21 ottobre 2019

Mostri di Halloween Book Tag

Mostri di Halloween Book Tag

Halloween si avvicina e, anche se come tutti gli anni non ci si prospetta una serata di Dolcetto o Scherzetto in costume (siamo al Lucca Comics in quei giorni), è sempre divertente immaginare creature oscure e soprannaturali che si aggirano per la città, per una volta padrone della scena. Ecco perché, quando abbiamo trovato questo book tag, abbiamo subito deciso di farlo anche noi. Ed ecco il risultato.


Witches: A book or character that is magical.
Streghe: Un libro o un personaggio che è magico.
Gi: Mangia prega ama, di Elizabeth Gilbert, la cui magia è stata nel farmi venire voglia di visitare l’India dopo anni in cui non riuscivo a capire come mai affascinasse un sacco di persone.

Ma: A Darker Shade of Magic, di V.E. Schwab. Tutto in questo libro è magico: dai personaggi, all’ambientazione, alla storia stessa.

Mi: La città dei libri sognanti, di Walter Moers. E’ magico nei contenuti, sì, ma soprattutto è un portale magico che conduce nel mondo di noi Librovore.

Mummies: A book or character you can’t wrap your mind around.
Mummie: Un libro o un personaggio che non riesci a comprendere (il gioco di parole muore con l’inglese…)
Gi: Tutta la lettura di Leggere è una faccenda da gatti, di Alex Howard, è stata accompagnata dalla domanda: che senso ha questo libro?

Ma: Il risveglio di Fenrir, di Paolo Vallerga. Per me questo libro è un classico esempio di un’idea molto buona realizzata malissimo, e ancora adesso non riesco a capacitarmene.

Mi: La Misura del Mondo, di Daniel Kehlmann. Francamente non ho capito minimamente il senso di nulla del libro. Le parti più interessanti erano gli sproloqui filosofici… 

Vampires: A book, series, or author you can’t live without.
Vampiri: Un libro, una serie o un autore senza il quale non puoi vivere.
Gi: Quando avrò letto tutti i libri di Neil Gaiman sarò molto triste, ma mi basterà tornare nella Londra di Sotto, dove è ambientato Nessun Dove, per un po’ di felicità.

Ma: Fortuna che ne avremo ancora per diversi anni, perché non so come farò il giorno che la saga di Shadowhunters finirà.

Mi: Se qualche muro ancora non l’avesse capito, Harry Potter, di J.K. Rowling, è sempre lì in cima alla mia classifica. Ci sono libri che mi sono piaciuti di più? Sì. Ci sono libri che mi hanno aiutato altrettanto e che potrei sentirmi peggio all’idea di non poter più rileggere? NO.

Werewolves: A book best read in the middle of the night.
Lupi Mannari: Un libro che è meglio leggere nel bel mezzo della notte.
Gi: Forse, se avessi letto Among The Shadows: 13 Stories of Darkness & Light, di AA VV, a tarda notte, mi avrebbero fatto molta più impressione.

Ma: The Prince and the Dressmaker, di Jen Wang. Non so se questo libro è adatto o no ad essere letto di notte, ma so che io personalmente l’ho letto ad un orario indecente e di certo mi ha tenuto sveglia e mi ha fatto sorridere tantissimo.

Mi: Dipende: se dopo voglio dormire sceglierò Il Figlio del Cimitero, di Neil Gaiman: atmosfera nottura, ma primariamente divertente, come libro; se dopo voglio restare sveglia, invece, La Casa dei Cani Fantasma, di Allan Stratton, che è di quelli che fanno pensare ad un mistero dietro ogni naturale scricchiolio della casa.

Ghosts: A book you easily predicted a twist or ending.
Fantasmi: Un libro in cui hai previsto facilmente il colpo di scena o il finale.
Gi: Il risveglio di Fenrir, di Paolo Vallerga. Non ci vuole un genio per immaginare il colpo di scena degli ultimi capitoli. 

Ma: Trilogia della Gemme, di Kerstin Gier. Ho adorato questa serie, veramente, ma alcuni piccoli dettagli e misteri sono davvero molto prevedibili. L’unico che non avevo visto particolarmente è quello finale.
 

Mi: Stalking Jack the Ripper, di Kerri Maniscalco. L’errore è stato quello di ignorare del tutto un’ipotesi che era legittimo fare, e quindi di metterla particolarmente in evidenza, ai miei occhi. Capita, ogni tanto; comunque il libro ha tutto il mio amore, quindi non ha tolto molto al piacere della lettura.

Frankenstein : A book that truly shocked you.
Frankenstein (che era una persona. Forse quindi qui si intendeva il mostro di Frankenstein, a cui però lui non ha dato nessun nome, tanto meno il suo? Lo so, lo so, la pignoleria è eccessiva anche per me): Un libro che ti ha davvero scioccato.
Gi: Questa sono io, di Federico Guerri. Non mi era mai successo di essere così scioccata per il finale di un libro.

Ma: Il cerchio, di Dave Eggers. Di questo libro mi ha scioccato tutto: ci sono dei dettagli che non ho visto arrivare e la fine non me l’aspettavo di certo così.

