6 giugno 2020

Wrap Up: Maggio 2020

Wrap Up: Maggio 2020


Quando abbiamo parlato di come è andata nel mese di Maggio, abbiamo rilevato che è andata… un po’ diversamente per ciascuna di noi. Diciamo che dal “non c’è male” al “meglio del previsto” copre la gamma delle nostre valutazioni su quanto abbiamo letto. Per la qualità delle letture, vi lasciamo alle nostre opinioni, qui sotto.


Wrap up della librovora miki_tr


Book Count: 13

Libri letti:


The Girl with the Red Balloon, di Katherine Locke.

Trigger: Razzismo, morte, incendio, sangue, omofobia, stato di dittatura.

Una storia molto carina con un’ambientazione che un’appassionata di Historical Fiction come me non aveva mai incontrato: la Germania dell’Est circa un anno prima della caduta del Muro. La trama è stata un po’ lenta ad ingranare, così come i personaggi si sono rivelati più interessanti andando avanti nella lettura, per cui nella prima parte non ero molto soddisfatta della mia scelta, ma proseguendo la lettura mi sono appassionata di più alla storia. Ci sono stati un paio di momenti in cui mi sono annoiata (l’autrice ha una bizzarra tendenza a ripetere dei ragionamenti più volte in pochi paragrafi), ma ci sono stati anche momenti in cui ero coinvolta e curiosa e avevo voglia di andare avanti. Bella soprattutto l’ambientazione.

Reading Challenge: un libro con un viaggio nel tempo.

 


The Liar’s Daughter, di Megan Cooley Peterson.

Trigger: manipolazione mentale, rapimento di minori, setta religiosa, violenza su minori.

Sto prendendo l’abitudine degli audiolibri grazie al catalogo gratuito di Audible… non sapevo nulla di questo libro prima di scoprirlo in questa offerta, ma i libri che parlano di sette religiose mi interessano sempre, e ho deciso di approfittare dell’occasione. E’ una storia molto interessante, valorizzata dal modo in cui è raccontata, in sezioni divise tra “prima” e “dopo” un punto di svolta della trama, e dal punto di vista della protagonista, che ha una percezione deviata della realtà a causa della sua storia personale. I dettagli della sua esperienza, che sono poi i colpi di scena della trama, sono facilmente intuibili fin dall’inizio, ma è comunque interessante vederla realizzare la realtà di quello che è avvenuto. I personaggi sono interessanti, anche se non molto sviluppati, e la trama regge. Mi ha fatto piacere avere l’occasione di ascoltare questa storia.


Rome: The Emperor’s Spy, di M.C. Scott.

Trigger: Incendio, morte, morte nel fuoco, morte di un genitore, violenza, tortura, descrizione di pratiche mediche, violenza sugli animali, accenni a prostituzione minorile e abusi sessuali su minore.

Questo libro avvia la serie spin off di quella di Boudicca che ho finito di rileggere il mese scorso, ed è l’ultimo libro della serie che avevo letto… dal prossimo siamo in territorio nuove letture! Rispetto alla prima volta che ho letto questo libro, stavolta me lo sono goduto molto di più, perché ho immediatamente colto tutti i riferimenti alla serie originaria (mentre la prima volta avevo perso un sacco di passaggi perché non li avevo letti di fila). La storia è molto avvincente fin dall’inizio, e mi sono piaciuti moltissimo anche i personaggi, inclusi quelli su cui ero più incerta alla prima lettura. Non vedo l’ora di andare avanti con la serie! 


The Seep, di Chana Porter.

Trigger: Uso di droghe, perdita di una persona cara, accenni a transfobia (nel passato), abuso di alcol.

Che accidenti ho appena letto? E’ questa frase l’impressione che mi lascia questo libro. Una storia che nella sua ossatura è deliziosa, ma in un contesto che travalica il limite del surreale e sconfina decisamente nell’allucinazione pura. Per tante cose non mi è dispiaciuto questo libro, in primis una certa dose di autoironia che è stata decisamente la parte migliore di quello che ho letto, ma a tratti l’allucinazione collettiva (che è parte della trama) distoglie dalla storia e si rivela eccessiva.


The Hand on the Wall, di Maureen Johnson.

Trigger: morte, rapimento, morte di un figlio, violenza.

