16 luglio 2022

Recensioni a tema, Luglio 2022: Viaggio in treno

 

Recensioni a tema, Luglio 2022: Viaggio in treno.


Torniamo a parlare di libri con un tema in comune, che questo mese è piuttosto particolare: infatti parliamo di viaggi, e nello specifico di viaggi in treno. Se ne trovano in tanti libri, ma saranno particolarmente significativi? Vediamo… 


Librovora Gioneb: Non sono molti i libri che conosco con dei viaggi in treno; oltre a quelli che vedrete nominati dalle altre due librovore, mi vengono in mente solo Assassinio sull’Orient Express, di Agatha Christie e Il giro del mondo in 80 giorni, di Jules Verne. Entrambi i libri sono classici molto conosciuti, quindi non ho niente di nuovo da dire su di loro. Trovare un libro per questo post non è stato facile, perché il viaggio non è un tema che mi interessa molto; ma c’è stato un libro che ho comprato proprio perché parlava di un treno: Cuccette per signora, di Anita Nair. Ancora non l’ho letto, quindi non posso dire se è interessante, ma sono molto curiosa di leggere dei treni Indiani, perché da quello che ho letto in giro viaggiare con questi mezzi è un'esperienza unica che si può fare solo in questo paese. L’autrice del libro è indiana, quindi questo mi porta a pensare che potrò leggere di esperienze simili a come sono veramente.



Librovora Marty: Dopo aver passato mezza serata a cercare una risposta seria a questa domanda, mi sono chiesta perché io stessi cercando una risposta seria, visto che una persona seria non sono… (solo a volte). Quindi, quello che mi è venuto in mente è The Red Scroll of Magic, di Cassandra Clare e Wesley Chu. Solo una scena del libro si svolge in treno, e si svolge più o meno così: Magnus e Alec salgono sul treno, vanno a cena, tornano nel loro scompartimento, provano in tutti i modi ad andare a letto insieme, vengono attaccati da un demone tentacolare che rapisce Magnus e lo porta sul tetto del treno, e Alec sconfigge il demone e per poco non ci rimane secco. Ah, mi sono ricordata che durante la battaglia contro il demone, Alec è senza maglietta. Ecco, questo è tutto quello che succede in questo pezzo “molto interessante” di libro. Scommetto quindi che il viaggio in treno era solo una scusa per quella affascinante scena di combattimento sul tetto, e niente più.


Librovora miki_tr: Per una volta l’argomento di questo mese mi ha fatto venire immediatamente in mente una risposta, anzi: una particolare parte di uno dei miei libri preferiti. Sto parlando di Ink and Bone, di Rachel Caine che, per chi ancora non lo sapesse, ha una sequenza che si svolge proprio in treno e che è un ottimo esempio di come sfruttare questo genere di situazione.

Il viaggio è, in generale, un argomento stra usato in letteratura, e non sempre sfruttato in tutto il suo potenziale; mi vengono in mente moltissimi esempi di come un viaggio diventi, nell’economia di una storia, solo uno spostamento tra due ambientazioni diverse. Invece, quello che chiedo ad un viaggio, in un libro che mi conquisti, è che assuma la sua funzione naturale di metafora di un cambiamento; questo è vero soprattutto se parliamo di un viaggio fatto con un mezzo, il treno appunto, che combina l’avere i personaggi costretti ad una vicinanza obbligata per lunghi periodi, e allo stesso tempo che dà la possibilità di esplorare, almeno potenzialmente, l’ambientazione che cambia e si modifica mano a mano che il viaggio procede.

Insomma, c’è qualcosa di estremamente letterario in partenza, in un viaggio, e in particolare in questo specifico mezzo di trasporto, chiuso ed aperto allo stesso tempo.

Tutto questo è sfruttato splendidamente in Ink and Bone. L’autrice non perde affatto l’occasione di fare del trasporto un punto di svolta chiave della trama, a livello di intreccio, ma anche e soprattutto a livello di personaggi, sia con cambiamenti della loro consapevolezza personale (mi riferisco soprattutto a Jesse, visto che il punto di vista è il suo), sia soprattutto nel consolidare e alterare le dinamiche interpersonali del gruppo dei protagonisti. 

Il viaggio è nel punto perfetto della storia: chiude un primo ciclo di trama che, per traumatici che siano gli eventi, rientra in una normalità relativa all’ambientazione, e apre alla parte più irregolare della storia, quella in cui le regole saltano e a tenere in vita la storia diventano, prepotentemente, le relazioni tra i personaggi. 

Il fatidico viaggio ha una funzione di cambiamento molto simile anche nei confronti dei personaggi: è un punto di equilibrio che potrebbe portare il gruppo che si è appena formato a separarsi, allontanarsi e distruggersi. Diventa invece il momento in cui si consolidano e si rafforzano alcuni legami chiave, il che porterà poi la storia nella direzione che prenderà fino alla fine: i personaggi escono dall’isolamento forzato del treno come un gruppo coeso ed unito, che da lì in avanti farà fronte ad ogni difficoltà in maniera coerente.

Quando un personaggio, o più personaggi, salgono su un treno e affrontano un viaggio, noi lettori ci aspettiamo inconsciamente che non scendano uguali a quando sono saliti; Rachel Caine prende questo passaggio classico e lo fa diventare un punto di svolta personale, ma anche della trama: quando i personaggi “scenderanno” (aggiungo: in maniera traumatica) dal treno, anche il mondo che conoscono non sarà più lo stesso ai loro occhi. Ed è per questo che Ink and Bone è l’esempio migliore che mi venga in mente di viaggio in treno.


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