17 febbraio 2019

Top ten dei libri letti nel 2018 di cui mi sono dimenticata (quasi) tutto

Top ten dei libri letti nel 2018 di cui mi sono dimenticata (quasi) tutto
a cura della librovora Marty.


Queste sono top ten che non vorrei mai fare. Però, da brava librovora autocritica, mi sono fatta un esame di coscienza e, ripensando ai cento libri letti l’anno scorso, mi sono accorta che di alcuni mi ricordo poco, o quasi nulla. Quindi ho deciso di cercare di capire il perché, e così è nata questa top ten. Ho deciso anche di vedere come, passato un po’ di tempo, è cambiata la mia percezione del libro, e quindi la mia valutazione.


Voto dato dalla Librovora Marty: 3,5 librovori.
Voto che darebbe la Librovora Marty ora: 2 librovori.
Quello che mi ricordo di questo libro è che i personaggi non mi sono stati particolarmente simpatici fin da subito. E infatti non mi ricordo nemmeno un nome. Mi ricordo di averlo letto perché la trama era molto simile a quella di Simon Vs. the Homosapiens Agenda, e perché mi serviva un libro ambientato in una piccola cittadina per la reading challenge, ma alla fine dei conti forse gli ho dato anche una valutazione troppo alta.


-The Graveyard Book, di Neil Gaiman.
Voto dato dalla Librovora Marty: 3 librovori.
Voto che darebbe la Librovora Marty ora: 2 librovori.
So che questo libro alle mie colleghe librovore è piaciuto molto, ma, a parte inizio e fine, dello svolgimento della storia non mi ricordo molto, se non che appaiono molti personaggi strani che lì per lì mi erano simpatici, ma che non sono rimasti nella mia memoria. Il fatto che il libro sia un retelling de Il Libro della Giungla non aiuta per niente, visto che la favola in questione non è mai stata una delle mie preferite. Ma comunque penso che per i bambini sia meglio questa versione, molto più ricca di dettagli interessanti, che la versione originale che ho sempre trovato molto piatta.


-Passenger e Wayfarer, di Alexandra Bracken
Voto dato dalla Librovora Marty: 2,75 librovori di media.
Voto che darebbe la Librovora Marty ora: 2 librovori (oppure non la finirei neanche di leggere)
Anche qui abbiamo una serie che è piaciuta a mezzo mondo, meno che alla sottoscritta. Il concetto è molto interessante e mi ha ricordato un’altra serie che ho letto tempo fa e di cui mi ero innamorata a prima lettura. In questi libri, in questi personaggi, non ho trovato invece niente che mi sia andato a genio. Ho trovato la storia d’amore troppo sdolcinata e troppo presente per un libro che dovrebbe parlare di viaggi nel tempo.


-A Tragic Kind of Wonderful, di Eric Lindstrom.
Voto dato dalla Librovora Marty: 4 librovori.
Voto che darebbe la Librovora Marty ora: 3 librovori.
Ok. Questo libro mi era piaciuto, e anche tanto. Quindi perché me lo sono scordato, direte? Forse semplicemente perché non è abbastanza originale rispetto a tutti quelli letti l’anno scorso. Mi ricordo che, a differenza degli altri, i personaggi in questo libro mi erano piaciuti (almeno non volevo strozzare la protagonista come in quelli precedenti): mi è piaciuto il modo in cui lei affronta la sua malattia e come le persone che sono a conoscenza della sua situazione la aiutino; ma anche come quelle che non sanno niente, inconsciamente, diano una mano a farla stare meglio. Insomma, forse il voto è meritato, ma sta di fatto che non mi ricordo molti dettagli della storia, inclusa la conclusione.