Dopo un primo libro che l’anno scorso mi aveva entusiasmato, ho trovato questa serie un po’ calante. La storia segue due trame principali, una contemporanea e una ambientata nel passato, e delle due ho preferito decisamente la seconda, che nelle parti essenziali si è risolta nel libro precedente. Non mi è dispiaciuto il libro, soprattutto nell’ambientazione, ma la risoluzione finale ha preso una direzione prevedibile, il che non mi ha entusiasmato. Belli i personaggi, soprattutto quelli secondari.

Passaporto arcobaleno: Maggio (Verde Scuro).

Popsugar: Un libro con una mappa.


Aurora Burning, di Amie Kaufmann e Jay Kristoff.

Trigger: morte, violenza, violenza domestica (nel passato), lutto, possessione.

Questa serie conferma il tono del primo libro: l’avventura è mozzafiato, la trama divertente. I personaggi (con una eccezione) continuano ad avere tutti la stessa voce, nonostante il tentativo di approfondirne la personalità. Di nuovo, diversi passaggi poco necessari mi hanno chiarito l’esatta qualità di fossette, zigomi, decolté e altri vari attributi fisici attraenti dei personaggi, ma, come nel libro precedente, non è esattamente quello che intendo quando parlo di una caratterizzazione fatta come si deve. Alcuni colpi di scena sono stati apprezzati perché mi hanno preso alla sprovvista (più per la velocità con cui si susseguono che per l’originalità, ma comunque li ho graditi molto per come hanno tenuto accesa la mia attenzione). Il finale è improponibile: d’accordo i cliffhanger, ma l’ultimo capitolo è una collana e i cliffhanger e le questioni lasciate in sospeso sono le perle. Non sto neanche scherzando: ciascun personaggio singolarmente è nella situazione di essere ad un istante da morte più o meno certa, tranne uno, che apparentemente è già morto, e altri due, che sono cinque secondi da morte certa e sull’orlo di un bacio tanto agognato per tutto il libro. Nonostante il libro sia divertente, alla fine, questa situazione rasenta il ridicolo!

Reading Challenge: Un libro uscito in primavera.


Stormsong, di C.L. Polk.

Trigger: morte, esecuzione capitale, prigionia, stress post traumatico, riferimenti a schiavitù (nel libro precedente della serie).

E dopo due serie non proprio entusiasmanti, finalmente, un libro che migliora addirittura la duologia di cui fa parte! Mi era già piaciuto molto il primo della serie; in questo seguito, conoscendo già l’ambientazione (che era risultata un po’ complessa da scoprire nel libro precedente), ho potuto godermi appieno l’atmosfera originale e veramente ben raccontata di questa serie. La storia non soffre né per il cambio di protagonista, né per il cambio di punto di vista tra il primo libro e il secondo. Anzi, per una come me, che non è la più grande fan delle protagoniste femminili, Grace è una ventata d’aria fresca, un personaggio assolutamente interessante e sfaccettato, e deliziosa da leggere. Così pure la storia d’amore, che in questi libri complementa benissimo la trama più complessa, nella parte investigativa come in quella politica, e che mi è davvero piaciuta nella sua semplicità. I personaggi sono tridimensionali, e proprio per questo hanno chimica. Questo secondo libro valorizza anche il primo, che penso avrebbe una valutazione migliore da me, se lo rileggessi adesso. Bella serie!

Popsugar: Un libro che parla di, o scritto da, un giornalista


In the Shadow of the Sun, di E.M. Castellan.

Trigger: infedeltà, promiscuità, sangue, violenza, morte.

Un libro che mi ha colpito positivamente, soprattutto dal punto di vista dell’ambientazione storica, accurata e assolutamente vivida. Se la storia, nel suo aspetto mystery, è piuttosto lineare e non particolarmente appassionante, l’ambientazione, lo stile e i personaggi mi facevano venire voglia di continuare la lettura e di riprendere in mano il libro ogni volta che lo appoggiavo. Gli aspetti fantasy sono limitati ad un sistema magico inserito nell’ambientazione storica, e devo dire che non solo questa operazione viene fatta in maniera molto delicata e coerente, senza rovinare la precisione storica (anzi, valorizzandola), ma il sistema in sé è piuttosto originale nelle modalità, se non negli effetti. Un bel libro!

Popsugar: Un libro con un gioco di parole nel titolo.


The Empty Mirror, di James Lincoln Collier.