Mi: Il finale di Red Skies Falling, di Alex London. Non mi aspettavo il colpo di scena, e non mi aspettavo neanche che la serie non fosse una duologia, quindi sono rimasta ancora più a bocca aperta.

Skeletons: A book or character that chilled you to the bone.
Scheletri: Un libro o un personaggio che ti ha gelato fino alle ossa.
Gi: Molte scene di Sharp Object, di Gillian Flynn.

Ma: Marcella, da Vengeful, di V.E. Schwab. Come dice il titolo del libro stesso, questo personaggio è “leggermente” vendicativo e non si ferma davanti a niente pur di ottenere quello che vuole.

Mi: The Hallowed Ones, di Laura Bickle. Un’atmosfera spaventosa e tanto splatter. Questo libro devo dire che mi ha inquietato… 

Ghouls : A book that left you hungry.
Ghoul: Un libro che ti ha messo fame.
Gi: ...che Dio perdona a tutti, di Pif. Il suo continuo parlare di dolci mi faceva venire una gran fame durante tutta la lettura.

Ma: Bloom, di Kevin Panetta. Non mi ha fatto esattamente venire fame, ma tutti i prodotti da panetteria che erano disegnati in questa graphic novel erano veramente invitanti.

Mi: Bellezza Selvaggia, di Anne-Marie McLemore. Forse la cosa che mi è rimasta più impressa del libro è il modo in cui mi faceva venire fame descrivendo dei piatti che non ho mai assaggiato, ma vorrei tanto provare.

Goblins: A greedy character.
Goblin: Un personaggio avido.
Gi: Nel corso della serie Vani, di Alice Basso, la protagonista non fa altro che dire che Enrico Fuschi, il suo capo, è assolutamente la persona più avida che abbia conosciuto, e questo vi può far capire come mai mi sia venuto in mente subito lui per questa risposta.

Ma: Hideo Tanaka, da Warcross, di Marie Lu. Sono riuscita a non nominare un personaggio cattivo. Un miracolo. Il personaggio in questione è leggermente ossessionato dalle sue invenzioni e vuole semplicemente “conquistare” il mondo con esse. Diciamo che è un po’ avido di potere.

Mi: Kazen, da The Numina Trilogy, di Charlie N. Holmberg. E’ uno dei lati più interessanti del personaggio, che, come tutti i cattivi di Charlie Holmberg, ha un notevole spessore.

Devil: A dark, evil character.
Diavolo: Un personaggio oscuro, malvagio. (Da buone fan di Lucifer, rispondiamo alla domanda, ma dissentiamo dalla definizione.)
Gi: Il cattivo (“the Devil” del titolo), di Capturing the Devil, di Kerry Maniscalco, perché se già il titolo lo definisce cattivo, allora io non ho dubbi nell’indicarlo come risposta a questa domanda.

Ma: La malvagia strega dell’Ovest, da Il mago di Oz, di Frank L. Baum. Non ho idea del perché mi sia venuto in mente questo personaggio, ma qualcuno che vuole far male a qualsiasi cosa si muova è un perfetto candidato per questa scelta. 

Mi: Reed, da Middlegame, di Seanan McGuire. Non è neanche particolarmente antipatico per certe cose, ma gli esperimenti che conduce e il modo in cui lo fa sono decisamente paradigma di malvagità.

Grim Reaper: A character you loved/hated that died.
Tristo Mietitore: Un personaggio che hai amato/odiato e che è morto.
Gi: Valentine Morgenstern della saga Shadowhunters, di Cassandra Clare. Non ho amato nessun altro villain della serie quanto lui: è uno di quei personaggi che ami odiare.

Ma: Delilah, da The Glass Magician, di Charlie N. Holmberg. Una delle morti libresche che proprio non mi va giù, perché il personaggio aveva un bel potenziale e avrei voluto vedere di più.

Mi: Ma come faccio a parlarne senza spoilerare? Diciamo l’ultima morte nell’ultimo volume di Saga, e chi ha orecchie per intendere, intenda. Ma spero ancora che non sia vero, perché se hanno ucciso quel personaggio potrei piangere… 

Scarecrow: A book or character that scares you.
Spaventapasseri: Un libro o un personaggio che ti spaventano.
Gi: Ci sono molti libri che mi spaventano, però per motivi totalmente diversi dalla paura che solitamente si prova ad Halloween. Ad esempio Il signore degli anelli, di J.R.R Tolkien, mi spaventa per la sua lunghezza e per la pesantezza del suo stile.

Ma: Non ne ho uno in particolare, ma ultimamente tendono a spaventarmi i seguiti di libri che ho adorato, perché ho paura che non mi piacciano e che mi facciano cadere la serie; specialmente se quella serie doveva essere conclusa e poi all’improvviso spunta un seguito.
Mi: Non dovevo leggere la risposta della Librovora Marty prima di scrivere la mia, perché al momento non riesco a fare altro che annuire ed essere d’accordo. In generale, siccome sono un po’ impervia allo spavento da libro, quello che mi fa paura è incappare in un libro che mi faccia andare in blocco da lettura.

Nessun commento:

Posta un commento