Harry Potter Characters Book Tag, Parte Terza
Avevamo detto che vi avremmo tormentato con questo book tag, e infatti siamo ancora qui, anche questo mese, con la terza parte di questo infinito elenco di personaggi di Harry Potter (e le relative domande del book tag, ovviamente). Che ci volete fare, quando si lascia la Librovora miki_tr senza supervisione e c’è Harry Potter di mezzo, i guai sono dietro l’angolo… Comunque abbiamo affrontato anche questa parte, ed ecco i risultati.
1. James Potter: un libro con una morte eroica.
Gi: La ragazza di stelle e inchiostro, di Kiran Millwood Hargrave. Non ho intenzione di dire nulla a riguardo, già il fatto che questo libro si trovi qui può essere considerato spoiler.
Ma: Il labirinto in fiamme, di Rick Riordan. La morte di un personaggio me la aspettavo. Sono il chi e come che mi hanno scioccato parecchio, e devo ammettere che fino alla fine il personaggio in questione si è comportato da eroe.
Mi: It’s a Wonderful Death, di Sarah J. Schmitt. Non si tratta proprio di una morte eroica da manuale, a dire il vero, ma è notevole proprio per la sua apparente banalità ed è comunque, a suo modo, eroica. E ho finito da poco una top ten su questo tema, non è stato facile trovare una risposta che non avessi già inserito lì.
2. Lily Evans Potter: un libro con una madre protagonista.
Gi: First Among Sequels, di Jasper Fforde. In questo quinto libro della serie, vediamo la protagonista alle prese con il figlio Friday, ormai sedicenne, e, ogni tanto, con la figlia Tuesday. Poi c’è anche la terza figlia, Jenny… più o meno.
Ma: Il figlio, di Lois Lowry. Tutto il libro è incentrato su una madre che è stata separata dal figlio alla nascita e compie un viaggio per ritrovarlo. Alcuni passaggi, soprattutto verso la fine, sono molto toccanti.
Mi: Saga, di Brian K. Vaughan. In effetti la protagonista è una bambina, ma diciamo che fa più che altro da voce narrante, mentre i suoi genitori sono i personaggi principali della storia.
3. Sirius Black: un libro con un protagonista ribelle.
Gi: The Hunger Games, di Suzanne Collins. La protagonista diventa, suo malgrado, simbolo della ribellione contro il sistema.
Ma: Warcross, di Marie Lu. La ragazza protagonista cerca di intrufolarsi in una competizione mondiale per rubare alcuni oggetti virtuali usati dai personaggi, per poi rivenderli.
Mi: First We Were IV, di Alexandra Sirowy. Non solo uno, ma tutti i protagonisti di questa storia creano una società segreta che, da atto di ribellione, prende l’aspetto di un vero e proprio culto.
4. Remus Lupin: un libro che ha un segreto.
Gi: La nuova dinastia, di Silvana de Mari. Il segreto di questo libro è che non è stato scritto da Silvana de Mari, ma da una classe di una scuola per il progetto Scrittori di Classe. Questa informazione e le informazioni relative al progetto non sono presenti nell’edizione che si trova nelle librerie, quindi sono in pochi ad esserne a conoscenza.
Ma: Undead Girl Gang, di Lily Anderson. Uno dei tanti interrogativi del libro è chi sia l’assassino di alcune ragazze. Questo mistero non è il tema principale del libro, ma mi ha tenuta attaccata alla storia.
Mi: If We Were Villains, di M.L. Rio. Non svelerò il segreto. Dovrete arrivare fino alle ultime righe del libro per scoprirlo, e spero vi lascerà a bocca aperta come è successo a me.
5. Peter Pettigrew: un libro con un tradimento.
Gi: The Lady’s Guide to Petticoats and Piracy, di Mackenzi Lee. Qui è difficile non fare spoiler, anche se il tradimento si scopre più o meno a metà del libro. Dirò solo che quando scopri che la persona che idolatri non è quella che hai sempre immaginato, ti senti molto tradito.
Ma: Gemina, di Amie Kaufman e Jay Kristoff. Nel libro sappiamo fin dall’inizio che c’è un personaggio che sta facendo la spia all’interno della base spaziale, ma la sua identità mi ha lasciata spiazzata.
Mi: Unearthed, di Amie Kaufman e Meagan Spooner. In effetti questo libro, che non mi era venuto subito in mente in risposta a questa domanda, contiene un tradimento bello consistente… di cui ovviamente non parlerò, perché sarebbe uno spoiler enorme.
6. Kingsley Shacklebolt: un libro con un protagonista di colore.
Gi: That Inevitable Victorian Thing, di E.K. Johnston. Nella società in cui è ambientato questo libro viene considerata molto positiva, e ricercata, la varietà genetica. La protagonista, infatti, ad un certo punto racconta il suo make up genetico e fa notare come abbia ascendenti un po’ da ogni parte del mondo.
Ma: The Hate U Give, di Angie Thomas. Il libro parla della discriminazione razziale, quindi la maggior parte dei personaggi sono di colore.