Trigger: riferimenti ad una pandemia, morte di un genitore, morte di un bambino.

Una storia carina e un po’ inquietante che ho scoperto, di nuovo, grazie agli audiobook a costo zero di Audible. La storia è molto semplice e la narrazione molto lineare, senza grandi picchi se non su qualche spunto interessante dovuto all’ambientazione storica. Mi è piaciuta molto la voce del narratore, capace di calarsi nei vari personaggi. Non sarà un libro originalissimo, ma si legge (o, nel mio caso, ascolta) bene e con piacere.


The Unlikely Escape of Uriah Heep, di H.G. Parry.

Trigger: Violenza, morte, morte in grembo.

Un libro molto divertente e avventuroso, con parti molto toccanti nonostante il taglio principalmente fantasy, e con un punto focale molto particolare nell’ottica delle relazioni: al centro della vicenda c’è primariamente un rapporto tra fratelli. La storia soffre un po’ di alcuni passaggi lenti, soprattutto nella prima parte del libro, ma non è mai davvero pesante; anzi, per un appassionato di letteratura vittoriana (cosa che io non sono) probabilmente le parti che ho trovato meno esaltanti sono le più interessanti. Bei personaggi, ben costruiti e molto vividi, con un tocco di ironia che me li ha fatti gradire ancora di più. 

Reading Challenge: Un libro con una creatura estinta o immaginaria.

Popsugar: Un libro su di un argomento di cui non sai nulla (nello specifico, Charles Dickens).


Famiglia - I Buoni Vicini Vol 1, di Holly Black e Ted Naifeh.

Trigger: violenza, morte di un genitore, stupro, suicidio.

Ho scovato questa graphic novel scontata in libreria, e mi sono innamorata del disegno che, come anche la trama, mi ricordano molto un Dylan Dog. Mi è piaciuta la storia, anche se non è niente di originalissimo, ma soprattutto mi è piaciuta l’atmosfera. Il disegno, per quanto bello, non è sempre chiarissimo, e contribuisce più all’ambientazione che alla trama. Il finale è un cliffhanger spaventoso, il che mi porterà sicuramente a cercare gli altri due volumi, che però onestamente non ho mai visto da nessuna parte.


Il Gusto Proibito dello Zenzero, di Jamie Ford.

Trigger: bullismo, prigionia, guerra, morte di un coniuge, morte di una persona cara.

Non mi ha entusiasmato questo libro… la storia è partita bene e diversi aspetti sono anche interessanti, ma c’è una vena di romanticismo di fondo che alle volte prevale sulla logica e sull’atmosfera, e primariamente è questo elemento che non mi ha permesso di entusiasmarmi per questa storia. Anche lo stile scelto non è ottimale: l’alternarsi di capitoli nel “presente” (1986) e nel passato (1942) è un espediente tipico di questo genere, ma spesso nel libro una parte anticipava quello che sarebbe successo nella successiva in maniera troppo evidente, facendo sì che sapessi sempre cosa aspettarmi e cosa sarebbe successo. L’intreccio è abbastanza prevedibile e il finale un po’ scontato. L’ambientazione storica invece è piuttosto affascinante, ed è la parte che mi è piaciuta di gran lunga di più, anche se per i miei gusti è rimasta un po’ troppo sullo sfondo.

Reading Challenge: Un libro con del cibo nel titolo o in copertina

Popsugar: Un libro che ti ha colpito per il titolo


Arlo Finch in the Valley of Fire, di John August. 

Trigger: accenni di violenza, accenni di bullismo (prese in giro).

Un libro molto carino che, come la maggior parte dei middle grade del genere, ricorda molto Harry Potter, solo incentrato sui Ranger (praticamente Scout) invece che sulla scuola. L'ambientazione è carina e il sistema magico un po’ vago, ma interessante. Arlo è un protagonista adorabile, e sono curiosa di continuare la serie! 


Wrap up della librovora Marty


Book Count: 3

Libri letti:


Landline, di Rainbow Rowell.

Trigger: descrizione dettagliata di un parto cesareo.

Finalmente ho letto anche questo libro della Rowell, così ora li ho letti tutti. Ho trovato la storia molto carina e dolce. Ho finalmente trovato una storia d’amore che ho apprezzato perché non si basa solo su romanticherie varie, ma su sforzi e rinunce che i protagonista fanno per far funzionare la loro relazione. Un aspetto che rende la storia molto terra a terra, e molto realistica. 

