11 aprile 2022

Top Ten dei libri che vorrei rileggere

Top Ten dei libri che vorrei rileggere

a cura della librovora miki_tr.


Sono sempre stata una rilettrice seriale. Lo sono diventata per necessità, perché prima degli ebook non avrei mai avuto posto per tutto quello che leggevo. Ma rileggere i libri è comunque un’abitudine che ho sempre mantenuto negli anni, indipendentemente da quanto si allungasse la mia TBR. Ci sono dei libri che rileggo spesso, e che so che rileggerò spesso in futuro: Dio di Illusioni, The Song of Achilles, The Great Library Series, Possessione, The House in the Cerulean Sea… insomma, ho un elenco bello lungo di classici da rileggere.

Oggi però non voglio parlare di questi libri nel particolare. L’idea di questa top ten è quella di aprire Goodreads, esaminare gli ultimi cinque anni di letture (dal 2017 al 2021, ovvero da quando uso Goodreads) e trovare, per ogni anno, due libri che non ho mai riletto, ma che prima o poi vorrei rileggere, per le motivazioni più varie. Perché anche nelle riletture ogni tanto ci vuole qualcosa di nuovo, no?


2017

The Paper Magician, di Charlie N. Holmberg. In realtà avrei davvero voglia di rileggere tutta la serie. Mi ricordo che i libri mi sono piaciuti molto, ma mi sfuggono diversi dettagli, soprattutto degli aspetti magici, che mi piacerebbe riscoprire. Quello di questa serie è, ad oggi, uno dei sistemi magici più originali e interessanti che io abbia mai letto, e mi piacerebbe tornarci dentro.


The Ghost of Buxton Manor, di Jonathan L. Ferrara. Ho scoperto abbastanza di recente che questo libro ha un seguito, ma è passato talmente tanto da quando l’ho letto che mi ricordo solo vaghe impressioni. Mi piacerebbe vedere se oggi avrei le stesse impressioni, prima di proseguire con la seconda parte della serie.


2018


All the Ugly and Wonderful Things, di Bryn Greenwood. E’ uno dei libri ai quali ho ripensato più spesso, da quando l’ho letto. Mi ha colpito tantissimo anche mentre lo leggevo, anche se il tema è davvero difficile da digerire… anzi, forse proprio per quello. Forse è proprio la tematica pesante e il modo in cui l’autrice la tratta a farmi pensare che una seconda lettura potrebbe aggiungere qualcosa alla prima. Perché è un libro che ho letto molto istintivamente, non ragionandoci troppo sopra e lasciandomi trascinare dalla storia, e potrebbe valere la pena di andare un po’ più a fondo. E comunque questa voglia di rilettura potrebbe essere acuita dal fatto che è un po’ che questa autrice non mi regala un nuovo libro…


The Final Empire, di Brandon Sanderson. E con questo libro, ovviamente, intendo tutta la trilogia. Le scene di azione in questa serie sono in assoluto il massimo che si possa chiedere ad un fantasy, e il sistema magico è spettacolare; proprio per questo avevo iniziato la seconda serie dalla stessa ambientazione che, però, mi piace meno a livello di trama, nonostante le battaglie siano comunque epiche. Prima o poi andrò avanti con quella, ma in realtà avrei più voglia di rileggere la prima trilogia… Cosa mi ferma? Ovviamente, la stazza. Con il tempo che ho adesso per leggere potrebbe volermici più di un mese…


2019

The Binding, di Bridget Collins. La cosa più strana è che io non abbia mai riletto questo libro, non che sia la mia prima scelta di rilettura da un anno, il 2019, che è stato senza dubbio il migliore, per qualità e quantità di letture, da quando sono su Goodreads. Forse, come nel caso di Mistborn, mi ha frenato la lunghezza del libro, anche se è piuttosto assurdo: l’ho letto in meno di due giorni. In ogni caso, tra i libri di cui ho parlato fin qui, è una delle riletture più probabili da fare a breve.


The Dreamers, di Karen Thompson Walker. Sapevo che prima o poi avrei riletto questo libro ancora prima di finirlo. Ci sono molti dettagli che, trascinata dalla storia generale, non ho seguito come avrei voluto. Poco tempo dopo ho letto un altro libro dell’autrice che, pur con un impianto simile, non mi ha convinto altrettanto. Questo, invece, lo rileggerei volentieri. Anche perché parla di un’epidemia, argomento distopico, all’inizio del 2019… oggi, invece, qualcosa che probabilmente mi farebbe tutto un altro effetto.


2020


Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, di Mary Ann Shaffer e Annie Barrows. Il libro perfetto per sentirsi meglio quando si è giù di morale. Ultimamente sto pensando che forse sarebbe ora di approfittarne, perché avrei bisogno del suo effetto benefico ed è una lettura poco impegnativa. Però allo stesso tempo mi sembra ancora un libro che ho letto molto di recente, e questo probabilmente mi spinge ad aspettare.


Piranesi, di Susanna Clarke. Anche per quanto riguarda questo libro è un po’ presto per pensare ad una rilettura: mi sembra di averlo letto al massimo un paio di mesi fa. Però prima o poi voglio tornare nell’atmosfera della Casa e godermela più di quanto ho fatto la prima volta: con l’elemento misterioso da risolvere, mi sono soffermata troppo poco sull’ambientazione.


2021


Cathedral of Bones, di A.J. Steiger. In questo caso mi andrebbe bene anche qualche altro libro dallo stesso universo per essere contenta. L’ambientazione di questo libro è la cosa che mi è piaciuta di più, e ancora ci ripenso. Se l’autrice non dovesse accontentarmi, vedrò di rileggere questo tra qualche tempo, per tornare in quell’atmosfera.


A Place to Hang the Moon, di Kate Albus. Un libro che avrei voglia di rileggere adesso, a dire il vero. Uno dei miei periodi storici preferiti e una tematica che mi ha sempre affascinato, condita con tanto amore per i libri, che non guasta mai. Questa è un’altra lettura per un giorno grigio, senza dubbio. Verrà il suo momento.


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