11 febbraio 2019

Recensione di Archenemies, di Marissa Meyer

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Recensione di Archenemies, di Marissa Meyer
Titolo: Archenemies
Serie: Renegades #2
Autore: Marissa Meyer
Editore: Feiwel & Friends
Lingua: Inglese
Genere: Sci-Fi, Young Adult, Fantasy
Trigger: Violenza, Sangue, Torture, Morte… etc etc…
Note: Essendo questo il secondo libro di una serie, c’è la probabilità che ci siano degli spoiler nella recensione.


Sinossi:
[Spoiler da Renegades]The Renegades Trilogy continues, in this fiercely awaited second installment after the New York Times-bestselling Renegades by Marissa Meyer, author of the Lunar Chronicles.

Time is running out.
Together, they can save the world.
But they each other's worst nightmare.

In Renegades, Nova and Adrian (aka Insomnia and Sketch) fought the battle of their lives against the Anarchist known as the Detonator. It was a short-lived victory.

The Anarchists still have a secret weapon, one that Nova believes will protect her. The Renegades also have a strategy for overpowering the Anarchists, but both Nova and Adrian understand that it could mean the end of Gatlon City - and the world - as they know it.


Letto da: Marty
Recensito da: Marty
Commento:

Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro?
Dobbiamo seriamente smettere di rispondere a questa domanda quando recensiamo il seguito di un libro che ci è piaciuto, perché la risposta sarà inevitabile, ovvero: che dopo il “bellissimo” cliffhanger con cui termina il primo libro, non potevo non continuare la storia.

2) Valeva la pena leggerlo?
Allora. Il libro mi è piaciuto, non c’è stato niente che mi abbia fatto storcere il naso, anche se credo fortemente che questa sia una serie che va letta tutta d’un fiato, quindi anche con il terzo (e ultimo, si spera) libro della trilogia.
Ho voluto leggerlo soprattutto perché il primo mi era piaciuto molto e adoro i personaggi, ma se guardiamo la trama, non è successo molto in questo secondo volume, e mi ha lasciato ancora di più con la voglia di una conclusione e di scoprire il destino dei personaggi.
3) Qual è il punto di forza di questo libro?
Come al solito, il punto di forza del libro sono i personaggi e, visto che in quanto a trama non è successo molto, c’è stato molto tempo per conoscerli di più e per vedere come interagiscono con i rispettivi fronti di questa guerra tra supereroi e cattivi.

4) E invece, il punto debole di questo libro?
Come già accennato, il punto debole del libro è sostanzialmente il fatto che tra i quesiti lasciati nel primo libro, neanche uno è stato risolto, anzi: siamo rimasti con ancora più punti interrogativi riguardo alla storia. Verso la fine qualcosa si è mosso, ma non si può non far notare che per tutto il libro non è successo molto.

5) Qual è il tuo personaggio preferito?
Tutti i personaggi mi sono piaciuti in qualche modo. Apprezzo il fatto che, per una volta, i personaggi non siano solo puramente buoni o cattivi, ma si aggirino in quella zona di umanità che abbiamo tutti e che ci porta, delle volte, ad avere ragione, e delle volte ad avere torto. Almeno una volta nel libro mi sono trovata ad essere sia d’accordo, sia in disaccordo, con una qualche frase che ogni personaggio diceva.

6) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore? Continuerai con la serie?
Assolutamente continuerò con la serie, perché la storia è interessante e voglio sapere come andrà a finire, visto che l’autrice ci ha regalato un altro “bellissimo” cliffhanger con questo libro.

7) A chi lo consigli?
A chi ha letto il primo libro, e tutta la serie in generale a chi ama i supereroi e vuole dei personaggi che non siano solo buoni o cattivi.

8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?
Per la prima volta nella mia carriera librovora metto un libro sia a Tassorosso che a Serpeverde. Visto che il punto di vista del libro è diviso tra i due protagonisti, per uno abbiamo la voglia di staccarsi dal gruppo e di agire da solo; e abbiamo invece un’altra protagonista che a volte comincia a dubitare di essere dalla parte giusta per lei.

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