a differenza di altri, che sono molto incentrati sulle storie d’amore, qui abbiamo il rapporto di amicizia tra i due protagonisti che è il punto focale della storia. I due ragazzi creano un legame basato sul fatto che tutti e due non hanno molti amici, sulle loro condivise origini messicane, e sul fatto che sono molto diversi l’uno dall’altro, ma si trovano bene l’uno con l’altro istantaneamente. Inoltre l’autore si sofferma spesso sulle emozioni dei protagonisti, su quanto sia difficile crescere, accettarsi, trovare il nostro posto nel mondo, amare… insomma, quanto sia difficile essere adolescenti. Noi lettori intuiamo che ci potrebbe essere qualcosa di più profondo della semplice amicizia tra i due ragazzi, mentre a loro devono farlo notare altre persone che forse si sono innamorati. Che insensati. Che dolci. E per nostra gioia li rivedremo, perché l’autore ha in programma di scrivere un secondo libro in cui la trama proseguirà e vedremo come si evolverà la loro storia.

-Leah on the Offbeat, di Becky Albertalli
“I can't help it. I'm a Slytherin."
“And I'm the worst kind of Slytherin. I'm the kind who's so stupidly in love with a Gryffindor, she can't even function. I'm the Draco from some shitty Drarry fic that the author abandoned after four chapters.”
Tralasciando il fatto che una delle due protagoniste non mi fa impazzire, ho invece adorato l’altra. Questo libro è un sequel/spin-off di Simon vs. the Homosapiens Agenda, in cui seguiamo Leah, la migliore amica di Simon, nel viaggio verso l’accettazione dei suoi sentimenti. La ragazza non ha molti dubbi sulla sua sessualità, infatti è già molto tempo che sa di essere bisessuale, ma si trova a fare i conti con sentimenti per una sua amica che potrebbero mettere a rischio altre sue amicizie. Se poi mettiamo in mezzo anche la fine della scuola superiore, il fatidico: “Cosa fare adesso?” e la relativa scelta del college e l’inevitabile lontananza dalle amicizie create fino ad ora che potrebbe arrivare dopo di essa, diciamo che la ragazza è molto confusa e ne ha tutte le ragioni. Piano piano (molto piano), Leah troverà le risposte a questi dubbi e anche se le sembrerà di essere un po’ “on the offbeat”, ovvero un po’ in ritardo rispetto agli altri, capirà che ognuno ha bisogno dei suoi tempi e ognuno deve fare le cose quando si sente di farle, e non seguendo gli altri.

-Ash, di Malinda Lo
“To charge someone with love is a great responsibility; there will be an equal yet unexpected reaction.”
Ho letto questo libro per la Reading Challenge, categoria “retelling con un personaggio appartenente alla comunità LGBTQIA+”, visto che è a tutti gli effetti un retelling di Cenerentola. La protagonista, Ash, ha un forte legame con il popolo fatato e pensa di avere dei sentimenti per uno di loro che l’ha spesso aiutata a scappare dalla sua vita monotona. Ma quando conosce Kaisa, la Cacciatrice Reale, tra le due nascono immediatamente un’empatia ed un rispetto reciproco che piano piano sfoceranno in qualcosa di più profondo. Non abbiamo quindi la classica Cenerentola che aspetta l’aiuto della Fata Madrina per conquistare il principe, ma una Cenerentola che dall’incontro con la persona amata trae la forza per ribellarsi alle oppressioni della matrigna e delle sorellastre, che pur di rivedere anche per una sola volta la ragazza di cui si è innamorata stringerà un patto con le creature fatate, sapendo di doverne pagare le conseguenze, più gravi della perdita di una scarpetta.  

-Caroline’s Heart, di Austin Chant.
“May you grow up kinder than your fathers and less superstitious than your mothers”
Ho letto pochissimi libri con personaggi transessuali, ma se dovessi sceglierne di preferiti, questo autore è bravissimo a caratterizzarli. Sicuramente trae ispirazione dalle sue esperienze personali. Qui abbiamo due personaggi principali molto diversi tra loro: Roy, che pensa soprattutto a costruirsi un futuro, a costruirsi un Ranch tutto suo dove finalmente poter essere padrone di se stesso senza nascondersi. Cecily invece ripensa al passato, che condivideva con una persona che ormai non c’è più e che sta disperatamente cercando di riportare in vita. Al loro primo incontro sono istantaneamente attratti l’uno dall’altra: Roy è attratto dalla bellezza di Cecily, e Cecily è attratta dall’energia che Roy emana, così simile quella all’amata scomparsa. Da un incontro molto ravvicinato con la morte impareranno tutti e due ad amare di nuovo e a trovare il loro posto nel mondo. Il tutto in un’atmosfera da Far West assolutamente suggestiva.