Reading Challenge: Un libro uscito in estate.


Finna, di Nino Cipri.

Trigger: Violenza, linguaggio offensivo, sangue.

Una lettura divertente ma non troppo, appesantita da troppi dettagli sulla vita dei personaggi principali, piuttosto che sull’avventura che stanno vivendo, e sui mondi che stanno attraversando. Purtroppo non ho provato simpatia per i due personaggi principali, soprattutto per il motivo specificato prima: troppi monologhi interni su cosa è andato storto nella loro relazione che distraggono dalla storia.

Passaporto arcobaleno: Maggio (Verde Scuro).


Siege and Sacrifice, di Charlie N. Holmberg.

Trigger: violenza, sangue, morte.

Questo è stato un bel finale per la serie. Pensavo che la storia sarebbe andata più velocemente, anche per compensare lo stallo che c’è stato nel secondo libro. Invece si è arrivati alla conclusione dopo parecchi colpi di scena, che di certo hanno reso la storia più complessa. All’autrice posso dire grazie per non aver prodotto un triangolo amoroso, che mi ha fatto piacere un certo personaggio molto di più di quello che mi aspettavo, e grazie per aver prodotto un cattivo semplicemente cattivo, malvagio, avido di potere come non se ne vedono molti. In generale è stata una bella serie, con i suoi alti e bassi e una conclusione abbastanza soddisfacente.

Reading Challenge: Un libro con una creatura estinta o immaginaria.


Wrap up della librovora Gioneb


Book Count: 

Libri letti: 11


La scuola di pizze in faccia del professor Calcare, di Zerocalcare.

Trigger: ferite di guerra, ospedale, sangue, linguaggio volgare, razzismo, violenza.

Adoro Zerocalcare da quando l’ho scoperto, ormai anni fa. Questo volume raccoglie alcune delle sue strisce già pubblicate qua e là; alcune le avevo già viste, ma la maggior parte no. Mi piace tantissimo come Zerocalcare mi faccia ridere e pensare allo stesso momento e ogni volta mi sorprendo quanto spesso mi ritrovo in quello che dice. Il lato negativo di questa raccolta è che alcune strisce le avrei apprezzate di più lette al momento della pubblicazione, come quelle sulla Biennale di Venezia o su Star Wars.


Carciphona (volume 2), di Shilin Huang.

Trigger: morte

In questo secondo volume si scoprono un po’ di dettagli molto interessanti del passato di Veloce. In questo volume iniziamo a conoscere meglio i personaggi e li ho apprezzati di più. A differenza del volume precedente, qui disegni e trama sono a pari e non saprei scegliere quale sia il migliore. 


Mezzanotte nel giardino del bene e del male, di John Berendt.

Trigger: omicidio, razzismo

Questo è un libro scritto da un americano per gli americani e non mi stupisce che non abbia avuto un così gran successo fuori dagli Stati Uniti. Il romanzo è ambientato nel sud degli Stati Uniti, a Savannah (Georgia), e passa le prime 200 pagine a parlare della cittadina, con descrizioni di grandi case di stili diversi e legate solo alla storia americana. 

I personaggi sono contemporaneamente particolari e già incontrati più volte; quello che mi è piaciuto di più è Chablis, una donna trans che si comporta come tante altre che ho incontrato, ma resta comunque molto interessante e non so spiegarvi il perché.

L’autore è un giornalista e non uno scrittore e questo ha influito negativamente sul romanzo, perché l’ho trovato solo un elenco di avvenimenti e descrizioni senza un vero filone che tenesse insieme la storia. 

Reading Challenge: un libro momento della giornata nel titolo.

Passaporto arcobaleno: Maggio (verde scuro)

 


Eleanor Oliphant sta benissimo, di Gail Honeyman

Trigger: violenza psicologica, morte.

Ho odiato i primi capitoli del libro, nel senso che mi ero quasi pentita di averlo comprato. Per un po’ di giorni non volevo riprenderlo, poi ho deciso di dargli una seconda possibilità e piano piano mi è piaciuto sempre di più. Conoscendo la protagonista ho imparato a volerle bene nonostante le sue stranezze. Il mio problema con questo libro è che la protagonista mi ha ricordato una vecchia amica che me ne ha fatte passare un po’, quindi faccio fatica ad essere oggettiva, ma nonostante questo mi è piaciuto.


