28 ottobre 2019

Post misterioso


Spesso e volentieri, quando scrivendo un post in questo blog ci troviamo a parlare di libri che abbiamo letto molto tempo prima di imbarcarci in questa impresa, finiamo per dire che forse, magari, un giorno parleremo in maniera più completa di quei libri su queste pagine. Non l’abbiamo mai fatto.
Fino ad oggi.

Con questa premessa, vogliamo mantenere un po’ di mistero sul contenuto di questo post. Possiamo consigliarvi di aprirlo se siete interessanti a sentire parlare di libri ormai parecchio datati, se vi interessano le opinioni assolutamente impopolari, e anche soltanto se proprio non sapete resistere alla tentazione di cliccare, sempre e comunque, sulla scritta “Continua a leggere… ”


Ecco, quindi, il titolo nascosto di questo post.
Twilight non è da buttare
Una difesa in dieci punti


Ebbene, ecco l’opinione impopolare di cui abbiamo accennato prima: noi Librovore non solo non neghiamo o rinneghiamo di aver letto la saga di Twilight, ma affermiamo coraggiosamente che ci è anche piaciuta. L’abbiamo detto in altri post, ma qui lo confermiamo: non è un capolavoro, non è perfezione, non è la nostra preferita. Però, pensandoci una sera durante una partita di chiacchiere, abbiamo facilmente trovato dieci cose che ci sono piaciute di questa serie. 
Ed eccole qui: dieci punti in difesa di Twilight.

  1. I personaggi secondari.
Forse Bella e la sua storia non sono il massimo, ma ci sono tanti personaggi in secondo piano, alcuni anche solo accennati, che hanno spunti interessanti; di qualcuno non ci dispiacerebbe affatto, a dirla tutta, avere una storia più lunga.

  1. L’Imprinting.
E’ sempre interessante quando in una storia sovrannaturale, o in una storia romantica, ci sono elementi che si rivelano ispirrati ad una base scientifica. Il fatto che Jacob fosse attratto da Bella perché sentiva la presenza dei geni che sarebbero diventati Reneesme è per lo meno una scelta molto particolare.

  1. Location originali.
In primis, per noi che siamo italiane, fa effetto vedere un libro scritto da un’autrice americana che, di tutte le più famose città del Bel Paese, ambienta una parte di storia nella sconosciuta Volterra.

  1. Descrizioni poche, ma buone.
In questi libri sicuramente le descrizioni ambientali non sono onnipresenti, ma questo non vuol dire che non ci siano. E quelle che ci sono sono piacevoli, senza appesantire la storia. Ci ricordiamo in particolare una parte, sulla spiaggia vicino alla città dove si svolge la storia, che ci era piaciuta senza diventare un capitolo di pura noia. Il che non è poco.

  1. Racconti e leggende.
Altra piccola parte che ci ha colpito è la narrazione delle leggende del Branco di lupi mutaforma di cui è parte Jacob. Non abbiamo idea se questa parte si rifaccia o meno a qualche leggenda realmente esistente; ma sappiamo che rendeva bene l’atmosfera e si trattava di una storia molto credibile.

  1. Strani vampiri.
Di vampiri si è scritto tanto, e qualcuna di noi ha anche letto tanto di quel tanto. I vampiri in Twilight hanno elementi originali, che si discostano dal gusto comune che spesso rende queste creature identiche da una serie all’altra. No, non stiamo parlando del fatto che luccicano al sole; ma, ad esempio, del fatto che sembrano comportarsi sempre come se avessero l’età a cui sono morti, come se la fine della vita mortale avesse segnato anche la fine della loro maturazione emotiva. Sappiamo che tanti accusano Edward di essere creepy pensando ad un ultracentenario che si innamora di una diciassettenne; ma a noi sembra abbastanza evidente che in realtà Edward abbia la personalità di un diciassettenne; solo, ce l’ha da un secolo.

  1. C’è poca correlazione tra qualità e hype. Ma in generale.
Prima, tutti adoravano questi libri, e se non li amavi eri out. Ora, tutti odiano questa serie, e se non ne parli male sei out. Noi siamo dell’opinione, come dicevamo, che siano libri carini, piacevoli, leggeri e divertenti, senza necessariamente essere capolavori. L’hype ci è sempre sembrato eccessivo, ma l’odio profondo lo è altrettanto. Forse senza aspettative, in un senso o nell’altro, è possibile godersi semplicemente questi libri.

  1. Dialoghi.
Ci sono dialoghi e dialoghi, in un libro. Profondi, importanti ai fini della trama, filosofici. Poi ci sono ragazzini che parlano e vagamente flirtano, ma forse no, ma comunque non sembrano adulti mancati (abitudine terribile di tanti YA) o rimbecilliti totali. Edward e Bella, all’inizio del primo libro, rientrano in questa piacevole categoria.

  1. Poteri.
Ovviamente i vampiri hanno dei superpoteri. Quasi tutti i vampiri letterari ne hanno, anche se non garantiamo su quelli reali. I poteri dei vampiri di Twilight semplicemente sono fighi. Sono tutti diversi, molti sono originali, e hanno sempre una bella correlazione con la storia personale del vampiro stesso. Uno degli elementi più particolari di questi libri.

  1. I Volturi.
Siamo onesti, ci sono un sacco, davvero un sacco, di cattivi meno interessanti dei Volturi. Anche solo per il fatto che quando ci immaginiamo un classico vampiro da romanzo pensiamo a qualcosa che somiglia più a loro che ad uno qualsiasi dei Cullen.
Vi abbiamo convinto che ci sia qualcosa di buono in questi libri? Magari diteci la vostra opinione. E se, non avendoli letti, non ne avete una, pensate se si tratta di qualcosa che può essere più divertente da leggere che da maltrattare su internet… 

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