11 maggio 2019

Recensione (atipica) di Anna, di Niccolò Ammaniti

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Recensione (atipica) di Anna, di Niccolò Ammaniti
Titolo: Anna
Autore: Niccolò Ammaniti
Editore: Einaudi
Lingua: Italiano
Genere: Distopico
Trigger: Violenza, abuso di droghe/alcol, violenza sugli animali, contenuti sessuali in relazione a minori.
Note: Quattro membri del Club di lettura su sette hanno finito di leggere questo libro. Uno l’ha apprezzato molto, ma visto che questo blog appartiene alle altre tre, questa non sarà una recensione positiva.


Sinossi: In una Sicilia diventata un'immensa rovina, una tredicenne cocciuta e coraggiosa parte alla ricerca del fratellino rapito. Fra campi arsi e boschi misteriosi, ruderi di centri commerciali e città abbandonate, fra i grandi spazi deserti di un'isola riconquistata dalla natura e selvagge comunità di sopravvissuti, Anna ha come guida il quaderno che le ha lasciato la mamma con le istruzioni per farcela. E giorno dopo giorno scopre che le regole del passato non valgono più, dovrà inventarne di nuove. Con Anna Niccolò Ammaniti ha scritto il suo romanzo più struggente. Una luce che si accende nel buio e allarga il suo raggio per rivelare le incertezze, gli slanci del cuore e la potenza incontrollabile della vita. Perché, come scopre Anna, la «vita non ci appartiene, ci attraversa».




Letto da: tutte le librovore +1
Recensito da: tutte le librovore (senza il +1)
Commento:

Q&A

1) Cosa vi ha convinto a leggere questo libro?
E’ passato come libro scelto dal nostro Club di Lettura. Una delle cose che ci erano sembrate interessanti era il fatto che si trattasse di un distopico scritto da un autore italiano.


2) Cosa vi ha fatto pensare che vi sarebbe piaciuto?
L’ambientazione italiana ci aveva incuriosito, e speravamo che ci piacesse. In fin dei conti abbiamo letto o visto alla TV trame simili, e possono essere molto interessanti. Sfortunatamente non ci è andata bene nel caso di questo libro.


3) Salvereste qualcosa di questo libro?
L’idea in sé era interessante, ma della realizzazione non ci è piaciuto molto. Se anche ci sono scene meno problematiche, comunque l’atmosfera generale del libro non era piacevole e la storia in sé non aveva momenti particolarmente coinvolgenti.


4) Quali sono i problemi maggiori?
Una delle cose di cui abbiamo parlato tra noi “non estimatrici” di questo libro, è il fatto che oltre alla sinossi non c’è molto in questa storia. Certo, il riassunto non dice ogni dettaglio della trama, ma i singoli avvenimenti in sé non sono mai risolutivi ed importanti. Nella trama c’è tutto quello che succede di significativo nella storia.
Ci sono anche delle incoerenze logiche che ci hanno lasciate perplesse: gran parte della storia è basata sulla mera ricerca di cibo per la sopravvivenza; in un libro ambientato in Sicilia, a nessuno viene in mente di cercare alberi da frutto. A cinque anni da un’apocalisse prettamente medica, ci sarebbe venuto da dire che i bambini sopravvissuti si sarebbero fatti la guerra per impossessarsi dei frutteti di cui la Sicilia è ricca…
C’è anche tutta una grossa parte della trama che non solo non porta a niente, ma non è neanche spiegata in nessun modo, anche se contraddice apertamente le regole stesse del mondo creato dall’autore. Questa parte di storia, per altro, occupa la prima metà del libro, ma nella seconda parte è come se non fosse mai esistita, e nessuno ci pensa più.

5) Lo avete finito o interrotto? Perché avete scelto questa opzione?
Noi tre lo abbiamo finito. Volevamo però sottolineare che altri due membri del club l’hanno iniziato e hanno deciso di non continuare la lettura. Evidentemente anche loro non si sono appassionati alla storia.
Primariamente abbiamo deciso di finirlo perché era il libro del club e perché non era del tutto illeggibile; in fondo eravamo curiose di scoprire anche se sarebbe successo qualcosa di più interessante andando avanti.

6) Dareste un’altra occasione a questo autore?
Tendenzialmente no, se non altro perché abbiamo trovato sia l’atmosfera che diverse scene piuttosto pesanti, e, a detta della persona che ha apprezzato il libro, questo è probabilmente uno dei libri più leggeri di questo autore. Non sembra, insomma, uno scrittore che fa per noi.


7) Cosa bisognerebbe sapere prima di cominciare a leggerlo?
Bisognerebbe essere informati intanto sui trigger warning, perché ci sono cose anche molto pesanti in questo libro, soprattutto rispetto all’età dei personaggi. E’ un libro da aprire un po’ a proprio rischio e pericolo, da questo punto di vista. Anche lo stile è una delle caratteristiche di questo autore che non è per tutti i gusti.

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