11 novembre 2021

Change of Mind, parte 6

 

Change of Mind, parte 6.


Siamo di nuovo al post in cui prendiamo in esame i libri che abbiamo letto ormai da un bel pezzo (parliamo del periodo che va da Maggio ad Agosto del 2019, in questo caso) e vediamo se le valutazioni che abbiamo dato a caldo dopo la lettura sono ancora valide, o se invece abbiamo intenzione di modificarle dopo aver fatto passare qualche tempo. Anche senza contare nel dettaglio, questa volta il periodo comprende il mese di agosto, quindi ci sentiamo di dire fin da subito che ci sono parecchi libri coinvolti in questa analisi… anche se probabilmente molti avranno passato indenni la prova del tempo.



Librovora Gioneb:


A study in Scarlet Women, di Sherry Thomas: 

Passo da a

Ho cambiato il voto perché non mi ricordo proprio niente della trama, né dei personaggi. Già quando ho letto il libro mi ero resa conto che non mi era piaciuto così tanto, quindi non so bene perché gli ho dato quattro.


Alieni a Crema, di Lorenzo Sartori: 

Passo da a

Ho cambiato il voto perché so che il voto alto è solo colpa dei tortelli cremaschi! In realtà il libro è bello e si legge bene, ma quattro mi sembra un po’ esagerato. 


The Secret, Book, & Scone Society, di Ellery Adams.

Passo da a

Ho cambiato il voto perché adesso che ho letto i libri successivi penso che meriti un po’ di più; dopotutto la serie è una delle letture fisse ad inizio anno, anche se i seguiti non mi sono piaciuti quanto questo.


Recursion, di Blake Crouch: 

Passo da a

Ho cambiato il voto perché mi sono resa conto che dopo aver letto questo libro ho inserito Blake Crouch tra gli autori che non fanno per me, anche se non escludo a priori di dargli una seconda opportunità. Con una considerazione del genere mi sembra più adatto un 2.5 come voto.


The Errant Prince, di Sasha L. Miller:

Ho aggiunto il bollino perché vedendo il libro nel wrap up ho pensato subito “perché non ha il mio bollino?”.



Librovora Marty:


Any Way the Wind Blows, di Seanan McGuire.

Passo da a

Ho cambiato il voto perché la storia è troppo corta per avere un voto così alto, non c’è modo di sviluppare trama e personaggi, anche se è carina.


Deposing Nathan, di Zack Smedley. 

Passo da a

Ho cambiato il voto perché più ci penso e più mi chiedo perché non ho dato il voto pieno a questo libro. Quindi mi sembra giusto rimediare.


CinderellA.I.: A Short Story, di Lyssa Chiavari.

Passo da a

Ho cambiato il voto perché anche questa è una storiella molto corta, anche se la trama e i personaggi sono molto definiti, rispetto a quella precedente. Nonostante questo, ho deciso di abbassare leggermente il voto perché mi ricordo poco della storia.


These Rebel Waves, di Sara Raash.

Passo da a

Ho cambiato il voto perché questo primo libro della serie è molto carino, ma ripensandoci adesso, non mi ricordo molto di esso perché i tre punti di vista della storia rendono il tutto un po’ confusionario e difficile da seguire, fino a quando i punti di vista non si congiungono.


Librovora miki_tr:


Truly, Devious, di Maureen Johnson.

Passo da a e tolgo il bollino.

Ho cambiato il voto e tolto il mio bollino perché questo libro è un caso un po’ particolare: un giallo che non si risolve completamente nel primo libro della serie. La risoluzione alla fine era meno originale di quello che mi aspettavo leggendo questo libro, quindi ho perso interesse per la storia, anche se comunque il libro mi è piaciuto.


The Vanishing Stairs, di Maureen Johnson.

Passo da a

Ho cambiato il voto perché, seguendo il ragionamento fatto per il libro precedente, la serie mi è piaciuta un po’ meno di come era iniziata, e questo influisce sulla valutazione di tutti i libri.


The Strangers, di Margaret Peterson Haddix.

Passo da a

Ho cambiato il voto perché ho poi deciso di non continuare questa serie, e penso abbia influito anche il fatto che mi era piaciuta solo una parte del libro, sostanzialmente. L’avevo valutato tutto in base a quella, ma alla fine non mi ha incuriosito abbastanza da spingermi a continuare.

 

The Watchmaker of Filigree Street, di Natasha Pulley.

Passo da a

Ho cambiato il voto perché anche in questo caso, non ho mai continuato la serie e ho deciso di desistere definitivamente da qualche tempo. Purtroppo non ho un gran bel ricordo di questo libro.


Red, White and Royal Blue, di Casey McQuiston.

Passo da a

Ho cambiato il voto perché ero un po’ caduta, quando ho valutato questo libro, nella trappola di pensare che, visto che non è uno dei miei generi preferiti, fosse un mio “problema” non gradire certe parti. Ho letto altri romance, recentemente, e mi sono divertita di più. Quindi evidentemente è possibile convincermi… non era questo il libro giusto. Resta comunque la valutazione positiva su tutta la parte politica della storia, che mi era piaciuta parecchio.


The Past and Other Things That Should Stay Buried, di Shaun David Hutchinson.

Passo da a

Ho cambiato il voto perché mi sono ritrovata più volte a pensare a questo libro come ad un esempio di discrepanza tra le aspettative e la realtà… questo è un libro che non mantiene quello che promette e, in questo senso, il mio voto è stato un po’ generoso due anni fa.


Virals, di Kathy Reichs.

Passo da a

Ho cambiato il voto perché non sono mai riuscita a trovare i libri successivi della serie, e non mi sono neanche mai sforzata più di tanto. Di solito, quando valuto un libro quattro librovori, mi impegno di più… la valutazione di questo era già un po’ al limite all’epoca, e credo che tre e mezzo sia più accurato.

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