22 novembre 2018

Animali Fantastici Book Tag


Animali Fantastici Book Tag

Quando abbiamo pensato a che book tag fare questa settimana, ci siamo lasciate guidare dall’atmosfera che probabilmente avete già notato se avete seguito le nostre avventure a Lucca nel post precedente. Ecco, se non era chiaro da quello, ora ufficialmente dichiariamo che siamo leggermente in modalità Fangirl Esaltata per l’uscita, in questi giorni, del secondo film della serie Animali Fantastici e Dove Trovarli. E quindi quale momento migliore per fare questo book tag a tema?


1- Asticello: il libro più piccolo che possiedi.
Gi: Le fanciulle del mito, di Marina Giovannelli. Questo libro ha solo 98 pagine di testo, piú una ventina di pagine di schede di comprensione. Non ho ancora trovato nella mia libreria un libro con meno pagine.

Ma: Nessuna Notizia di Gurb, di Eduardo Mendoza. Come al solito questa è la mia scelta per questo tipo di domanda, visto che credo di aver letto questo libro in mezz’ora, per quanto è corto.

Mi: La Leggenda della Luna Piena, di Michael Ende. E’ un libricino di poche pagine che devo aver preso da bambina e che mi sono ritrovata in libreria quasi senza sapere da dove venisse. Comunque sono solo ventotto pagine.

2- Celestino: qual è, secondo te, una lettura leggera?
Gi: Superior, di Jessica Lack. Faccio fatica a fare questo, commento quindi dirò solo che è il primo che mi viene in mente con questa domanda.

Ma: Fangirl, di Rainbow Rowell. Per me è stata una lettura leggera, perché mi ha preso molto anche se nel libro vengono affrontati temi importanti.

Mi: The Girl in 6E, di A.R. Torre. Per me le letture leggere sono a base di serial killer, di solito. Mi piace rilassarmi con libri veloci e ad alta tensione, che ci volete fare?
3- Demiguise: quale libro ti ha colpito, e perché gli avvenimenti presenti nella storia ti hanno colto di sorpresa?
Gi: L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, di Oliver Sacks. Una donna che all’improvviso non sente più il suo corpo e per muoversi deve guardare la parte del corpo che vuole spostare; un uomo che scopre di aver passato gli ultimi tempi caminando pendente da un lato; e infine, la storia che da il titolo al libro: un uomo che ha perso la concezione della realtà e pensa solo in astratto, finendo per scambiare sua moglie per un cappello. Devo dire altro?

Ma: What if it’s Us, di Beky Albertalli e Adam Silvera. Il libro mi ha sorpreso perché, pur essendo una storia d’amore, non mi ha fatto tifare per la coppia principale o per le altre che si vanno a formare nella storia, cosa che capita molto raramente.

Mi: Heart of Iron, di Ashely Poston. L’ho già detto, ma lo ripeto: quel libro è una serie di colpi di scena uno dietro l’altro e tiene continuamente alta l’attenzione. Infatti l’ho letto molto velocemente, e mi è piaciuto davvero tanto.

4- Erumpent: qual è un libro che ti ha segnato profondamente (positivamente o negativamente)?
Gi: Orgoglio e pregiudizio, di Jane Austen. Non so se mi abbia segnato positivamente o negativamente, so solo che lo cito troppo spesso perché non mi abbia lasciato un segno profondissimo.

Ma: The Circle, di Dave Eggers. Dopo aver letto questo libro sono diventata ancora più paranoica nei confronti della tecnologia.

Mi: Dio di Illusioni, di Donna Tartt. Ho amato quel libro dal primo momento che l’ho letto, anche se mi ci è voluto parecchio tempo per capire quanto, e anche se ancora oggi non so esattamente perché mi abbia esaltato così tanto. Ma ne sono perdutamente innamorata ormai da diciott’anni, quindi direi che mi ha segnato profondamente.

5- Graphorn: hai un’edizione che non si trova più in giro?
Gi: La città segreta, di Hugh Walpole. Questo libro mi è stato regalato da mia zia e non ho mai visto in giro né questa edizione, ma neanche una diversa di questo libro. Ho anche fatto fatica a trovarlo su Goodreads, e l’unica copertina che ho trovato non è uguale alla mia.

Ma: The Giver, di Lois Lowry. Dopo che è uscito il film hanno ristampato il libro, ma io l’ho letto prima, quindi ho la vecchia versione con una bellissima e coloratissima copertina.