-The Lotterys Plus One, di Emma Donoghue.
“Sometimes love is a pie. There just isn't enough to go around. Or OK, maybe there is enough love, but not enough time and attention, so you have to grab your piece, and then the pie smashes and you're fighting for crumbs...”
Pensate che la vostra sia la famiglia più strampalata del mondo? Dopo aver letto questo libro rivedrete le vostre opinioni, perchè questa è una delle famiglie più grandi e più non convenzionale che si possano trovare. Abbiamo due coppie di genitori multietniche, sette bambini tra quelli adottati e non, anch’essi di diverse etnie, e una varietà di animali da compagnia da fare invidia ad una fattoria. Ogni stile di vita alternativo a cui si può pensare è in questo libro, visto che la famiglia vive in un’enorme casa di campagna, cerca di inquinare il meno possibile, studia a casa e i bambini sono incoraggiati a fare ogni tipo di attività all’aperto possibile. A disturbare l’equilibrio arriva il padre di uno dei genitori, quindi il nonno dei bambini, un uomo molto rigido e legato alle tradizioni, che non approva assolutamente la famiglia che il figlio si è costruito, ma che è costretto dalla malattia ad avere assistenza da loro. Penso che questo sia un ottimo libro per comprendere ogni tipo di diversità, e soprattutto, visto che il punto di vista è di una bambina di nove anni, penso sia anche molto adatto ai bambini, appena si decideranno a tradurlo, ovviamente.

“When I first learned the truth, I thought Sebastian's life would be ruined. But seeing you, I realized everything would be fine. Because someone still loved him.”
Dopo aver letto la trama mi sono approcciata a questo libro pensando di trovare un personaggio transessuale. Invece no, perché abbiamo un protagonista che si trova semplicemente più a suo agio in abiti femminile che in quelli maschili. In questa graphic novel troviamo un importante messaggio di affermazione della propria identità e della voglia di vivere appieno la propria vita, senza nascondersi agli altri. A differenza degli altri libri citati qui non si parla di identità sessuale dei protagonisti. In particolare, Sebastian è semplicemente un ragazzo a cui piace a volte vestirsi da donna, non abbiamo indicazioni che sia gay o transessuale, abbiamo solo un personaggio che sa quello che vuole e non gli dà un nome, e impariamo che le etichette che ci diamo possono essere utili per capire chi siamo, ma non sempre dobbiamo per forza usarle, e possiamo anche essere semplicemente noi, in qualunque forma vogliamo.

“We are not broken things, neither of us. We are cracked pottery mended with laquer and flakes of gold, whole as we are, complete unto each other. Complete and worthy and so very loved.”
Ho letteralmente dato di matto leggendo questo libro. Primo il contesto storico, che è sempre un bonus. Secondo, i personaggi sono F-A-V-O-L-O-S-I. Continuo a pensare che se i due personaggi principali si fossero parlati già dai primi capitoli, tutto si sarebbe risolto molto più velocemente, risparmiandoci diverse scene tristi, o equivoci che si vanno a creare perché MONTY E PERCY SIETE DUE CRETINI, SEDETEVI E PARLATE DEI VOSTRI SENTIM… ehm scusate mi sono lasciata prendere la mano. Comunque sì, tutta l’avventura è incentrata sul fatto che Monty, uno dei due ragazzi, è innamorato del suo migliore amico, Percy, con cui sta per intraprendere un’avventura attraverso mezza Europa. Come contorno abbiamo poi un padre, quello di Monty, che è imbarazzato dal comportamento del figlio e non ci va proprio leggero con lui; e una famiglia, quella di Percy, che non ha molta considerazione del ragazzo per via del colore della sua pelle. Questi due adorabili cret… ehm adorabili, ragazzi faranno delle scoperte l’uno sull’altro durante il loro viaggio, che li porteranno ad avvicinarsi ancora di più. Per sapere come va a finire tra di loro non potete fare altro che leggere il libro, anche in preparazione al sequel che uscirà alla fine dell’anno, incentrato sulla sorella di Monty, Felicity, che non è esattamente un modello di signorina dell’epoca vittoriana, per fortuna, ma che ci riserverà grandi sorprese.

-La Canzone di Achille, di Madeline Miller
“In the darkness, two shadows, reaching through the hopeless, heavy dusk. Their hands meet, and light spills in a flood like a hundred golden urns pouring out of the sun.”
Fatemi dimenticare il finale di questo libro, vi prego.
Ovviamente questo libro è un retelling, della storia di Achille e anche in parte della storia dell’Iliade. Ma se vi aspettate guerre sanguinolente, intrecci amorosi, duelli all’ultimo sangue e complotti politici vari, non è la storia che fa per voi. Perché la vera protagonista del romanzo è la storia d’amore tra Achille e Patroclo, amore che parte dall’infanzia, si sviluppa nel periodo dell’adolescenza e poi si solidifica mano a mano che i due si affacciano all’età adulta. Peccato che il mondo ha altri progetti per loro; se vagamente ricordate la mitologia greca, saprete anche come si conclude la loro storia e capirete perché, anche se il libro è bellissimo, stupendo, uno dei miei preferiti in assoluto, meno ne sento parlare meglio è. Comunque mi sono sempre chiesta perché noi ci dobbiamo fare dei problemi se due ragazzi o due ragazze stanno insieme, quando i nostri antenati non se ne facevano. I Greci e i Romani erano molto più avanti di noi, ragazzi.

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