19 febbraio 2018

Recensione di Scythe e Thunderhead, di Neal Shusterman

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Recensione di Scythe e Thunderhead, di Neal Shusterman
Titolo: Scythe/Thunderhead
Serie: Arc of a Scythe #1 e #2
Autore: Neal Shusterman
Editore: Simon Schuster Books for Young Readers
Lingua: Solo inglese
Genere: YA, Sci-fi, Distopia
Trigger: Alcune scene violente
Note: Inglese facile



Sinossi (Scythe):  Thou shalt kill.  
A world with no hunger, no disease, no war, no misery. Humanity has conquered all those things, and has even conquered death. Now scythes are the only ones who can end life—and they are commanded to do so, in order to keep the size of the population under control.  
Citra and Rowan are chosen to apprentice to a scythe—a role that neither wants. These teens must master the “art” of taking life, knowing that the consequence of failure could mean losing their own.
(Nota Librovora: Non includo la sinossi di Thunderhead perché contiene spoiler per Scythe)

Link Goodreads: Scythe e Thunderhead

Letto da: miki_tr
Recensito da: miki_tr
Commento:

Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro?
Una tipica scelta fatta perché la trama mi dava l’idea di essere qualcosa di molto interessante. Avevo qualche dubbio, ma ho iniziato Scythe sperando che per una volta questo distopico avesse veramente l’accento posto sulla questione etica e morale implicita nella trama.

2) Valeva la pena leggerlo?
Oh, sì. Oltre ad essere due libri estremamente incentrati su un problema etico (che è proprio la chiave della trama), questi libri hanno anche una bella dose di avventura e personaggi che, per il particolare “lavoro” che fanno e per il ruolo che hanno nella società, sono davvero interessanti e profondi.

3) Qual è il punto di forza di questo libro?
Probabilmente è la dose di politica che i libri contengono, perché è piuttosto facile entrare nella logica di questo mondo senza morte. Soprattutto Scythe accompagna molto bene nell’ambientazione, così che, man mano che si legge, le questioni etiche e politiche proposte sono chiare ed è facile seguire la storia, cosa non comune in questo genere di libri.

4) E invece, il punto debole di questo libro?
Forse i due protagonisti, Citra e Rowan, soprattutto nel primo libro sono un po’ insipidi, in particolare rispetto ai personaggi più adulti che sono decisamente più interessanti.

5) Qual è il tuo personaggio preferito?
Scythe Michael Faraday. Il nome non è un caso: tutti gli Scythe (le figure quasi sacre che in questo mondo dove è sparita la morte naturale sono incaricati di terminare alcune vite per limitare l’esplosione demografica) hanno nomi di personaggi storici famosi provenienti dall’Età Mortale. Scythe Faraday è il mentore di Rowan e Citra e mi piace molto sia la sua imparzialità che la sua etica.
In Thunderhead invece si affaccia un nuovo personaggio: il Thunderhead, la coscienza artificiale che, nella sua perfezione, controlla e accompagna l’umanità con grande affetto. Sebbene sia fondamentalmente un Cloud diventato coscienza, e non possa quindi uscire dalla sua programmazione e infrangere le regole, fa qualsiasi cosa per aiutare i protagonisti nella loro impresa.

6) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore? Continuerai con la serie?
Sicuramente continuerò la serie non appena uscirà il prossimo libro! Vorrei indagare perché so che Neal Shusterman ha diversi altri libri all’attivo, ma finora non avevo trovato molto interessante quello che ho visto. Dal momento però che questi mi sono piaciuti tanto, posso senza dubbio pensare di cercarne qualcun altro!

7) A chi lo consigli?
A chi è interessato alla trama: non capita spesso, ma credo che questi siano libri che rispettano molto quello che ci si attende leggendo la sinossi, e se l’argomento vi incuriosisce penso proprio che i libri non vi deluderanno.

8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?

Avventura e etica sono due degli elementi principali di questi libri; inoltre molti degli Scythe sono legati ad un codice etico personale che si potrebbe definire cavalleresco. Quindi mi sentirei di consigliare questi libri ai Grifondoro.

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