-A Boy Worth Knowing, di Jennifer Cosgrove.
Voto dato dalla Librovora Marty: 3,5 librovori.
Voto che darebbe la Librovora Marty ora: 1,5 librovori.
Questo è uno di quei libri a cui avrei potuto decisamente dare meno, e che mi ha fatto arrabbiare. Quando ho letto la trama ero rimasta colpita dal fatto che il protagonista potesse vedere i fantasmi e mi aspettavo una storia sviluppata intorno a questa capacità. Invece, indovinate a cosa è stata data la precedenza? Esatto, alla storia d’amore. Lì per lì, i personaggi mi hanno strappato qualche sorriso, ma con il passare del tempo mi sono risultati molto sdolcinati e il protagonista, in particolare, troppo piagnucolone, e dei fantasmi si sarà parlato sì e no tre volte. Risultato: non mi ricordo quasi nulla del libro se non che non mi aveva fatto impazzire.


-The XY Axis, di Karin Bishop.
Voto dato dalla Librovora Marty: 4 librovori.
Voto che darebbe la Librovora Marty ora: 1 librovoro.
Di questo libro forse mi ricordo molto più di quello che pensassi solo perché le mie colleghe librovore lo hanno letto di recente e ne abbiamo parlato. Ho un vuoto totale sul finale della storia. Una cosa che ricordo è l’accozzaglia di termini medici che il libro scodella, ma se ve ne devo nominare almeno uno, non saprei cosa dire, sinceramente.


-Juliet Takes a Breath, di Gabby Rivera.
Voto dato dalla Librovora Marty: 4 librovori.
Voto che darebbe La librovora Marty ora: 2 librovori.
Perché ho letto questo libro? Ah, sì; mi serviva per la Reading Challenge Alfabeto. Ecco, non lo rifarei più. Totale vuoto per questo libro. Mi ricordo il nome della protagonista giusto perché è nel titolo, per il resto niente; e della trama ricordo solo che la ragazza si sentiva a disagio con la famiglia dopo il suo coming out e quindi coglieva l’opportunità di andare a fare un lavoro estivo in un’altra città, per allontanarsi un po’. Una cosa me la ricordo, però: se vi piace un libro che parla di femminismo, questo è il libro per voi.


-Kitchen, di Banana Yoshimoto.
Voto dato dalla Librovora Marty: 3,5 librovori.
Voto che darebbe la Librovora Marty ora: 2 librovori.
Quando penso a questo libro, provo una gran tristezza, perché mi ricordo che nella storia si sussegue una tragedia dopo l’altra. E per via di questi avvenimenti l’ho quasi abbandonato, ma poi, visto che è molto corto, mi sono fatta forza. Non ricordo praticamente nulla della seconda parte, perché mi aveva annoiato un po’.


-What if It’s Us, di Becky Albertalli e Adam Silvera.
Voto dato dalla Librovora Marty: 4 librovori.
Voto che darebbe la Librovora Marty ora: 3 librovori.
Questo libro è stata una delle delusioni dell’anno scorso. Era una delle mie letture più attese del 2018 e non è stato all’altezza delle mie aspettative. Purtroppo non sono riuscita ad affezionarmi ai personaggi, che alle volte sono apparsi proprio insopportabili, perché facevano delle scelte e compivano delle azioni di dubbio gusto. Ma, soprattutto, il libro non è risuscito a farmi tifare per la storia d’amore dei protagonisti, cosa che dal mio punto di vista è una pecca enorme, visto che è proprio la trama principale della storia.


-Lo schiaccianoci, di E.T.A. Hoffmann.
Voto dato dalla Librovora Marty: 3,5 librovori.
Voto che darebbe la Librovora Marty ora: 3 librovori.

Probabilmente l’ho letto troppo di fretta, o non ero nello spirito giusto per leggere, ma della parte centrale del libro non ricordo molto. Ricordo molto bene la parte finale, dove lo Schiaccianoci porta Marie a visitare il suo regno, ed è pieno di luoghi dai nomi “caramellosi” che mi hanno ricordato la fabbrica di cioccolato di Willy Wonka. Se ho voglia, rileggerò la storia il prossimo Natale, per vedere se la mia valutazione cambia.

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