28 luglio 2022

Hai un libro che… Book Tag

 

Hai un libro che… Book Tag,


Per questo finale del mese abbiamo scelto un book tag facile e poco impegnativo, nonché carino e divertente, perché tanto le nostre testoline librovore sono concentrate già sugli esami ormai imminenti (che siano di magia o di coreano, poco importa).

Naturalmente, visto che così era troppo facile, abbiamo deciso di rispondere alle domande solo con libri che abbiamo fisicamente nelle nostre librerie. E qui viene il bello: tra audiolibri e ebook, siamo librovore altamente digitali. E non è stato facile rispondere ad un book tag così analogico.

Il book tag originale, del resto, era sugli hardback, ma per noi sarebbe stato quasi impossibile farlo… del resto abbiamo detto più volte di essere persone da paperback. Comunque potete trovare l’originale qui, mentre la traduzione è opera nostra.


Hai un libro che…


…ami più di quello che avevi previsto?

Gi: The psychology of time travel, di Kat Mascarenhas.

Ma: Landline, di Rainbow Rowell. Non è di certo uno dei miei preferiti in assoluto, ma non mi sarei aspettata di empatizzare e tifare per la protagonista così tanto, e per questo mi ha sorpreso.

Mi: The Bird King, di G. Willow Wilson. Non mi aspettavo che mi piacesse quanto mi è piaciuto, anzi: devo ammettere che l’ho comprato per la copertina e che pensavo che ne sarei rimasta delusa.


…hai comprato per la sinossi?

Gi: Jacinda Ardern, di Francesco Foti. Ho comprato il libro perché ero curiosa di conoscere la premier neozelandese che mi è sempre sembrata un personaggio interessante, ma poco conosciuto.


Ma: Red, White & Royal Blue, di Casey McQuiston. Di certo non l’ho comprato per la copertina, visto che è rosa. Ero molto incuriosita dalla trama e avevo voglia di qualcosa di leggero in quel momento.

Mi: Loney, di Andrew Michael Hurley. L’ho comprato senza averne mai sentito parlare, come secondo libro di un’offerta su due libri con un prezzo fisso. Mi ispirava la sinossi, e devo dire che il libro mi è piaciuto!


…hai comprato per la sua veste grafica? 

Gi: S. La nave di Teseo di V.M. Straka, di J.J. Abrams e Doug Dorst. Non solo la copertina, ma anche l’interno è bello.


Ma: I Will Judge You by Your Bookshelf, di Grant Snider. Ho amato fin da subito lo stile dei disegni del libro, e la confusione ordinata che ha in ogni sua pagina. 


Mi: Ormai molti anni fa, La Città dei Libri Sognanti, di Walter Moers. Lo vidi sullo scaffale di una biblioteca e mi innamorai dei disegni e della grafica dandogli una sfogliata. Tecnicamente, però, non l’ho mai comprato: un’amica vide che mi ispirava e me lo regalò per il compleanno.


…sei nervosa di iniziare?

Gi: Il profumo, di Patrick Süskind. Non mi ricordo bene cosa mi abbia spinto a mettere il libro in TBR e poi a comprarlo, quindi ho paura si riveli una delusione.


Ma: The Kingdom of Back, di Marie Lu. Avevo già provato ad iniziare il libro e non mi stava prendendo, ma, siccome la trama sembra molto interessante, vorrei tanto riprenderlo e spero tanto che mi piaccia.

Mi: Half of a Yellow Sun, di Chimamanda Ngozi Adichie. Avrei dovuto sfogliare il libro prima di comprarlo: il carattere è piccolissimo. Non sono sicura di riuscire a leggerlo senza distruggermi la vista, in particolare perché in casa mia c’è raramente una luce decente per leggere.


…sei sicura che amerai?

Gi: Forse sto barando, ma ho letto il primo capitolo di City of Girls, di Elizabeth Gilbert, e mi ha conquistato subito. 


Ma: Non ho libri nella mia TBR cartacea di autori che ho già letto e che so che mi piacciono, e non ho seguiti di libri che ho amato, solo nuove letture da scoprire. Quindi non ho una risposta a questa domanda.


Mi: Il mio problema è che la risposta a questa domanda è lo stesso libro della domanda sopra…


…raccomandi a tutti?

Gi: Robot, di Matt Dixon, o qualsiasi altro libro dell’autore.


Ma: The House in the Cerulean Sea, di T.J. Klune. Lo raccomando perché leggerlo fa bene al cuore.


Mi: The House in the Cerulean Sea, di T.J. Klune. L’ho raccomandato talmente tante volte che la mia collega qui sopra finalmente l’ha letto… 



…ti è sconosciuto? Di cui non sai niente?

Gi: Il mio romanzo viola profumato, di Ian McEwan. Ho comprato il libro anni fa solo perché serviva comprare un terzo libro, e questo ha pochissime pagine; prima o poi lo userò in un readathon.


Ma: How To Stop Time, di Matt Haig. L’ho comprato perché mi piace l’autore, ma non ho letto neanche la sinossi.


Mi: Mi dispiace, ma ho finito da un paio di giorni di consolidare la mia TBR per agosto e avevo 36 prompt da prendere in considerazione: non c’è niente nella mia TBR che non sia stato preso in mano e analizzato a fondo.


…è un seguito e l’hai amato più del primo?

Gi: Ho in mente molti seguiti più belli del primo, ma l’unico che ho cartaceo è Harry Potter and the Prisoner of Azkaban Ravenclaw Edition, di J.K. Rowling.


Ma: Waking Gods, di Sylvain Neuvel. Mi ha sorpreso parecchio quanto mi sia piaciuto questo secondo libro rispetto al primo.


Mi: Se avessi trovato l’edizione uguale a quelle che ho per i primi tre libri, avrei senza dubbio potuto citare Lethal White, di Robert Galbraith, che è il migliore della serie di Cormoran Strike, per me. Sfortunatamente non si trova con la grafica che vorrei… non ho ancora perso le speranze, ma quando succederà, mi accontenterò dell’edizione che si trova adesso.


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