Mi: Ho appena comprato un vecchio Harry Potter and the Chambers of Secrets, usato, edizione della Bloomsbury, pubblicato prima che uscisse il quarto libro. Non so quanto si trovi in giro, ma adoro le librerie dell’usato proprio perché si trovano cose così strane.

6- Occamy: un libro che leggeresti in qualunque situazione.
Gi: Il grillo del focolare, di Charles Dickens. L’ho letto sia a Natale che a ferragosto: situazioni più diverse faccio fatica a trovarle.

Ma: Simon vs the Homosapiens Agenda, di Becky Albertalli. Continuo a menzionare questo libro perché alcuni passaggi sono adorabili e andrebbero riletti almeno una volta al giorno per la nostra sanità mentale.

Mi: Harry Potter, uno qualunque. Sono libri per tutte le occasioni.

7- Purvincolo: qual è un libro che hai imparato ad apprezzare durante la lettura?
Gi: Chaotic Good, di Whitney Gardner. Mentre leggevo la prima parte del libro ho pensato molte volte di abbandonarlo, poi, arrivata ad un terzo, il libro ha preso il volo.

Ma: If We Were Villains, di M.L. Rio. All’inizio ero un po’ scettica sul fatto di avere delle citazioni shakespeariane nel libro, e pensavo di non capire molto, ma leggendo mi sono ricreduta, e che penso siano il punto di forza di questo romanzo.

Mi: All the Ugly and Wonderful Things, di Bryn Greenwood. L’ho iniziato a leggere non davvero convinta che mi sarebbe piaciuto, soprattutto per il tema piuttosto pesante, ma mi ha coinvolto moltissimo e me ne sono innamorata.

8- Snaso: l’edizione più appariscente che possiedi.
Gi: La nave di Teseo di V.M Straka, di J.J. Abrams. Nell’ultimo book tag ho scritto: “Come ho già detto diverse volte, questo libro ha un formato molto particolare, che include note a margine, foglietti e altri elementi che raccontano una storia a parte rispetto al semplice testo.” Non saprei come dire meglio che questo è decisamente il libro più appariscente e particolare che possiedo.

Ma: Le edizioni illustrate di Harry Potter, di J.K. Rowling e Jim Kay (Illustratore). Sono appariscenti perché occupano un sacco di spazio sul mio scaffale potteriano della libreria, ma sono anche tanto tanto belle.

Mi: La mia cosa preferita sono i mostri, di Emil Ferris. E’ un librone interamente disegnato, e la veste grafica è la cosa che mi ha colpito di più e mi ha convinto a comprarlo… anche se me lo sono dovuto portare in giro sulle spalle per mezza Milano!

9- Tuono alato: un libro che sconsiglieresti, da cui vorresti mettere in guardia i lettori.
Gi: In questo blog abbiamo citato La nuova dinastia, di Silvana De Mari, moltissime volte, e tutte quante ne abbiamo parlato male. Se volete sapere esattamente il problema di questo libro, leggete QUI.


Ma: Silenzio, di Shūsaku Endō. Mi dispiace dire che vorrei non averlo mai letto, questo libro, per quanto è brutto e perché mi ha fatto solo perdere tempo, visto che non mi ha lasciato niente.

Mi: Children of Blood and Bone, di Tomi Adeyemi. Non so perché tutti amino questo libro. Io l’ho trovato proprio scadente.

10- Velenottero: qual è il libro di cui non ti ricordi il finale o alcuni passaggi?
Gi: Il giardino degli eterni. Dolce Veleno, di Lauren DeStefano. Sono sicura al 100% di averlo letto, ma non chiedetemi niente su di esso, perchè faccio fatica a dirvi qualcosa di più della trama.

Ma: When Dimple Met Rishi, di Shandhya Menon. Credo di ricordarmi vagamente il finale del libro solo perché è molto clichè , ma per il resto quello che succede nel mezzo è una pagina bianca nella mia mente.

Mi: Madre del Riso, di Rani Manicka. Mi viene in mente questo perché l’ho letto moltissimi anni fa prendendolo in prestito in biblioteca, e mi ricordo pochissimo, a parte il fatto che mi era piaciuto un sacco. Recentemente l’ho trovato nella mia fidata libreria dell’usato e l’ho comprato proprio con l’intenzione di rileggerlo.

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