28 maggio 2020

Trigger Warning - Stand alone, parte 2

Trigger Warning - Stand alone, parte 2

Anche in maggio continuiamo la nostra operazione di segnalare i trigger warning per i libri di cui parliamo più spesso su queste pagine. Oggi affrontiamo un elenco di stand alone letti nel 2018, quindi non sarà semplicissimo ricordarci tutto… fateci sapere se abbiamo dimenticato qualcosa, e provvederemo ad aggiungerlo!


Chaotic Good, di Whitney Gardner: cyber bullismo.
The Fandom, di Anna Day: morte, violenza, tentato abuso sessuale, mutilazioni.
Speak Easy, Speak Love, di McKelle George: violenza, morte, criminalità e pratiche illegali, uso di alcol.
Circe, di Madeline Miller: violenza, violenza sessuale, misoginia, morte, solitudine.
The Secret Garden, di Frances Hodgson Burnett: morte di un genitore.
The Prince and the Dressmaker, di Jen Wang: omofobia, coming-out forzato, queerphobia.
The Happy Prince and Other Stories, di Oscar Wilde: morte, violenza.
Ship it, di Britta Lundin: queerphobia, coming-out forzato.
Chi è Mara Dyer, di Michelle Hodkin: allucinazioni, stalker, morte.
The Errant Prince, di Sasha L. Miller: omofobia.
My Sister Rosa, di Justine Larbalestier: morte, omicidio, morte di un bambino, violenza, abbandono di minore, shock anafilattico.
Pomodori Verdi Fritti al Caffè di Whistle Stop, di Fannie Flagg: omofobia, omicidio, cannibalismo, razzismo. 
If I Was Your Girl, di Meredith Russo: violenza, transfobia, uso di alcol.
The Charioteer, di Mary Renault: guerra, malattia, morte, disordine da stress post traumatico, omofobia.
Funny Boy, di Shyam Selvadurai: omofobia, guerra civile, razzismo, morte.
The Danish Girl, di David Ebershoff: transfobia.
In Real Life, di Cory Doctorow e Jen Wang (Illustratrice): sfruttamento minorile, violenza.
Il Cecchino Paziente, di Arturo Pérez-Reverte: morte, violenza, comportamenti a rischio al limite del tentato suicidio, suicidio.
Undead Girl Gang, di Lily Anderson: morte di una persona cara, sangue, omicidio, autolesionismo, disordine da stress post traumatico, menzione di suicidio, body shaming.
Romeo e Giulietta, di William Shakespeare: morte, violenza, sangue, suicidio, omicidio. 
La variante di Lüneburg, di Paolo Maurensig: morte, manipolazione mentale, campi di concentramento.

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