7 giugno 2018

Rainbow Flag Book Tag

Rainbow Flag Book Tag


Il movimento LGBTQUIA+ è rappresentato da una bellissima bandiera arcobaleno. Quindi non ci siamo sorprese di trovare un book tag su questo tema, e abbiamo deciso di farlo proprio in questo mese. In più le domande ci hanno permesso di entrare bene nell’ottica del tema del mese… speriamo che ispirino anche voi!


Rosso: Il tuo libro preferito LGBTQIA+ in cui c’è una storia d’amore.
GI: Carry On, di Rainbow Rowell. Il libro è pensato come una fanfiction su due personaggi che la scrittrice shippa, ma che nella storia originale non stanno assolutamente insieme. Non ci avete capito niente? Bene, leggetevi Fangirl, della stessa autrice e sarà tutto chiaro. E poi ovviamente leggete Carry On, perché ne vale assolutamente la pena.


MA: Simon vs. the Homosapiens Agenda, di Becky Albertalli. Storia d’amore molto poco convenzionale, visto che nasce tramite scambio di e-mail tra due ragazzi, ma è una delle storie più belle che io abbia mai letto, LGBTQIA+ e non.


MI: La Canzone di Achille, di Madeline Miller. Ormai lo sapete che le storie d’amore non sono la mia passione. Ma nel caso di questo libro la storia ha una qualità tale che ha fatto innamorare anche me.


Arancio: Un libro LGBTQIA+ che è pieno di creatività
GI: Every Heart a Doorway, di Seanan McGuire. Nelle poche pagine di questo libro ci vengono presentate moltissime storie, alcune solo accennate. Ogni personaggio di cui si parla ha visitato un mondo alternativo quindi, l’autrice ha usato molta creatività per pensarli tutti.


MA: The Prince and the Dressmaker, di Jen Wang. Qui la creatività sta sia nel fatto che questo libro è una graphic novel e i disegni sono stupendi; ma anche nel fatto che la protagonista principale è una stilista e gli abiti che crea sono assolutamente favolosi e pieni di colore.


MI: The Gentleman’s Guide to Vice and Virtue, di Mckenzie Lee. Non solo questo libro mi ha portato in giro per l’Europa nel diciottesimo secolo come se fossi lì, ha anche messo in campo tantissimi elementi diversi che non mi aspettavo di trovare, mescolandoli in maniera perfetta. Ci sono tantissime storie dentro questa storia e le amo tutte.


Giallo: Un personaggio LGBTQIA+ che è felice e positivo
GI: Simon Spier, da Simon vs. the Homosapiens Agenda, di Becky Albertalli. Ho messo qui questo libro perché una delle cose che ho apprezzato di più è come Simon, nonostante sia un adolescente che ha paura di fare coming out, viva l’esperienza scolastica in modo positivo.


MA: Magnus Bane, da The Bane Chronicles, di Cassandra Clare, Sarah Rees Brennan e Maureen Johnson. Quello che più apprezzo di questo personaggio è il fatto che anche nelle situazioni più tragiche cerca sempre di risollevare il morale a chi gli sta intorno, con battutine e racconti di cose che gli sono capitate nel molti secoli in cui è vissuto. E quando hai a che fare con degli Shadowhunters, un po’ di leggerezza ogni tanto ci vuole.
MI: Bells, di Not Your Villains, di C.B. Lee. E’ il personaggio che ho preferito in questi due libri, proprio perché, nonostante affronti molte difficoltà e non abbia una vita particolarmente semplice, è sempre positivo e divertente.



Verde: Un personaggio LGBTQIA+ in cui ti rivedi.
GI: Felicity, da The Gentleman’s Guide to Vice and Virtue, di Mckenzie Lee. Ci viene presentata come una ragazza a cui non importa delle regole sociali e che preferisce leggere invece che parlare con la famiglia di cose banali. In questo sì, mi ci rivedo in pieno.


MA: Leah Burke, da Leah on the Offbeat, di Becky Albertalli. Non ho un motivo preciso per cui mi rivedo in lei, ma ricordo che quando leggevo il libro ho detto parecchie volte: “Anche io avrei reagito così”, oppure: “In questa situazione anche io avrei pensato così”, e quindi ho scelto lei.


MI: Ho molte difficoltà nel rispondere a questa domanda… non sono una di quelle persone che si identificano nei personaggi. Non saprei chi scegliere da questo punto di vista. Sulla carta dovrei identificarmi probabilmente con Billie, da Dress Code for Small Town, di Courtney C. Stevens, che ha tanti punti in comune con me; ma uno dei motivi per cui quel libro mi ha deluso è il fatto che la maggior parte dei suoi ragionamenti mi sono sembrati impossibili da capire e condividere.


Blu: Un libro LGBTQIA+ che affronta temi difficili.
GI: The Danish Girl, di David Ebershoff. La storia ruota attorno alla trasformazione di Einar in Lili: durante tutto il romanzo lo vediamo prendere consapevolezza dell’esistenza di Lili e di come la sua esperienza non sia accettata dalla maggior parte della società. La cosa che però mi piace di questo libro è come la moglie sia capace di accettarlo e di stare sempre dalla sua parte.


MA: Autoboyography, di Christina Lauren. Diciamo che identità sessuale e religione non sono mai andati d’accordo e mai ci andranno, purtroppo. In questo libro abbiamo una città in cui vive una comunità di mormoni, e quindi per i personaggi principali non è sempre facile vivere la loro storia d’amore.
MI: Tattoo Atlas, di Tim Floreen. Il libro affronta il conflitto tra la libertà personale e la sicurezza della società, che è molto attuale. Più mi torna in mente, più mi rendo conto che questo libro ha tantissimo da dire oltre quello che sembra ovvio…

Viola: Un libro in cui c’è un personaggio LGBTQIA+ che non è il protagonista.
GI: Hunting Prince Dracula, di Kerry Maniscalco. Ho adorato da subito la coppia Daciana e Ileana, nonostante non si siano viste molto. Conoscete Doctor Who? Se sì, mi hanno ricordato Jenny e Vastra.


MA: Hugh Everhart e Simon Westwood, da Renegades, di Marissa Meyer. Quando ho visto la domanda ho subito pensato a loro, perché sono la coppia perfetta, con figli (che sono i protagonisti), amati e stimati da tutti perché hanno salvato la città.


MI: The Great Library Series, di Rachel Caine, i personaggi di Wolfe e Santi. Tornando alle storie d’amore che mi piacciono… diciamo che quelle che non prendono il centro della scena rientrano più spesso nella categoria. Questa coppia, poi, per quel poco che sta in scena ruba, la ribalta a tutto il resto.


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