Mi: The Lotterys Plus One, di Emma Donoghue. La protagonista del libro, Sumac, ha origini etniche piuttosto originali, come tutta la sua famiglia, del resto.
7. Nymphadora Tonks: un libro che parla di body art.
Gi: Il dardo e la rosa, di Jacqueline Carey. Nel mondo creato da Jacqueline Carey, gli schiavi hanno una possibilità molto particolare per conquistare la libertà: pagarsi da soli un tatuaggio sulla schiena. Essendo schiavi non è facile racimolare dei soldi, e c’è chi ci mette tutta la vita, ma non la protagonista che riesce a farlo nell’arco del primo libro.
Ma: The Shadowhunters Chronicles, di Cassandra Clare. Gli Shadowhunters sono dei guerrieri che usano delle rune dipinte sul corpo per acquisire più potere. Non è esattamente della body art, ma molto simile.
Mi: Ink, di Alice Broadway. Ambientato in una sorta di mondo fantasy/distopico, la caratteristica culturale della popolazione in questo primo libro è proprio la body art: i personaggi raccontano la storia della loro vita sulla propria pelle con una serie di tatuaggi significativi. Questa ambientazione è anche la più grande qualità del libro, secondo me.
8. Dedalus Diggle: un libro appariscente.
Gi: La nave di Teseo, di J.J. Abrams. Come ho già detto diverse volte, questo libro ha un formato molto particolare, che include note a margine, foglietti e altri elementi che raccontano una storia a parte rispetto al semplice testo.
Ma: Inheritance, di Christopher Paolini. Per queste domande continuo a scegliere questo libro, perché è molto lungo e non facile da leggere.
Mi: The Strange and Beautiful Sorrow of Ava Lavender, di Leslye Walton. Appariscente sia perché ha una copertina che è un capolavoro, ma anche perché il suo più grande difetto è che in certi passaggi usa tante belle parole e tanta poesia (nonché il realismo magico) per coprire, secondo la mia opinione, una mancanza di contenuti e di trama.
9. Elphias Dodge: un libro che ha più di cent’anni.
Gi: Uno studio in rosso, di Arthur Conan Doyle. Questo primo libro di Doyle è stato pubblicato per la prima volta nel 1887 e ancora non hanno smesso di stamparlo.
Ma: Il tulipano nero, di Alexandre Dumas. Anche se il libro è molto vecchio, la storia è molto bella.
Mi: The Secret Garden, di Frances Hodgson Burnett. Uno dei classici che ho letto (riletto, per la precisione) quest’anno e uno dei miei preferiti. La prima edizione è del 1911, il che fa sì che abbia compiuto i cent’anni da poco.
10. Mundungus Fletcher: un libro con un personaggio che vive di espedienti.
Gi: NessunDove, di Neil Gaiman. Tutti i personaggi che si incontrano in questo libro vivono di espedienti, tranne il protagonista. Richard scopre proprio l'esistenza di un mondo sotterraneo, popolato da tutti coloro che vivono ai margini: gli invisibili, i pazzi, i senzatetto, quelli che la gente tende a ignorare.
Ma: Flame in the Mist, di Reneé Ahdieh. Nella storia abbiamo una banda di presunti delinquenti che vive in una foresta perché è ricercata dalle forze imperiali. E sono tutti adorabili.
Mi: The Final Empire, di Brandon Sanderson. La protagonista, Vin, è una ladruncola di strada che vive di espedienti all’inizio del libro.
11. Arthur Weasley: un libro in cui si scopre una cultura diversa.
Gi: your name., di Makoto Shinkai. Ormai la cultura giapponese mi è familiare, ma questo libro è qui perché è pieno di riferimenti alla cultura della campagna giapponese: ad esempio, vengono spesso citate e spiegate (sia all’interno del racconto, sia con delle note) parole dialettali.
Ma: Nessuna Notizia di Gurb, di Eduardo Mendoza. La cultura nuova scoperta qui è quella umana, vista dal punto di vista di un alieno che atterra sul nostro pianeta e si trova da solo ad esplorarlo.
Mi: The Secret Chord, di Geraldine Brooks. E ammetto che gran parte del suo fascino sta proprio nell’immersione in questa cultura così antica e familiare allo stesso tempo. Conoscevo già la storia di re Davide, ma molti dei dettagli culturali li ho scoperti leggendo questo libro.
12. Molly Weasley: un libro che parla di cibo.
Gi: Scrivere è un mestiere pericoloso, di Alice Basso. In questo secondo libro della serie, la protagonista, una ghost writer che vive di whisky e patatine, deve scrivere un libro di cucina basato sulle ricette di una cuoca ormai in pensione.
Ma: Profumo di Cioccolato, di Kathryn Littlewood. I genitori della protagonista sono pasticcieri, e la ragazza combinerà tanti pasticci, cercando di proteggere l’attività di famiglia da persone che se ne vogliono appropriare.
Mi: Afrodita, di Isabel Allende. In effetti questo libro è una raccolta di ricette (alcune delle quali ho anche provato a fare nel corso degli anni), ma sono raccontate da Isabel Allende ed è proprio la mescolanza di storie e aneddoti legati ad ogni piatto a rendere questo libro così gradevole.
