10 febbraio 2018

Recensione di Il Cerchio, di Dave Eggers

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Recensione di Il cerchio, di Dave Eggers
Titolo: Il cerchio
Autore: Dave Eggers
Editore: Oscar Mondadori
Lingua: Italiano
Genere: Sci-Fi, Distopico
Trigger: Scene di sesso abbastanza descrittive (almeno per la librovora Marty)
Note: Leggete a vostro rischio e pericolo. Questa recensione contiene spoiler!


Sinossi:
Mae Holland crede di aver fatto il colpo della vita quando viene assunta al Cerchio, la più influente azienda nella gestione di informazioni web (un incrocio tra Facebook e Google). Inizialmente Mae è eccitata dal nuovo lavoro: gli open space avveniristici, le palestre e le piscine distribuite ai piani, la zona riposo con i materassi per chi si trovasse a passare la notte al lavoro, le feste organizzate e le gare sportive, i club e perfino un acquario con rarissimi pesci tropicali... Mae continua a considerarsi fortunata anche quando la vita al di fuori del Cerchio non è più altro che un miraggio lontano, anche quando un ex collega cerca di farla riflettere su qualche operazione di cui le sfuggiva il senso, anche quando la sua stessa vita inizia a diventare sempre più pubblica, trasparente al mondo esterno. Presto quella che sembrava la storia delle idealiste ambizioni di una donna diventa una storia di suspense, un'indagine a tutto campo sulle questioni della memoria, della privacy, della democrazia e dei limiti (valicabili o meno) posti alla conoscenza umana.


Letto da: Marty
Recensito da: Marty
Commento:

Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro?
Era da parecchio tempo che non leggevo un libro distopico, e scorrendo la trama di questo ho notato che parlava di tecnologia e dell’impatto che essa potrebbe avere nel nostro futuro. Sapevo fin dall’inizio che non sarebbe stato un libro facile, e con una visione negativa dell’uso della tecnologia, ma speravo con tutte le mie forze in un finale felice, cosa che prontamente non è avvenuta.

2) Valeva la pena leggerlo?
Il libro mi ha dato sicuramente materiale su cui pensare a fondo. Non è stata la mia solita lettura, non c’è stato un personaggio di cui mi sono innamorata più degli altri o che ha spiccato più degli altri. La trama è molto lineare, gira tutta intorno a Mae e alla sua carriera all’interno del Cerchio.
Ma mi è piaciuto rendermi conto di come l’eccesso di tecnologia e social media potrebbe nel corso degli anni diventare un problema da non sottovalutare. Alcune idee che vengono proposte ed attuate dal Cerchio non sono brutte: idee che mirano ad eliminare troll, cyber-bulli e chiunque possa ingannarci. Altre idee sono però totalmente inconcepibili, come micro-telecamere per “guardare” quello che fanno le persone. Con questo libro ho potuto vedere fino a che punto può spingersi il genere umano per il controllo totale, il monopolio, delle cose. Speravo in un miglioramente nel finale, aspettavo con ansia il momento in tutte queste idee sarebbero state smascherate per quello che sono, ovvero delle bufale. Ma purtroppo quel momento non è arrivato, e non abbiamo un lieto fine, ma solo una promessa che le cose peggioreranno.
3) Qual è il punto di forza di questo libro?
Devo dire che l’ambientazione è molto statica, perché tutte le scene si svolgono all’interno della gigantesca azienda o in una o due altre locations. Però questi posti creati dall’autore sono veramente favolosi. Il Cerchio è un’azienda all’avanguardia sotto tutti i punti di vista, non solo quelli tecnologici. All’interno dell’azienda ci sono quartieri interi per lo svago dei dipendenti con intrattenimento 24 ore su 24, stanze per chi non riesce a rientrare dopo il lavoro, sempre a disposizione con tutti i comfort che avresti a casa, e anche meglio. Le postazioni di lavoro sono personalizzate a seconda delle esigenze dell’impiegato. Il network interno dà sempre informazioni su chi si trova dentro il campus e su chi sta lavorando, e se qualcuno ha bisogno di una mano c’è sempre una persona che può aiutarlo. La società creata dall’autore è come una grande città, in cui ognuno ha il suo compito per far sì che la comunità vada avanti e prosperi. Tutto questo è narrato in lunghe e dettagliate descrizione su come si svolge la vita all’interno del campus e su come gli impiegati, con un focus su Mae, svolgono il proprio lavoro.

4) E invece, il punto debole di questo libro?
Il punto debole sono proprio queste descrizioni, lunghe, alle volte troppo, e super dettagliate, che fanno perdere il filo al lettore rispetto punto in cui si trova la storia. Se alcune sono rilevanti per capire come funziona l’azienda, sebbene troppo lunghe, altre sono totalmente incongruenti con la trama. Non credo serva a molto sapere come uno squalo mangia tutto quello che si trova davanti, in ben due scene diverse. Alcune scene avrebbero certamente potuto essere tagliate di qualche pagina, e sarebbero state comunque comprensibili, senza annoiare a morte il lettore.

5) Qual è il tuo personaggio preferito?
Per una volta, non ho nessun personaggio preferito. Mae è troppo influenzabile, farebbe qualsiasi cosa per farsi amare dai colleghi e per aumentare la propria popolarità, e non si rende conto che alcune idee dell’azienda sono totalmente assurde. Anche gli altri dipendenti del Cerchio non sono certo messi meglio: sono completamente impazziti, hanno perso ogni ragione e sopratutto ogni contatto con il mondo reale. Come se fosse stato fatto loro il lavaggio del cervello, insomma! Una luce in fondo al tunnel sono i genitori di Mae, e Marcer, amico ed ex della ragazza, che cercano di farla ragionare, e Kalden, misterioso personaggio che proverà a convincere Mae che non è tutto oro quello che luccica e che bisognerebbe fare qualcosa per fermare i progetti del Cerchio. Ma anche loro sono praticamente impossibilitati a combattere, e non possono fare niente per migliorare la situazione.

6) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore?
Se il libro parla di tecnologia assolutamente NO. Per altri temi ci posso pensare. Anche se lo stile di scrittura è un po’ lento per i miei gusti, il libro mi è piaciuto, quindi non dico di no ad altri a priori.

7) A chi lo consigli?
A chi usa troppo i social media, a chi è fissato con la tecnologia e magari non sa fino a che punto si potrebbe arrivare.

8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?
Ho visto Mae come una persona che farebbe di tutto pur di avanzare nella scala sociale, quindi penso sia una perfetta candidata Serpeverde.


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