Musicofilia, di Oliver Sacks.

Trigger: //

Ho iniziato il libro a metà febbraio e l’idea era di leggerlo ogni tanto. Ogni volta che aprivo il libro riuscivo a leggere solo per pochi minuti, quindi ho deciso di abbandonarlo del tutto. Non è un libro noioso, solo che conosco troppo poco la musica e il suono per apprezzarlo, perché va un po’ troppo nel tecnico per i miei gusti.

DNF


Becoming, di Michelle Obama.

Trigger: razzismo, morte di un genitore.

Ho iniziato ad ascoltare l’audiolibro a marzo e mi ha tenuto compagnia in molti lavori di casa, camminate e in altri momenti. Apprezzavo il personaggio di Michelle Obama già prima di questo libro, ma adesso la apprezzo di più e un po’ rimango delusa quando dichiara di non volersi mai candidare alla Casa Bianca, perché credo che sarebbe un ottimo presidente, come lo è stato il marito. Michelle ha raccontato la propria vita in modo assolutamente onesto, con gli alti e bassi che ha incontrato e la forza che ha dovuto tirare fuori per avere la vita che voleva. 


One Word Kill, di Mark Lawrence

Trigger: violenza, morte di un genitore, morte, chemioterapia, bullismo.

Ho letto questo libro perché mi manca D&D, che in questo periodo di distanziamento sociale non ho ancora potuto riprendere. Le sessioni di gioco descritte qui nel libro sono proprio come me le ricordavo: amici, risate e soprattutto avventure fantasy. Questo libro parla anche di viaggio nel tempo, un altro argomento che mi interessa molto, ma che rischia sempre di non risultare mai veramente comprensibile. In questo libro non è così: tutte le regole del viaggio nel tempo vengono spiegate in modo chiaro e non ci sono elementi complicati che mi hanno confuso. 

Reading Challenge: Un libro con un viaggio nel tempo.


R.U.R., di Karel Čapek.

Trigger: morte.

Ho deciso di leggere questo libro perché è la prima opera in cui viene usata la parola “robot”. Non sapevo fosse un'opera teatrale e l’ho scoperto solo una volta iniziata la lettura.

La storia è carina e offre qualche spunto di riflessione sulla società, ma un po’ troppo superficiale.

Reading Challenge: Un libro con un segno di punteggiatura nel titolo.


Le vergini suicide, di Jeffrey Eugenides.

Trigger: suicidio grafico, insetti, fanatismo religioso, sesso, abbandono di minore.

Ho letto il libro perché è famoso ed ero curiosa di conoscere le sorelle Lisbon e quale potesse essere la vita nella loro casa che le ha portate a suicidarsi tutte insieme. Lo stile dell’autore è talmente accattivante che facevo fatica a mettere giù il libro, ma poi, quando pensavo a cosa avevo effettivamente letto, facevo fatica a ricordare cosa fosse successo. Non c’è una vera storia da seguire: vengono raccontati una successione di episodi riguardanti le sorelle, ma sempre da un punto di vista esterno. La sinossi riporta: “Un narratore "collettivo", voce di un gruppo di coetanei maschi, rievoca a vent'anni di distanza la vicenda delle cinque sorelle Lisbon”. Tutto questo, unito all’ambientazione (l’America suburbana degli anni Settanta) ha evitato che entrassi in sintonia con la storia. 

L’unica cosa che ricorderò per un po’ sono le descrizioni degli insetti morti che si posano ovunque quasi come una coltre di neve.

Carciphona (Volume 3), di Shilin Huang.

Trigger: violenza.

Questo volume è un po’ confusionario come storia e ne perdono un po’ i personaggi, ma comunque andrò avanti nella serie per vedere come si salveranno i nostri eroi.


Il Magico Potere Del riordino, di Marie Kondo. 

Mi aspettavo qualcosa di abbastanza strampalato come metodo di riordino e invece è molto sensato e mi sono accorta che in parte lo metto già in pratica. Gli unici punti particolari sono quando il libro parla degli oggetti come se avessero dei sentimenti, cosa che mi ha sempre fatto alzare un sopracciglio; ma per quel che conosco la cultura giapponese, non mi sorprende.

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