13. Bill Weasley: un libro con un rapporto tra fratelli.
Gi: Chi è Mara Dyer, di Michelle Hodkin. La protagonista ha due fratelli, uno minore e uno maggiore, e tutti e tre sono molto uniti e si coprono le spalle a vicenda.
Ma: A Gathering of Shadows, di V.E. Schwab. Ho visto raramente un rapporto tra fratelli più forte di quello tra due personaggi di questo libro, che non sono neanche fratelli di sangue.
Mi: Caraval, di Stephanie Garber. Gran parte del libro, in effetti, si basa sul rapporto tra le due sorelle protagoniste, Scarlett e Donatella.
14. Charlie Weasley: un libro con un drago.
Gi: Shadow Scale, di Rachel Hartman. In questo blog ho sempre parlato male di questo romanzo, ma qualcosa di buono ce l’ha: è pieno di draghi.
Ma: L’ultimo elfo, di Silvana de Mari. Ho adorato il drago, è sicuramente il mio personaggio preferito.
Mi: Shadow of Night, di Deborah Harkness. Non si tratta proprio di un drago classico, ma l’anno scorso questo libro è stato il “libro con un drago” che richiedeva la mia Reading Challenge; inoltre la sua presenza (anche se è un personaggio marginale) è una delle cose più carine della storia.
15. Albus Dumbledore: un libro con un vecchio saggio.
Gi: The Bane Chronicles, di Cassandra Clare e AAVV. Magnus è vecchio e tanto saggio. Ammetto che vecchio è l’ultimo aggettivo che associerei a Magnus, ma effettivamente è in vita da molti anni, anche se non sappiamo bene quanti.
Ma: The Giver, di Lois Lowry. Ho adorato il fatto che ci sia una persona che tiene molto i piedi per terra e che conosce bene la realtà, al di fuori di questo villaggio tutto preso da se stesso.
Mi: Ready Player One, di Ernest Cline. Siccome il personaggio da cui prende ispirazione la domanda è Dumbledore, che proprio non è il vecchio saggio classico da romanzo, ho scelto un personaggio inusuale che ricalca comunque il ruolo: Halliday, il creatore di OASIS, il mondo virtuale in cui è ambientato gran parte del libro. La sua morte dà il via alla caccia al tesoro per ereditare OASIS, che è il grosso della trama del libro.
16. Gellert Grindelwald: un libro con degli amici che diventano nemici.
Gi: Canone Inverso, di Paolo Maurensig. Non faccio spoiler perché la Librovora Marty non ha ancora letto questo libro. Fidatevi, è adatto a questa domanda.
Ma: Vicious, di V.E. Schwab. I due personaggi protagonisti, durante gli anni passati all’università, sono molto amici. Dopo vari avvenimenti decidono che vogliono ucciderci a vicenda.
Mi: City of Bones, di Cassandra Clare. La storia del Circolo è assolutamente adatta a questo tema, in particolare quella di Valentine e Luke, che da parabatai diventano nemici giurati.
17. Aberforth Dumbledore: un libro con un protagonista orfano.
Gi: Le luci nelle case degli altri, di Chiara Gamberale. La storia parte proprio con la morte della madre della protagonista e durante tutto il romanzo ci vengono dati indizi su chi sia il padre, perché nessuno lo sa. Visto che il padre potrebbe essere uno qualunque tra gli uomini che abitano il palazzo dove vive la protagonista, i coinquilini decidono di crescerla tutti insieme, un po’ per uno.
Ma: Cinder, di Marissa Meyer. All’inizio il personaggio di Cinder sa solo che è stata adottata dalla sua attuale famiglia. Piano piano scoprirà anche le sue origini.
Mi: Il Figlio del Cimitero, di Neil Gaiman. Bod rimane orfano quando la sua famiglia viene assassinata, ma la parte più divertente di questo libro è senza dubbio la sua adozione da parte di un intero cimitero di fantasmi, che lo crescono come fosse uno di loro.
18. Ariana Dumbledore: un libro con un personaggio disabile.
Gi: Tutta la luce che non vediamo, Anthony Doerr. La protagonista del libro è cieca, e infatti durante tutto il romanzo vediamo tutti gli espedienti che usa per vivere una vita normale, per quanto normale possa essere la vita di una ragazzina cieca durante l’Occupazione della Francia.
Ma: Spare and Found Parts, di Sarah Maria Griffin. La maggior parte dei personaggi ha delle parti meccaniche all’interno del proprio corpo a causa di un’epidemia che ha colpito la popolazione. La protagonista, in particolare, ha un cuore artificiale, che la fa apparire molto fredda, cosa che in realtà non è.
Mi: Made you up, di Francesca Zappia. La protagonista del romanzo soffre di schizofrenia. Ho detto più di una volta che questa sua condizione, e di conseguenza la difficoltà di capire quanto di quel che racconta sia reale e quanto sia allucinazione, è la cosa più interessante di questo libro.
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